sabato 8 maggio 2010

Lucid Lynx sul mio Eee PC 901

IMMAGINATE un nuovo sistema operativo con il quale non serva installare alcun software social network, né una suite per ufficio, né un editing video né tutto quello che serve per usare il proprio computer. Perché ci sono già. Questo sistema esiste, ed è pure open source (quindi con codice libero) e non costa nulla.
Con queste invitanti parole (le evidenziazioni sono mie) Repubblica dà il giusto risalto a un sistema operativo mai abbastanza diffuso come Ubuntu Linux (a proposito, la filosofia Ubuntu te la spiega qui Nelson Mandela in persona).
Il mio netbook ASUS Eee PC 901 l'ho "convertito" a Ubuntu, abbandonando l'insoddisfacente distro Xandros preinstallata, pochi mesi dopo l'acquisto... e ieri sera sono finalmente passata alla versione 10.04, di tipo LTS (Long Term Support), denominata Lucid Lynx e rilasciata il 29 aprile scorso, avendo trovato un po' di tempo per farlo. Beh, in fin dei conti non è che ci abbia messo poi tanto, anzi. Ecco le fasi salienti della semplice procedura che ho seguito, sostanzialmente analoga a quella descritta qui per l'installazione della versione 9.10 Karmic Koala.
  1. Ho scaricato l'immagine .iso in versione 32-bit da qui: 699 MB. Questa è la fase che dura di più, probabilmente... :-)).
  2. Il netbook è privo di lettore dvd, inoltre non dispongo di un'unità esterna, quindi non avrebbe avuto molto senso masterizzare il file appena scaricato... ma per fortuna si può utilizzare UNetbootin per creare a partire dalla .iso suddetta una pendrive di installazione, dopo averla formattata in FAT32.
  3. Ho inserito la pendrive in una delle porte USB, ho riavviato il sistema e ho premuto il tasto Esc quando è comparsa la schermata con la scritta «Eee PC». Dall'elenco di periferiche che è stato visualizzato ho selezionato la pendrive in questione.
  4. Una volta apparso il desktop, ho cliccato sull'icona Install Ubuntu 10.04 LTS. A questo punto è prevista la possibilità di selezionare la lingua, la località e la disposizione della tastiera; cliccando ogni volta su Avanti, si passa alla finestra successiva.
  5. Questo è il momento del passaggio relativamente più delicato, quello della preparazione dello spazio su disco. Volendo effettuare l'installazione da zero senza "coabitazione" di più sistemi operativi, ho selezionato «Specifica manualmente le partizioni (avanzato)», impostato «/» come punto di mount sul disco da 4 GB (quello che mi rimane sempre a corto di spazio libero :-S) e «/home» come punto di mount sul disco da 16 GB, ho scelto di formattare entrambi in EXT3 e ho cliccato su Avanti, ignorando il suggerimento di selezionare una partizione da usare come area di swap. (Occhio che in questo modo il sistema viene resettato completamente, perciò non dimenticare di fare un bel backup dei tuoi dati! Se ho ben capito, comunque, si può evitare di formattare il disco da 16 GB, preservandone così il contenuto)
  6. A questo punto il sistema è pronto per l'installazione: dopo aver dato un'occhiata al riepilogo delle impostazioni prescelte, si può dare il via alla procedura... che dura abbastanza poco, dieci minuti/un quarto d'ora al massimo (di preciso non saprei dirlo perché nel frattempo mi ero messa a fare altro).
  7. Al termine si riavvia il sistema... e si è pronti a partire, o quasi: per quanto mi riguarda, finora mi sono limitata a reinstallare il supporto per la lingua italiana, il software Adobe Reader (scaricato da qui nel pratico formato .deb) e qualche estensione di Firefox, mentre eee-control, indispensabile con le precedenti versioni, non ho ancora ritenuto di doverlo installare perché questa volta i tasti di scelta rapida per attivare/disattivare il wi-fi e regolare il volume funzionano perfettamente.
Segnalo le prime differenze di qualche rilievo, dal punto di vista pratico, che ho notato rispetto a Karmic Koala. Una in peggio: chissà se mi abituerò mai allo spostamento in alto a sinistra dei pulsanti per chiudere, ridurre a icona e massimizzare le finestre. :-S E l'altra in meglio: finalmente posso selezionare più file usando solo il mouse, senza dover tenere premuto Ctrl o Maiusc... :-)

Update [10/5]: dal momento che in ambiente Linux si può configurare praticamente ogni cosa, doveva esistere un modo per riportare i pulsanti sulla barra del titolo dov'erano prima, in alto a destra. E infatti... eccolo:
  • si apre l'editor di configurazione premendo Alt + F2 e lanciando l'applicazione gconf-editor,
  • si va in apps –> metacity –> general,
  • come valore della chiave button_layout si sostituisce maximize,minimize,close: con :minimize,maximize,close.
... e adesso va meglio! :-) (grazie a hermansji .:.)

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