sabato 31 marzo 2018

La luce della speranza

Nei giorni scorsi, in seguito alla morte di Fabrizio Frizzi che personalmente mi ha rattristata in maniera particolare, ha iniziato a circolare sui social, dopo essere stato con ogni probabilità condiviso sul Web in primo luogo dalla di lui ex moglie Rita Dalla Chiesa, un video risalente a qualche anno fa nel quale il conduttore scomparso legge una storia che vede protagoniste quattro candele. Desidero condividerlo a mia volta perché, in questi giorni di festa in cui la maggior parte di noi si ritrova con le persone più care, lo trovo edificante e di buon augurio per tutti, credenti e non credenti.

In una stanza quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente. Il luogo era talmente silenzioso che si poteva ascoltare la loro conversazione.
La prima diceva: «Io sono la pace, ma gli uomini non riescono a mantenermi. Penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi». E a poco a poco, la candela si lasciò spegnere.
La seconda candela disse: «Io sono la fede, ma purtroppo non servo a nulla. Gli uomini non ne vogliono sapere di me, e per questo motivo non ha senso che resti accesa». Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.
Triste triste, la terza candela a sua volta disse: «Io sono l'amore, e non ho la forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano, e non comprendono la mia importanza». E, senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.
In quel momento un bambino entrò nella stanza, vide le tre candele spente, e impaurito per la semioscurità disse: «Ma cosa fate?! Voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio!». E così dicendo scoppiò in lacrime.
Allora la quarta candela, impietosita, disse: «Non piangere, finché io sarò accesa potremo sempre riaccendere le altre tre candele. Io sono la speranza». Con gli occhi lucidi di lacrime, il bimbo prese la candela della speranza e accese tutte le altre.
Che cosa vuol dire questa storia? Che non si deve spegnere mai la speranza dentro il nostro cuore, e che ciascuno di noi può essere lo strumento, come quel bimbo, capace in ogni momento di accendere con la sua speranza la fede, la pace e l'amore.

venerdì 30 marzo 2018

La cometa di Pasqua

In questi giorni si fa un gran parlare di Tiangong 1, la stazione spaziale cinese abbandonata che sta per rientrare dallo spazio secondo una traiettoria molto incerta; qui le notizie più aggiornate. Il Dipartimento Protezione Civile ha comunicato che...
Gli eventuali frammenti della Tiangong 1 che resisteranno all’attrito con l’atmosfera cadranno nella zona all’interno della fascia -44°S e +44°N di latitudine. L’area è molto ampia e costituita in gran parte da oceani e deserti, ma il raggio di impatto include anche zone di Stati Uniti, Brasile, India, Cina e Italia.
La parte d’Italia interessata è quella centro-meridionale, che parte più o meno dall'Emilia Romagna e va verso il sud.
E indovina dov'è che la sottoscritta, pur abitando solitamente al di fuori della fascia in questione, si troverà nei prossimi giorni di festa? :-O ;-) Comunque il sempre ineccepibile Paolo Attivissimo mi rassicura spiegando che...
La probabilità che qualche suo frammento sopravviva alla violenza del rientro e arrivi a terra è già bassa: quella che gli eventuali frammenti colpiscano proprio l’Italia è ancora più bassa. Ma non è zero, ed è per questo che la Protezione Civile ha pubblicato un avviso precauzionale. Solo che quest’avviso, paradossalmente, è stato interpretato dai media come una conferma di un rischio credibile e significativo quando non lo è. La regola giornalistica che le catastrofi annunciate si vendono sempre bene ha fatto il resto.
Poiché la prudenza non è mai troppa, Vera Gheno ha riassunto come segue le norme di autoprotezione presenti sul sito della Protezione Civile.
Siccome non abbiamo una casistica rilevante su stazioni spaziali che cadono sulla terra, non abbiamo consigli veramente validi da dare, se non che al chiuso è meglio che all'aperto; i piani bassi sono più sicuri dei piani alti; è sempre meglio non toccare detriti provenienti dallo spazio perché tendenzialmente contengono schifezze.
La reazione degli abruzzesi 4 Santi, che vivono nella zona interessata dal possibile impatto, è mostrata in questo video pensato per sdrammatizzare in qualche modo. (Loro lo chiamano "satellite", ma vabbè...)

giovedì 29 marzo 2018

L'amicizia secondo Borges (oppure no?)

Uno dei momenti più toccanti della cerimonia funebre di Fabrizio Frizzi, celebrata ieri a Roma nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (meglio nota come Chiesa degli Artisti) in una Piazza del Popolo gremita di gente, è stato quando l'attore Flavio Insinna, amico personale del presentatore scomparso, gli ha dedicato con voce rotta dalla commozione una poesia «per ringraziarlo un'altra volta, non per l'ultima volta»: eccola.
Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita,
Non ho risposte per i tuoi dubbi o i tuoi timori,
Però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,
Però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare,
Ma posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e tu non cada.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,
Però io gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
Non giudico le decisioni che prendi,
Mi limito ad appoggiarti, a stimolarti, ad aiutarti, se me lo chiederai.
Non posso tracciare i limiti dentro i quali devi muoverti,
Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
Non posso evitare la tua sofferenza quando qualche pena ti tocca il cuore,
Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi del tuo cuore per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,
Solamente posso volerti come sei e soprattutto posso essere tuo amico.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico,
Oh, mi sei apparso tu, sì...
E tu non sei né sopra né sotto né in mezzo,
Non sei né in testa né alla fine della mia lista.
Non sei né il numero uno né il numero finale,
E tantomeno io ho la pretesa di essere il primo, il secondo o il terzo della tua lista.
A me basta che tu mi voglia come amico.
E qui allora ho capito che noi siamo veramente amici.
E allora ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico:
Ho pregato, ho pregato Dio e ho ringraziato Dio per te.
E soprattutto ringrazio te per essermi amico.
Parecchie testate giornalistiche, tra cui il Fatto Quotidiano, hanno attribuito il componimento nientepopodimenoché a Jorge Luis Borges, cosa che Insinna si era guardato bene dal fare. Deve essere tutta colpa del Web: se cerchi con Google quei "versi" – ma mica basta andare a capo alla fine di ogni frase perché la si possa definire una poesia, eh! – è molto probabile che li troverai attribuiti a Borges con il titolo L'amicizia, in video pubblicati su YouTube o su siti non propriamente accademici. Ebbene, si tratta di una falsa attribuzione. Due anni fa ci cascò pure l'allora premier Matteo Renzi quando tenne una conferenza ufficiale all'Università di Buenos Aires: attribuì il testo a Borges e lo declamò in spagnolo, non senza un certo sprezzo del ridicolo. Ma, come spiegò all'epoca Mazzetta, non esiste alcuna prova che quelle righe siano realmente uscite dalla penna dello scrittore argentino.
Una sorte analoga è capitata ad un altro grande poeta sudamericano di lingua spagnola, il cileno Pablo Neruda, al quale viene comunemente attribuito un testo virale che invece è opera della giornalista e scrittrice brasiliana Martha Medeiros (in quel caso fu un altro politico, Clemente Mastella, ad incappare nella bufala).

