venerdì 21 marzo 2014

Otto anni di cinguettii

Esattamente otto anni fa, il 21 marzo 2006, Jack Dorsey, uno dei cofondatori di Twitter, inviava il primo tweet della storia:
just setting up my twttr
(e già, all'inizio si scriveva così, senza vocali)
Se Jack avesse avuto piena coscienza dell'importanza del momento, magari avrebbe scritto qualcosa di più pregnante, ma vabbè! ;-)
E il mio primo tweet, qual è stato? Eccolo, scritto rigorosamente in terza persona singolare, come erano soliti fare in tanti, almeno agli inizi.
si è appena registrata a Twitter e si sta chiedendo a cosa serva esattamente, e soprattutto a chi possa interessare quello che sta facendo
Nulla che meriti di essere ricordato, poco ma sicuro... ma dando un'occhiata ai #FirstTweet condivisi da molti altri utenti, anche più avvezzi ai social media rispetto alla sottoscritta, ho notato che ce n'erano di abbastanza simili! ;-) Probabilmente nessuno di noi immaginava che Twitter sarebbe diventato il fenomeno di massa che è oggi: non solo un "semplice" servizio di microblogging e messaggistica istantanea a diffusione planetaria, ma un mezzo di informazione potentissimo, così potente da far paura ai politici a tal punto da indurli a bloccare l'accesso al social network, come purtroppo sta accadendo in Turchia.
Al mio primo tweet sono riuscita a risalire grazie a questo link, ma se quello che ti interessa conoscere e/o condividere è soltanto la tua "data di nascita" su Twitter – nel mio caso, il 6 luglio 2007Twitter Birthday è il servizio che fa per te.
La sottoscritta a dire il vero non è che Twitter lo utilizzi granché: i miei tweet sono per la maggior parte link ai post del blog e del tumblr oppure alle foto che pubblico su Instagram. E, anche se al momento seguo ben settecento utenti tondi tondi – contro 271 che seguono me, sgrunt :-/ – sono una lettrice alquanto occasionale. Tempo fa utilizzavo Echofon, un'estensione di Firefox che visualizzava in un popup ogni nuovo tweet pubblicato dagli utenti che seguivo, ma poi l'ho disattivata perché era troppo invadente... e adesso che avrei voluto provare a riattivarla, ho scoperto che la versione desktop è stata discontinued nel 2012.
L'app Android è comodissima per twittare quando non si è al pc... ma per quanto mi riguarda finisco per utilizzarla giusto quando mi tocca ammazzare il tempo, tipo in coda alle Poste. Il fatto è che Twitter lo trovo un po' troppo dispersivo, e poi mi scoraggia il fatto che la stragrande maggioranza dei tweet pubblicati dai miei contatti consista in link, spesso generati con un servizio di URL shortening per aggirare il fatidico limite dei 140 caratteri. I miei "twitteri" prediletti sono quelli che riescono a condensare un pensiero fulminante in una lunghezza così ridotta, preferibilmente senza far uso di acronimi o abbreviazioni: il primo nome – o meglio nickname – che mi viene in mente in tal senso è @azael.

Nessun commento:

Posta un commento