mercoledì 28 marzo 2018

Il prodotto sei tu

[Il titolo del post è lo stesso di una vecchia puntata di Report che mi riprometto di guardare dal 2011 quando andò in onda... e mi sa che è arrivato il momento di farlo]
In questi giorni si fa un gran parlare del caso Cambridge Analytica, l'azienda statunitense di consulenza e marketing online che ha usato in modo scorretto un'enorme quantità di dati prelevati da Facebook, tra l'altro condizionando verosimilmente le presidenziali statunitensi a favore di Donald Trump, nonché il referendum su Brexit nel Regno Unito.
Sulla questione Il Post ha pubblicato un paio dei suoi tipici "spiegoni", ma personalmente mi è sembrato più chiaro ed efficace il resoconto di Paolo Attivissimo, il quale in seguito si è premurato di esporre gli accorgimenti da mettere in atto per ridurre la propria esposizione su Facebook senza arrivare al gesto "estremo" di eliminare il proprio account.
Al riguardo il giornalista Massimo Gramellini ha osservato...
Se confido un segreto a un amico e lui va a spifferarlo in giro, è naturale che mi senta tradito. Ma le parole e le immagini che affidiamo ai «social» non sono paragonabili a un segreto. Nel momento stesso in cui le pubblichiamo, sappiamo di togliere loro ogni riservatezza per metterle dentro un calderone sul quale non esercitiamo alcun controllo. Chi affida i suoi pensieri e le sue passioni a Facebook non può fare finta di non conoscere i rischi a cui va incontro. Oltre a prendersela con il falso «amico» Zuckerberg, forse dovrebbe avercela anche con se stesso. Riflettere sulla sua ingenuità. Quando un mercante ci lascia fare gratis qualcosa che ci piace, la merce in vendita siamo noi.
... e il professor Guido Saraceni, esperto di informatica giuridica, ha commentato sarcasticamente...
Ho deciso di cancellarmi da Facebook perché ho scoperto che si tratta di un social network basato sulla condivisione mondiale di foto, video e pensieri. Mentre io pensavo di essermi iscritto ad una loggia massonica segreta.
Lo scandalo di questi ultimi giorni non è una notizia, ma un test di intelligenza.
Se capisci l'inglese, magari ti interesserà guardare questo video tratto dal TED Talk della "tecnosociologa" Zeynep Tufekci.
Oltre all'immagine pubblicata da quelli di Taffo G & C Onoranze Funebri, sempre pronti a cavalcare con arguzia la notizia del momento...


... condivido altre due immagini che ho trovato – indovina un po'? – su Facebook. :-)


«Quando ti rendi conto che Facebook ha divulgato i tuoi dati...
... ma poi ti rendi conto che i tuoi dati sono inutili tanto quanto te» ;-)
Restando in argomento, l'altro giorno sono venuta a conoscenza di un'iniziativa di Carta Regina: "Provami gratis: acquista 1 confezione di Carta Cucina Regina Wish e ti rimborsiamo il prezzo del prodotto acquistato" fino a un massimo di 3,50 euro. Mi sono chiesta cosa mai potesse spingere un consumatore a reclamare una somma tanto esigua, dal momento che l'invio della richiesta comporta comunque un sia pur minimo "sbattimento", e anche quali fossero le motivazioni del signor Regina nell'offrirlo, il rimborso. Queste ultime mi sono state chiare leggendo fino in fondo il regolamento dell'iniziativa... che ingenua ero a non averci pensato:
TRATTAMENTO DEI DATI
La Società Promotrice, in qualità di Titolare del trattamento, informa, ai sensi dell’art. 13 D.lgs. 196 del 30.06.2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali, di seguito brevemente “Codice”), nonché – a partire dal 25 maggio 2018 – dal Regolamento 2016/679/UE (“Regolamento”) che i dati personali dei consumatori saranno trattati per la gestione del rimborso e, a tale scopo, saranno inseriti nella banca dati della Società Promotrice stessa. I dati personali saranno conservati per il tempo necessario per l’esecuzione delle prestazioni previste. È fatto salvo in ogni caso l’ulteriore conservazione prevista dalla normativa applicabile tra cui quella prevista dall’art. 2946 cod. civ. Maggiori informazioni sono disponibili presso il Titolare. Il trattamento avverrà con modalità manuali e/o automatizzate, secondo principi di liceità e correttezza ed in modo da tutelare la riservatezza e i diritti riconosciuti, nel rispetto di adeguate misure di sicurezza e di protezione dei dati anche sensibili o idonei a rivelare lo stato di salute, previsti dal Codice Privacy.
Previa autorizzazione dei partecipanti [che magari si dà senza stare a pensarci troppo, NdC], i dati personali forniti potranno anche essere trattati per il successivo invio di materiale informativo pubblicitario e/o promozionale e/o sondaggi di opinione.
Responsabile del trattamento dati è la Società ICTLabs S.r.l. con sede legale in Milano, Viale Fulvio Testi n.223, e con sede operativa in Strada dei Confini n.60 – 05100 Terni, alla quale la Società Promotrice ha affidato l’incarico dell’espletamento delle procedure amministrative relative alla presente attività di rimborso.
Per consultare o far modificare i propri dati od opporsi al loro utilizzo, in ogni momento e gratuitamente, ai sensi dell’art. 7 D.Lgs. 196/03, i partecipanti potranno scrivere alla Società Promotrice sopra indicata. [Sì, ma quanti si prenderanno davvero la briga di farlo? NdC] In ogni caso i partecipanti hanno sempre diritto di proporre reclamo all'autorità di controllo competente (Garante per la Protezione dei Dati Personali), ai sensi dell'art. 77 del Regolamento, qualora ritengano che il trattamento sia contrario alla normativa in vigore. I dati personali saranno comunicati dalla Società Promotrice a Sofidel S.p.A. con sede in Via Lazzareschi 23, Porcari Lucca, in quanto società controllante la Società Promotrice.
Concludo linkando due articoli in qualche modo attinenti che avevo in serbo – in realtà sono scritti in inglese... ah ah ah ;-) – da tempo nei Segnalibri:

martedì 27 marzo 2018

Ma insomma, dobbiamo rimetterci sempre noi consumatori?!

[Il titolo del post mi è venuto un po' troppo enfatico, sorry ;-)]
Il 29 gennaio scorso ho ricevuto da Wind l'SMS seguente:
Gentile cliente, ai sensi della L.172/17, dal 4/4 offerte e opzioni si rinnoveranno su base mensile. Riceverai altro sms in caso di variazione della tua offerta
Mi illudevo che il signor Wind, che giusto l'estate scorsa ha aumentato di colpo il costo della mia All Inclusive Gold da 6 a 7,50 euro ogni 28 giorni (la cosiddetta tredicesima l'aveva introdotta a fine 2015), almeno in casi come il mio avrebbe rinunciato a ritoccare i prezzi nel ritorno dalla tariffazione ogni 4 settimane a quella mensile. E invece oggi – ma a quanto pare era cosa nota già da un po' – è arrivato a disilludermi quest'altro SMS.
Modifica condizioni contrattuali: dal 3/4/18 le opzioni si rinnoveranno mensilmente. Per riposizionamento dell'offerta il costo nominale della tua All Inclusive Gold verra' adeguato alla nuova durata e incrementato dell'8,6% senza variazione della spesa annuale. Recesso da contratto o passaggio altro operatore senza costi entro il 2/4/18. Info e modalita' wind.it/mensile o 155. Ti ricordiamo che il 31/03/18 All Inclusive Gold si rinnova al costo di 7,5 euro, salvo eventuali promozioni attive.
Insomma, il costo del mio piano tariffario passerà a 7,50×1,086=8,145; ero convinta che ci sarebbe stato un arrotondamento per eccesso, e invece, interpellando wind.it/mensile...


E non ha senso neppure esercitare il diritto di recesso, dal momento che la spesa annuale rimarrà inalterata... Era stata la tredicesima ad aumentarla! Anche le soglie di 400 minuti, 400 SMS e 7 giga non cambieranno, per cui dovrò farmele bastare per due o tre giorni in più, ma questo in linea di massima non dovrebbe essere un problema. Il fatto è che, se negli ultimi mesi una ricarica da 30 euro mi bastava per 16 settimane esatte, d'ora in poi dovrò fare più attenzione al credito residuo.

lunedì 26 marzo 2018

Ci mancherai, Fabrizio

Quando stamattina ho aperto Facebook, ho trovato una bruttissima notizia: è morto nella notte in seguito a un'emorragia cerebrale, all'età di appena sessant'anni, il conduttore televisivo Fabrizio Frizzi. Lui stesso due mesi fa, in un'intervista al Corriere, faceva capire di non essere ancora fuori pericolo dopo l'ischemia che l'aveva colpito a ottobre. La notizia della sua scomparsa non è stata quindi del tutto inaspettata, ma mi ha addolorata un sacco lo stesso: ero abituata a vederlo in televisione fin da bambina, e per me era uno di famiglia. Colgo l'occasione per rivolgere un pensiero affettuoso alla sua famiglia, quella vera: la piccola Stella, cinque anni a maggio, e la giovane moglie Carlotta Mantovan.
Sui social tutti lo ricordano usando più o meno le stesse parole: cordiale, garbato, umano, simpatico, mai volgare, sempre sorridente. Una persona perbene, buona, cosa non tanto comune di questi tempi. A quanto pare non si trattava di una finzione a favore di telecamere: lui era davvero così. Rimpiango che la mia domanda di partecipazione a L'Eredità non sia stata accolta in tempo per poterlo incontrare; sono convinta che lui con la sua bonaria affabilità sarebbe riuscito a far sentire a mio agio persino me, timida come sono.
Concludo linkando i post di alcuni personaggi famosi che lo ricordano commossi: Giancarlo Magalli, Gianni Morandi, Marino Bartoletti, Enrico Mentana.

domenica 25 marzo 2018

Storie di cronaca nera

Nel post di oggi faccio qualcosa che di norma reputerei opinabile, ovvero commentare una trasmissione senza averla seguita in prima persona, neppure in differita su RaiPlay; trattasi delle prime due puntate del programma televisivo Storie maledette condotto da Franca Leosini, entrambe dedicate all'omicidio della giovanissima Sarah Scazzi, meglio noto come delitto di Avetrana (stasera andrà in onda la terza puntata). Due domeniche fa e domenica scorsa non avevo il televisore acceso su Rai3, ma seguivo l'intervista a Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della quindicenne uccisa, condannate all'ergastolo per omicidio volontario aggravato, leggendo i commenti mediamente entusiastici dei miei "facciamici" leosiners (così si fanno chiamare i fedelissimi della Leosini, immagino sulla falsariga dei fan della popstar Justin Bieber, i cosiddetti "beliebers"). Ammetto che il fatto che riferissero certe frasi pronunciate dalla Leosini con lessico aulico e ricercato ma con fare vagamente morboso e pruriginoso – qui c'è un "blobbone" della prima puntata – giudicandole in modo mediamente assai positivo mi ha lasciata piuttosto perplessa. E ho trovato parecchio condivisibile quest'articolo pubblicato alla vigilia della messa in onda della seconda puntata da Gianluca Neri, che per contro è stato aspramente criticato da coloro che ne erano il bersaglio: «Come puoi giudicare una trasmissione che va in onda da più di vent'anni guardando una sola puntata?», «Franca Leosini è una professionista serissima e umana, che ha un modo unico di rendere avvincenti i casi narrati», eccetera eccetera.
E tu, hai un'opinione in merito? Ti va di esporla nei commenti?
[Cielo, spero di non rimanere vittima di un cyber-attacco di leosiners inferociti ;-)]

sabato 24 marzo 2018

In che mani siamo

[Rispetto all'altro post che intitolai con le stesse identiche parole, la situazione attuale mi sembra addirittura peggiorata]
Oggi è il giorno in cui sono stati eletti i presidenti delle Camere della nuova legislatura: la berlusconiana Maria Elisabetta Alberti Casellati al Senato, e il pentastellato Roberto Fico alla Camera dei Deputati. L'elezione della prima donna nella storia della Repubblica a ricoprire la seconda carica dello Stato è il frutto di un inciucio fra il centrodestra e il M5S, dopo che sul nome di Anna Maria Bernini – alla quale è dedicata l'immagine satirica che apre il post, parodia di innumerevoli memi sull'ex presidente della Camera Laura Boldrini, condivisa su Facebook dal giornalista Giancarlo Loquenzi – non si è riusciti a raggiungere un accordo.
E pensare che appena quattordici mesi fa Beppe Grillo, l'anima del M5S, twittava con tono categorico...
Salvini, Meloni, mangiate tranquilli
Il M5S non fa alleanze con quelli che da decenni sono complici della distruzione del Paese
A tal proposito Ettore Ferrini ha scritto, rivolgendosi a chi ha votato M5S, un articolo che vale la pena di riportare per intero.
Cinque anni fa il Movimento Cinque Stelle si rifiutò di votare Grasso alla presidenza del Senato.
Piero Grasso, in qualità di Procuratore di Palermo, aveva fatto arrestare quasi 1.800 criminali per reati di mafia, alcuni dei quali pericolosi latitanti. Diventando successivamente procuratore nazionale antimafia aveva sgominato diverse altre cosche e contribuito in maniera decisiva all’arresto di Provenzano. Però Grasso no, non andava bene, guai a scendere a compromessi con questo losco figuro, reo non si sa bene di cosa se non di essere una persona per bene che aveva sempre svolto in maniera ineccepibile il proprio lavoro.
Qualcuno all’epoca azzardò: se non sappiamo distinguere fra Grasso e Schifani (l’altro candidato) abbiamo un problema.
Furono in tredici a pensarlo e di tutti Grillo chiese la testa, tuonando pubblicamente dal Sacro Blog, accusandoli di alto tradimento e intimando loro di dimettersi. Questo accadeva per Piero Grasso.
Oggi invece quello stesso partito ha votato compattamente la Casellati, fondatrice di Forza Italia e amica personale di Ghedini, una berlusconiana di ferro che non solo ha avallato tutte le peggiori porcate ad personam del ventennio dell’ex cavaliere ma lo ha strenuamente difeso perfino dopo la condanna definitiva per frode fiscale, cercando in tutti i modi di evitare la sua decadenza da senatore (presentò come prima firmataria ben quattro ordini del giorno adducendo risibili vizi di forma). Sì, oggi il Movimento Cinque Stelle ha eletto all’unanimità una persona che di fronte al popolo italiano, con totale sprezzo del ridicolo, votò in Parlamento che Ruby, la notte del 27 maggio 2010, era per lo Stato italiano la nipote di Mubarak e che le sette telefonate di Berlusconi in Questura a Milano per farla rilasciare erano TELEFONATE DI STATO.
Però Grasso no, non lo si poteva votare.
Ecco, la mia domanda, rivolta soprattutto a tutti i sedicenti “di sinistra” che hanno votato questi cialtroni è:
perché Grasso no e la Casellati sì?
Se si aggiunge che, citando Wikipedia, la Casellati è contraria alle unioni civili e che nel 2005, quando ricoprì l'incarico di sottosegretaria nel dicastero della Salute, assunse la figlia Ludovica a capo della segreteria ministeriale, la sua figura appare ancor più controversa.
A questo punto il passo successivo sono le consultazioni che condurranno alla formazione del nuovo governo; in questo frangente non vorrei mai e poi mai trovarmi nei panni del presidente Sergio Mattarella, al quale la Sora Cesira (nei panni di Mina) ha dedicato un accorato pensiero. Tra i potenziali premier c'è il grillino Luigi Di Maio, sulla cui idoneità a ricoprire un incarico così importante lo psicoanalista Massimo Recalcati ha espresso serie perplessità.
Senza troppi giri di parole il mio mestiere di psicoanalista mi impone una domanda. Non quella consueta che da più parti viene rivolta a Di Maio, ovvero: come può un soggetto che non ha maturato nella sua vita competenze specifiche su nulla, che non ha mai lavorato in una istituzione, che non ha mai avuto incarichi di governo ( di una azienda, di una città, di una qualunque cosa pubblica) essere candidato alla guida di un Paese di sessanta milioni di abitanti?
La mia domanda è un'altra e tocca un piano più pulsionale. Quale assenza di giudizio critico su se stessi comporta l'aver accettato questa candidatura? Lo sgomento di fronte all'ipotesi di Di Maio premier non è per me tanto relativo alla sua incompetenza tecnica, quanto al gesto personalissimo dell'aver accettato questa investitura. Quanti accetterebbero un incarico di questa rilevanza senza avere la più pallida idea di cosa significhi governare la cosa pubblica? È questa assenza di consapevolezza dei propri limiti che fa davvero tremare i polsi. È il polo chiaramente maniacale o, se si preferisce, puramente adolescenziale del M5S. Un fantasma di onnipotenza e di purezza totalmente sganciato dalla realtà. Mi chiedo: ma avrà avuto o avrà almeno una crisi di panico, un momento di vertigine o di angoscia? Glielo auguro perché sarebbe il segno che quell'onnipotenza maniacale che egli, così diverso nel sembiante, sembra aver ereditato dal suo fondatore, in realtà, non lo assorbe integralmente.

venerdì 23 marzo 2018

Mangia e impara!

Quest'oggi ti propongo due spunti riguardanti l'alimentazione e provenienti dal mondo Coop (inteso come marchio che contraddistingue un sistema di cooperative italiane che gestisce una rete di superettes, supermercati ed ipermercati). Il primo è un quesito pubblicato nella relativa pagina Facebook.
Come puoi contare gli spicchi di un'arancia prima di sbucciarla? [Ebbene sì, è possibile, NdC]
  1. Toccando la buccia.
  2. In base al numero di foglie.
  3. Togliendo il picciolo.
Ebbene, la risposta esatta è la trèèèèè! (cit. Mike Bongiorno) Togliendo il picciolo dell'arancia, noterai che intorno al buco ci sono una serie di puntini più chiari; basta contarli per sapere quanti spicchi ha il frutto. Se ti capita, prova e fammi sapere se la verifica ha avuto successo; io, pur sapendo che le arance fanno bene, non le mangio perché non mi piacciono, ahimè, se non sotto forma di succo... o meglio ancora di spremuta fresca. :-P
Quanto alle altre due risposte, la buccia d'arancia riduce il colesterolo [NON brucia i grassi: come spiegato dal chimico Dario Bressanini in questo video, presentare alimenti e intrugli vari come "bruciagrassi" che fanno dimagrire in men che non si dica è una vera e propria truffa, NdC], protegge la flora intestinale, combatte le infezioni, ma non può mostrare quanti spicchi contiene il frutto. Legare al numero di foglie quello degli spicchi non ha senso, anche perché implicherebbe che le arance senza foglie non abbiano spicchi. (!)
Inoltre questo articolo, pubblicato nel sito di Coop Alleanza 3.0, illustra tre idee per riutilizzare i vasetti dello yogurt anziché buttarli: ricavarne dei semenzai nei quali far germogliare i semi finché non saranno pronti per essere trasferiti in un vaso più grande, usarli come dosatori (proprio dai vasetti di yogurt prende il nome la torta 7 vasetti che prima o poi proverò a preparare) e per conservare in freezer zuppe e minestroni.
[Disclaimer: per la stesura di questo post il signor Coop non mi ha corrisposto alcunché, anzi nemmeno sa che l'ho scritto. Mi sono imbattuta in due spunti distinti per puro caso e ho deciso di abbinarli ;-)]

giovedì 22 marzo 2018

Bang bang!

Stamattina mi trovavo a Vimercate quando, poco dopo le 11, si sono sentiti due forti boati uno di seguito all'altro. Ohibò, sarà saltato in aria qualcosa?! (Ammetto che a me è sembrato il rumore di qualcuno piuttosto massiccio che cadeva sul pavimento del piano di sopra, cosa impossibile dal momento che ero all'ultimo piano) Reprimendo l'istinto di scappare – l'unica cosa che avrei potuto ottenere sarebbe stata finire in un ingorgo stradale – io e le persone con cui ero abbiamo iniziato a cercare freneticamente notizie su internet. Senti senti... sono esplose delle bombe ad Arcore, vicino alla villa di Berlusconi?! Macché, è "soltanto" andato distrutto un silos... e via via con altre ipotesi più o meno fantasiose. Invece era vera la primissima spiegazione che una di noi aveva riferito dopo averla letta sulla sua fonte di informazione preferita, ovvero Facebook: come spiegato in un comunicato ufficiale dell'Aeronautica Militare, due caccia F-2000 Eurofighter hanno intercettato un velivolo francese sui cieli della Lombardia, superando il muro del suono (il cosiddetto bang supersonico, o boom sonico). Come specificato nella nota, «ancorché la quota fosse elevata, le condizioni meteorologiche di vento e temperature hanno amplificato la propagazione dell'onda d'urto rendondola particolarmente udibile al suolo», in un'area piuttosto vasta.
Nulla di allarmante, in fin dei conti... comunque per un tempo relativamente breve ma che mi è sembrato lunghissimo io, e con me chissà quante altre persone, ho temuto ben di peggio!
[Per la colonna sonora di questo post, che comunque c'azzecca solo per il titolo, si ringraziano una giovanissima Cher e il compianto autore del brano Sonny Bono, all'epoca suo marito]

mercoledì 21 marzo 2018

Tutte le facce della Luna

Quest'oggi ti propongo un video pubblicato l'altro giorno come Astronomy Picture of the Day con il titolo Rotating Moon from LRO (Luna rotante dal Lunar Reconnaissance Orbiter); in esso possiamo vedere il nostro bel satellite, del quale siamo abituati a vedere sempre la stessa faccia, ruotare davanti ai nostri occhi grazie alla tecnologia.

Nessuno, attualmente, vede la Luna ruotare in questo modo. Questo perché il nostro satellite naturale è in rotazione sincrona con la Terra, mostrandoci soltanto una faccia. Tuttavia, grazie alle moderne tecnologie digitali combinate con molte immagini dettagliate restituite dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), è stato composto un filmato virtuale ad alta risoluzione della rotazione della Luna. Il video in time-lapse mostrato sopra comincia con la normale vista della Luna dalla Terra. Rapidamente, però, il Mare Orientale, un grande cratere con un centro oscuro che è difficile vedere dalla Terra, ruota in vista proprio sotto l'equatore. Da un intero mese lunare condensato in 24 secondi, il video mostra chiaramente che il lato visibile della Luna contiene un'abbondanza di oscuri mari lunari, mentre il lato nascosto è dominato da chiari altipiani lunari. Attualmente sono in fase di sviluppo attivo da parte di quattro paesi differenti oltre 20 nuove missioni sulla Luna, per la maggior parte delle quali è prevista una data di lancio per quest'anno o per il prossimo.

martedì 20 marzo 2018

Paperon de' Paperoni? È esistito realmente...

... e non mi riferisco a chissà quale personaggio storico talmente spilorcio da aver meritato di venire soprannominato come l'avarissimo zio di Paolino Paperino, come forse si potrebbe pensare prendendo sul serio questa pagina umoristica di Nonciclopedia: nel Duecento visse davvero un vescovo domenicano di nome Paperone de' Paperoni, discendente della ricca ed illustre famiglia romana dei Paparoni. Se ne parla anche in una pagina del sito del Festival del Medioevo e in una discussione aperta nel TuttoDisneyLand Forum, leggendo le quali viene il fondato sospetto che i responsabili italiani della Disney abbiano battezzato di proposito il papero più ricco del mondo (quasi) come il facoltoso vescovo di Foligno e di Spoleto.
E niente, questa chicca che ho scoperto l'ho trovata troppo curiosa per non condividerla! ;-)

lunedì 19 marzo 2018

Dietro un (grande) uomo...

La scorsa settimana Elisa Isoardi, fidanzata del leader leghista Matteo Salvini, ha dichiarato al settimanale Oggi: «Sono orgogliosa dei risultati e dei successi di una persona che fa parte di me. È il suo momento. Ho il dovere di non confondere i piani. Per rispetto. Per amore. Una donna, per quanto in vista, deve sempre dare luce al suo uomo. E la luce, il sostegno, la vicinanza spesso si danno arretrando. Stando nell’ombra». Per quest'affermazione ritenuta terribilmente antifemminista la conduttrice è stata fatta oggetto di critiche e commenti ironici (del tipo "è una donna o una piantana?"). Comunque la Isoardi non sembra affatto intenzionata a ritirarsi a vita privata rinunciando al suo lavoro, dal momento che ha aggiunto «Non è detto che il potere aiuti. A volte le donne di uomini influenti sono meno privilegiate di quel che si pensi. Devono dimostrare più di altri. Devono scrollarsi di dosso l’etichetta del privilegio. Ma, alla fine, chi fa bene e con amore il proprio lavoro verrà sempre premiato. La qualità vince sempre».
D'altronde una donna che ha sacrificato le proprie aspirazioni professionali per amore del suo uomo è la moglie di Piero Angela, nonché madre di Alberto. Come raccontato dal celebre giornalista e divulgatore scientifico, lei aveva una promettente carriera come danzatrice alla Scala di Milano, ma ha lasciato tutto per seguire il marito a Parigi e supportarlo al cento per cento. Con tutta la stima che ho per il "papà" di Quark – con Salvini non c'è proprio paragone ;-) – trovo abbastanza triste che una donna di talento abbia rinunciato a realizzarsi in prima persona, oltre che come compagna di vita, anche se è stata una sua scelta.

sabato 17 marzo 2018

Siamo nati per amare

Quest'oggi ti propongo alcune interessanti citazioni del compianto scrittore e docente universitario statunitense Felice Leonardo Buscaglia, meglio noto come Leo Buscaglia, tratte da Wikiquote.
  • Condividere, in amore, non significa tenere il bilancio di chi fa questo o quello, di chi fa più di un altro. Vi sono momenti in cui dobbiamo dare di più di quanto riceviamo, ma ve ne saranno altri in cui avremo bisogno di ricevere più di quanto saremo in condizione di donare.
  • L'amore che inibisce non è amore. L'amore è tale solo quando libera.
  • Quel che chiamiamo il segreto della felicità altro non è che la nostra decisione di scegliere per la vita.
  • Lasciarsi sfuggire l'amore è lasciarsi sfuggire la vita.
  • Noi possiamo trasformare la disperazione in speranza, e questa è una magia. Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con i sorrisi.
  • State molto attenti con i vostri sogni, perché corrono il rischio di avverarsi.
  • Si può dare soltanto ciò che si ha... e l'unica ragione per avere qualcosa è donarla.
  • L'essenza dell'educazione non è imbottirvi di fatti, bensì aiutarvi a scoprire la vostra unicità.
  • Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo. Vivere significa sporcarsi le mani. Vivere significa buttarsi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi... tra le stelle.
  • Molti di noi cercano se stessi qui, alla luce. Non troverete quello che cercate. Dovete mettervi carponi dentro, dove qualche volta c'è un buio spaventoso, e scoprire cose meravigliose su voi stessi.
  • Ieri, ha detto qualcuno, è un assegno annullato, e domani è soltanto una cambiale. Solo oggi è denaro contante.
  • Noi diventiamo veramente umani quando tendiamo le braccia e rischiamo e ci fidiamo degli altri.
  • Finché lasciate la vostra vita nelle mani di altri, non vivrete mai. Dovete assumervi la responsabilità di scegliere e di definire la vostra vita.
[L'immagine che apre il post è tratta da Frasi x caso]

venerdì 16 marzo 2018

Maometto va alla montagna (e al mare)

Questo fine settimana torno in Abruzzo, non ne ero mai stata lontana così a lungo... e per celebrare l'evento condivido alcuni spunti a tema.
Le 14 cose da sapere sull'abruzzese a tavola pubblicate su PescaraPost sono divertenti, sì... ma vuoi mettere la soddisfazione di leggere un articolo in inglese che presenta ai turisti di tutto il mondo le specialità che vale assolutamente la pena di provare quando si visita l'Abruzzo? Anche se mastichi a malapena l'idioma di Shakespeare, non potrai non cogliere la soavità di parole come queste: «Arrosticini: it’s what we consider one of the 14 experiences you should make when travelling in Abruzzo, and we are sure you will love them. They are cubes of sheep impaled on wooden skewers and cooked on fornacellas, a special narrow grill that people use in Abruzzo. Don’t be afraid to put the knife and fork to one side, as these authentic treats are traditionally eaten by hand with fresh bread, or ‘pane bruschettato’ and olive oil». Yum, ho già l'acquolina in bocca... :-P
Dai, in fondo Pescara non ha nulla da invidiare a Londra (via Eventi Pescara)...


... e l'Abruzzo ha tutte le carte in regola per non sfigurare affatto nel confronto con gli Stati Uniti d'America! (via L'abruzzese fuori sede)


[Anche l'immagine che apre il post è tratta da L'abruzzese fuori sede... e devo ammettere che quelle parole non le conosco mica tutte!]

giovedì 15 marzo 2018

A proposito di scienza medica

Quest'oggi condivido alcuni link accomunati da uno stesso filo conduttore... e non dovrebbe essere difficile intuire quale.

mercoledì 14 marzo 2018

Pi greco, musica per le nostre orecchie

Il destino ha voluto che il grande scienziato Stephen Hawking, nato esattamente trecento anni dopo la morte di Galileo Galilei, lasciasse questo mondo proprio oggi, 14 marzo, che è l'anniversario della nascita di un altro storico genio, Albert Einstein, nonché il giorno del pi greco tanto caro agli amanti dei numeri.
Per celebrare la famosa costante matematica che ricorre sorprendentemente nei contesti più disparati, ti propongo due video. Il primo ha come colonna sonora una melodia ricavata dalle cifre del pi greco, e mentre la ascolti puoi leggere alcune curiosità su tale numero.


Te ne riporto qui di seguito la traduzione.
Ho creato la melodia per questa canzone prendendo pi greco ed assegnando ciascun numero a una nota sulla scala di La minore armonica. Ho aggiunto delle armonie con la mano sinistra.
Fun facts sul pi greco:
  • Poiché ci sono 360 gradi in un cerchio e pi greco è intimamente connesso al cerchio, alcuni matematici sono stati felici di scoprire che il numero 360 si trova alla 359esima posizione delle cifre di pi greco.
  • Nell'alfabeto greco π è la sedicesima lettera. Anche nell'alfabeto latino la p è la sedicesima lettera.
  • Trentanove posizioni decimali del pi greco sono sufficienti per calcolare la circonferenza di un cerchio delle dimensioni dell'universo conosciuto con un errore non superiore al raggio di un atomo di idrogeno.
  • Il "Giorno del pi greco" si festeggia il 14 marzo, che è stato scelto perché assomiglia a 3,14 [la scrittura anglosassone delle date pone il mese prima del giorno, NdC]. La celebrazione ufficiale comincia all'1 e 59 di pomeriggio, per formare un appropriato 3,14159 quando si combina l'ora con la data.
  • La Bibbia dà a pi greco un valore di 3 in 1 Re 7:23, dove descrive l'altare all'interno del tempio di Salomone: «Fece un bacino di metallo fuso di dieci cubiti da un orlo all'altro, rotondo; la sua altezza era di cinque cubiti e la sua circonferenza di trenta cubiti».
  • Nel 1888 un medico dell'Indiana di nome Edwin Goodwin dichiarò che gli era stata "insegnata in modo soprannaturale" la misura esatta del cerchio, e presentò persino una proposta di legge nell'assemblea legislativa dell'Indiana che avrebbe tutelato le sue scoperte matematiche. La proposta non divenne mai legge grazie a un professore di matematica dell'assemblea, il quale fece notare che il metodo dava come risultato un valore sbagliato di pi greco.
  • Molti matematici sostengono che sia più corretto dire che un cerchio ha un numero di angoli infinito, piuttosto che vedere un cerchio come privo di angoli.
  • Le prime 144 cifre di pi greco hanno somma 666 (che molti studiosi dicono sia il marchio della Bestia). E 144=(6+6)×(6+6).
  • Alcuni studiosi affermano che gli esseri umani sono programmati per trovare schemi nel mondo, perché è l'unico modo in cui possiamo dare un significato al mondo e a noi stessi. Da cui la ricerca ossessiva per trovare schemi in π.
E questo è il secondo video, che traduce anch'esso pi greco in musica.

I numeri da 0 a 9 sono assegnati alla pentatonica di Do maggiore su due ottave.
La durata diminuisce all'aumentare del numero.
Il primo numero definisce la nota. Il numero successivo definisce la durata. Il numero dopo ancora definisce l'intonazione.

[L'immagine che apre il post è il Google Doodle di oggi, il cui dietro le quinte è mostrato in questo video]

martedì 13 marzo 2018

L'evoluzione dell'arte

Quest'oggi ho in serbo uno spunto da proporti: trattasi di un video che ho aggiunto ai Segnalibri un po' di tempo fa, e che mi ha affascinata anche (ma non solo) per l'adrenalinica colonna sonora: Bliss dei miei adorati Muse. Il video si intitola Evolution of art, ed è stato pubblicato nella pagina Facebook Il Superuovo. Esso mostra semplicemente le foto di un gran numero di opere d'arte, disposte grosso modo in ordine cronologico crescente, che si susseguono a una velocità pazzesca nel giro di appena un minuto. Ogni tanto prova a mettere in pausa per fermare l'immagine, e vedi se riesci a riconoscere l'autore e/o il titolo. No, usare Google Image Search non vale! ;-)

lunedì 12 marzo 2018

Donne che spiegano il mansplaining

Soprattutto se frequenti la Rete ti sarà capitato di imbatterti nella parola inglese mansplaining, formata dal sostantivo man (uomo) e dal verbo explain (spiegare), che denota le spiegazioni non richieste e paternalistiche fatte da uomini a donne che non ne hanno bisogno. Alla sottoscritta per fortuna non è capitato spesso di rimanerne vittima, ma mi rendo perfettamente conto di quanto possa essere fastidioso e persino umiliante: lo chiarisce Galatea in questo post.
Quest'anno il termine mansplaining è entrato a far parte del prestigioso Oxford English Dictionary assieme ad altre mille nuove voci tra cui snowflake (nel senso di persona eccessivamente sensibile) e hangry (qualcuno che è scontroso a causa della fame); ne ha dato notizia tra gli altri il sito di news Daily Record in questo articolo. Affinché un termine sia giudicato idoneo, l'OED deve avere la prova che sia stato utilizzato per un "ragionevole lasso di tempo".
In conclusione riporto due immagini trovate online sull'argomento; la prima è in inglese e mostra la tombola del mansplainer, ossia di colui che pratica il mansplaining...


... mentre la seconda è in italiano, e riporta una possibile traduzione del termine inglese: senza dubbio efficace, ma non proprio raffinata! ;-)

domenica 11 marzo 2018

Quei bei videogiochi di una volta

Oggi è domenica, giornata tipicamente dedicata allo svago... e, anche se si avvicina inesorabile la mezzanotte e con essa l'inizio di una settimana che per la sottoscritta si preannuncia impegnativa, volevo condividere i link a due simpatici giochini "vintage".
  • Piad-Man è la versione del classico videogioco Pac-Man ospitata nel sito della Casina del Bosco di Rimini, la mia piadineria preferita, meta obbligata nel corso delle Feste della Rete romagnole; io e il mio lui ci torniamo ogni tanto per concederci una sosta sfiziosa quando siamo in viaggio sull'A14 (al momento, trattandosi di un locale all'aperto, c'è la chiusura invernale). Fino al 31 marzo, per i giocatori di Piad-Man dotati di un indirizzo e-mail valido, ci sono in palio dei premi: t-shirt e cene.
  • Il mio preferito, comunque, è Prime Starfighter di Abstruse Goose: scopo del gioco è distruggere tutti e soli i numeri primi che compaiono (tasti freccia sinistro e destro per spostarsi, barra spaziatrice per sparare). Divertente e pure stimolante per i neuroni! :-)

sabato 10 marzo 2018

Sapessi com'è strano mangiare la pizza a Milano

Da quando abito qui in Brianza, se ci capita di andare a mangiar fuori, io e il mio lui tendiamo a scegliere sempre gli stessi posti. In particolare abbiamo due pizzerie di fiducia, una a Monza e l'altra a Camparada, dove fanno una pizza che così buona a Pescara e dintorni non mi pare di averla mai mangiata (tranne forse a Montesilvano). Ogni tanto andiamo a fare un giretto a Milano, ma dubito che vorremo mai toglierci lo "sfizio" di provare la salatissima margherita servita nel ristorante aperto di recente in Galleria da Carlo Cracco. Guarda tu qui sotto la pizza dello chef (a sinistra) a confronto con una vera margherita napoletana... Nun c'azzeccano gnente l'una con l'altra!


L'inviato di Napoli Fanpage che è andato in missione da Cracco conferma che non è affatto all'altezza della gloriosa tradizione partenopea.
Negli ultimi mesi ho raccolto alcuni link contenenti una selezione di recapiti mangerecci nel capoluogo meneghino. Da Il Milanese Imbruttito, 5 indirizzi de Milàn per mangiare bene con meno di 25 euro! e Il panino è una cosa seria: 5 posti storici (buonissimi!) dove addentarlo a Milano. Da Il Giornale del Cibo, Dove mangiare i migliori hamburger a Milano (secondo noi). Infine, da 2night locali a Milano, Ecco dove mangiare all’aperto anche d’inverno a Milano e, per chi ama i sapori esotici, 25 ristoranti etnici da provare a Milano.

venerdì 9 marzo 2018

Musica a portata di mano

Il brano Tainted Love ho imparato a conoscerlo nel 2001 grazie alla versione interpretata dal "diabolico" rocker Marilyn Manson, in seguito ho scoperto la cover in stile synth pop proposta dal duo britannico Soft Cell nel 1981... ma soltanto di recente mi è capitato per caso di ascoltare la versione originale registrata dalla cantante statunitense Gloria Jones nel lontano 1964. E beh, secondo me è di gran lunga la migliore... Tu cosa ne dici? :-)


Ecco il testo...
Tainted Love
Sometimes I feel I've got to
Run away, I've got to
Get away
From the pain you drive into the heart of me
The love we share
Seems to go nowhere
And I've lost my light
For I toss and turn I can't sleep at night
Once I ran to you
Now I'll run from you
This tainted love you've given
I give you all a girl can give you
Take my tears and that's not nearly all
Tainted love
Tainted love
Now I know I've got to
Run away, I've got to
Get away
You don't really want it any love from me
To make things right
You need someone to hold you tight
And you'll think love is to play
Well I'm sorry, I don't play that way
Once I ran to you
Now I'll run from you
This tainted love you've given
I give you all a girl can give you
Take my tears and that's not nearly all
Tainted love
Tainted love
Don't touch me please
I cannot stand the way you tease
I love you though you hurt me so
If I do not pack my things and go
Tainted love
Tainted love
Tainted love
Tainted love
Touch me baby, tainted love
Touch me baby, tainted love
... e la relativa traduzione.
Amore insano
A volte mi sento come se
Dovessi scappare
Dovessi fuggire
Dal dolore che tu porti nel mio cuore
L'amore che condividiamo
Sembra non andare da nessuna parte
Ed io ho perso la mia luce
Perché continuo a girarmi e rigirarmi nel letto e non riesco a dormire la notte
Una volta sono corsa da te
Adesso scappo via da te
Questo amore insano che mi hai dato
Io ti do tutto quello che può darti una ragazza
Prendi le mie lacrime e non è nemmeno tutto
Amore insano
Amore insano
Ora so che devo
Scappare, devo
Fuggire
Tu non vuoi davvero più amore da me
Per cercare di risolvere le cose tra noi
Hai bisogno di qualcuno che ti stringa forte
E penserai che amare è giocare
Ma mi dispiace, io non gioco in quel modo
Una volta sono corsa da te
Adesso scappo via da te
Questo amore insano che mi hai dato
Io ti do tutto quello che può darti una ragazza
Prendi le mie lacrime e non è nemmeno tutto
Amore insano
Amore insano
Non toccarmi per favore
Non posso sopportare il modo in cui mi hai presa in giro
Ti amo sebbene tu mi abbia ferita tanto
Se non faccio i bagagli e me ne vado
Amore insano
Amore insano
Amore insano
Amore insano
Toccami tesoro, amore insano
Toccami tesoro, amore insano
Certo che ne scopro, di cose, grazie a YouTube; a proposito, la piattaforma di video sharing nata nel 2005 ha un ruolo non trascurabile – sebbene a ben vedere non ne venga mai fatto il nome – nel film Lo chiamavano Jeeg Robot che ho appena finito di riguardare su Raitre. Quanto all'app Spotify per l'ascolto di musica in streaming, a quanto pare è finita la pacchia per chi ne usufruiva a sbafo, e incredibilmente – ma neanche tanto, ahimè, se ci pensi bene – agli utenti scrocconi non è andata giù...

giovedì 8 marzo 2018

Ah ah, che ridere...

Stamattina una mia amica ha espresso su Facebook la speranza che l'odierna festa della donna – più propriamente denominata giornata internazionale della donna – venisse celebrata risparmiandosi almeno per un giorno le battute sessiste. Un auspicio che è andato deluso, almeno nel mio caso: infatti due membri di un gruppo WhatsApp del quale faccio parte hanno voluto farci gli auguri a modo loro condividendo le immagini qua sotto...






Mi limiterò ad osservare che frecciate del genere si addicono assai meglio a un sacco di maschietti-al-volante che conosco, piuttosto che alla sottoscritta! ;-)

mercoledì 7 marzo 2018

Sapresti cavartela in situazioni critiche?

Quest'oggi condivido la traduzione dell'articolo 14 Tricks That Will Help You Survive a Life-or-Death Situation (14 trucchi che ti aiuteranno a sopravvivere in una situazione di vita o di morte) pubblicato su BrightSide. Riguarda situazioni nelle quali è abbastanza improbabile che la sottoscritta si venga a trovare, almeno spero... ma magari i consigli esposti possono aiutare molti di noi a cavarsela brillantemente anche in frangenti meno estremi.
[A dire il vero alcuni non mi convincono più di tanto, per cui mi appello a chi se ne intende per avere conferma della loro validità]
Speriamo che tu non debba mai avere a che fare con un cane rabbioso o un serpente velenoso, perderti in mare aperto oppure attraversare un deserto torrido. Ma se succede qualcosa del genere, è importante sapere cosa fare in queste situazioni. Il fatto è che la probabilità di sopravvivere in tali situazioni è inferiore al 10%.
Per prepararti letteralmente a qualunque cosa, Bright Side ti darà consigli e trucchi che ti aiuteranno a salvarti la vita in situazioni estremamente difficili.
1. Se sei in mare aperto
Immagina di trovarti su una barca in mare aperto. Come fai a rimanere in vita? Tre cose che ti aiuteranno a sopravvivere in mezzo al mare sono cibo, acqua e temperatura.
  1. Nel mare c'è del cibo, devi solo procurartelo. Nel 1942 un marinaio trascorse 133 giorni in mare perché costruì una canna da pesca usando fili elettrici. Se hai del materiale, fai lo stesso. Se non c'è nulla che puoi usare, fai una rete usando un pezzo di stoffa. Mettilo in acqua e cerca di catturare alghe e plancton.
  2. Per ricavare acqua dolce, costruisci una macchina per la distillazione. Essa consiste di due serbatoi (uno piccolo e uno grande) e un pezzo di sacchetto di plastica. L'acqua di mare dal serbatoio grande evaporerà, la plastica la tratterrà e l'acqua si condenserà nel serbatoio piccolo.
  3. Il colpo di calore può uccidere molto più velocemente rispetto alla fame. Inoltre il sole si riflette sulla superficie dell'acqua e danneggia la retina. Togliti un po' di vestiti e copriti la testa e gli occhi.
2. Se ti perdi nel deserto
  • Cerca di viaggiare di notte. Durante la notte la temperatura potrebbe scendere di 35 gradi. Viaggiare di notte riduce il rischio di subire un colpo di calore e di disidratarsi. Questa strategia può aiutarti a risparmiare 3 o 4 litri d'acqua al giorno.
  • Molte persone pensano che dentro i cactus ci sia acqua. In realtà essi contengono liscivia, che è velenosa. Se la bevi potresti anche morire. Nei deserti l'acqua si può trovare in fonti sotterranee che non sono molto profonde.
3. Se sei intrappolato sotto un edificio o in una grotta
Se sei intrappolato sotto i detriti, la risorsa più preziosa che hai al momento è l'aria. Quindi, per non sprecarla, devi sapere cosa fare.
  • Respira profondamente, ma espira molto lentamente. Non usare fiammiferi o accendini. Il fuoco riduce la quantità di ossigeno.
  • Non urlare. Le urla aumentano il panico, quindi il tuo cuore batterà più velocemente e dovrai respirare più velocemente.
  • Togliti la camicia e avvolgitela intorno alla testa. Ti proteggerà dal soffocamento se la polvere ti arriva in faccia.
4. Se vedi un cane selvatico o un lupo
I lupi attaccano spesso quando sei nel loro territorio. Se un lupo ti nota, devi indietreggiare lentamente mantenendo il contatto visivo.
  • Non voltargli le spalle e non correre. Un lupo solitario non ti attaccherà, a meno che tu non fugga via e lo provochi.
  • Per spaventare l'animale selvatico, grida più forte che puoi e agisci in modo aggressivo. Grida, urla, parla ad alta voce. E continua a camminare lentamente all'indietro.
  • Se sei stato abbastanza sfortunato da incontrare un branco di lupi o di cani selvatici, non lasciare che ti circondino. Avvicinati a un albero e cerca di arrampicartici.
5. Realizza fiammiferi impermeabili
Il fuoco è molto importante per sopravvivere in qualunque condizione atmosferica, in qualunque clima, ma i fiammiferi o un accendino possono bagnarsi, perciò dovresti renderli impermeabili in anticipo. Per farlo basta mettere un sottile strato di smalto trasparente sui fiammiferi e lasciarli asciugare.
6. Se vieni morso da un serpente velenoso
Il morso di un serpente velenoso si presenta in questo modo: subito dopo essere stato morso, la zona farà molto male. Il colore del sangue può mutare in rosso scuro o persino blu. Dopodiché la zona morsa si gonfia e compaiono altri sintomi: mal di testa, visione offuscata, balbuzie, nausea, febbre.
Cosa fare: i medici sconsigliano di succhiare il veleno, perché potresti avere delle piccole ferite in bocca. Attraverso di esse il veleno può entrarti nel sangue. Ma se sei lontano dall'ospedale, non c'è altra scelta. Dovresti succhiare il veleno 1-2 secondi dopo il morso, sputare fuori il veleno ogni volta e sciacquarti la bocca.
Non schiacciare il morso e non metterci sopra una benda. Se il veleno è concentrato in un punto, questo può condurre a necrosi. Lascia che il sangue fuoriesca, e porterà un po' del veleno con sé.
7. Come capire se sei stato morso da un animale rabbioso
Se vieni morso, lava subito la ferita con acqua tiepida e sapone. Anche se l'animale non è stato morso, potresti avere qualche infezione.
Se vieni morso da un animale rabbioso, la ferita sanguinerà a lungo, dopodiché diventerà rossa e gonfia. In seguito pruderà moltissimo, ti verrà la febbre e sarai irritabile.
La rabbia conduce alla morte entro 4-7 giorni. Ecco perché è molto importante recarsi in ospedale e farsi vaccinare prima che sia troppo tardi (dopo 1-3 giorni).
8. Come fare la segnalazione di SOS in modo corretto
Se sei in pericolo e non hai mezzi di comunicazione, dovresti sapere come fare la segnalazione di SOS correttamente.
  • Il segnale di SOS ha un aspetto simile al seguente: 3 lampi (o suoni) brevi, quindi 3 lunghi e ancora 3 brevi (. . . _ _ _ . . .).
  • Dopo il segnale, attendi tre secondi e ripeti. Se ricevi 3 lampi luminosi (o tre fischi), significa che i soccorsi sono diretti nella tua direzione.
9. Impara a ricucire tutti i tipi di ferite
Un buon punto di sutura può aiutarti a fermare il sanguinamento, a chiudere la ferita, a prevenire un'infezione e a salvare la vita di qualcuno. Questo è il motivo per cui questa è una delle abilità più importanti in caso di emergenza.
10. Una cosa che può salvarti la vita
Un kit di sopravvivenza contiene le cose più necessarie che ti aiuteranno a scaldarti, a trovare cibo o acqua, o ad avere un primo soccorso. Ci vuole pochissimo spazio.
Prendi una scatolina e mettici dentro queste cose: qualche fiammifero, un pezzo della scatola di fiammiferi, un cerotto, un foglio di alluminio, una lama da rasoio, un amo da pesca, una pillola di antibiotico, una piccola candela, un filo, un pezzo di nastro adesivo e salviettine umidificate.
11. Come fare a non annegare con le braccia ferite o legate
L'ex membro della marina militare Cade Courtley ha descritto questa tecnica nel suo libro. Queste azioni ti aiuteranno a non affogare in punti in cui l'acqua è molto profonda o in un mare in tempesta se non puoi usare le braccia.
Il controllo del respiro è la cosa più importante. Non farti prendere dal panico e respira ad un ritmo misurato. Dovresti fare respiri profondi, ma le espirazioni dovrebbero essere rapide.
Se sei a bassa profondità, usa l'approccio "immergiti e salta" avvicinandoti alla riva. Se stai nuotando sul dorso, piega la schiena in modo tale che la testa sia sopra l'acqua. Un capovolgimento completo del corpo ti consentirà di fare un respiro profondo in un mare in tempesta e continuare a muoverti verso la riva.
12. Come accendere il fuoco col legno bagnato
Questa tecnica è chiamata torcia svedese. Disponi il tronco verticalmente, fai un taglio a forma di stella il più profondo possibile. Mettici dentro un po' di erba asciutta e bastoncini e dai fuoco al tronco.
Il tronco prende fuoco molto rapidamente e può bruciare dalle 2 alle 5 ore, indipendentemente dalle dimensioni o dal tipo di albero.
13. Come sparare in modo corretto
Bright Side è contrario all'uso di armi. Tuttavia ci sono situazioni in cui la tua vita è in gioco e devi difenderti. Ecco perché è importante sapere come prendere la mira e premere il grilletto correttamente se hai una pistola.
Quando premi il grilletto, devi assicurarti che si trovi al centro della punta del tuo dito indice. Respira lentamente e stai calmo prima di sparare.
14. Come fare una trappola per i pesci
In cerca di cibo, i pesci possono nuotare vicino alla riva di notte o andare in acque poco profonde. Quindi, se ti sei perso, è importante sapere come fare una trappola per pesci e prendere del cibo.
La trappola del tipo a "mulinello" è realizzata con rocce e tronchi. Un sacco di pesci può entrare in questa trappola in una notte, ed è molto difficile per loro uscire. Per catturare i pesci, chiudi l'uscita e schizza l'acqua. Puoi catturare pesci in tali trappole anche a mani nude.

Le illustrazioni – ho scelto di inserire solamente quelle che mi sono sembrate più significative – sono state realizzate Anna Syrovatkina.