mercoledì 31 gennaio 2018

Il giorno della Superluna Blu di Sangue

In occasione dell'eclissi lunare totale che avverrà oggi – la fase di totalità durerà dalle 12:52 alle 14:08 UTC, ma tanto dall'Italia non si vedrà nulla se non in streaming – condivido un video girato da Jean-Luc Dauvergne di Ciel & Espace, che documenta un evento astronomico analogo avvenuto il 15 giugno 2011 e che è stato pubblicato tre giorni fa come Astronomy Picture of the Day con il titolo A Total Lunar Eclipse Over Tajikistan (Un'eclissi lunare totale sul Tagikistan).


Ecco la traduzione della relativa spiegazione.
Se la Luna piena improvvisamente svanisse, che cosa vedresti? La risposta durante l'eclissi lunare totale del 2011 è stata registrata in uno spettacolare video in time lapse dal Tagikistan. Durante un'eclissi lunare totale la Terra si muove tra la Luna e il Sole, facendo platealmente svanire la Luna. Tuttavia la Luna non diviene mai completamente buia, dal momento che l'atmosfera terrestre rifrange un po' di luce. All'inizio del video la scena potrebbe sembrare girata di giorno con la luce del sole, ma in realtà si tratta di una notte illuminata dal bagliore della Luna piena. Quando la Luna si eclissa e svanisce, il vento si placa e le stelle sullo sfondo si possono vedere riflesse nel lago in primo piano. Cosa ancor più spettacolare, il cielo che circonda la Luna eclissata sembra improvvisamente pieno di stelle ed illuminato dalla nostra Via Lattea. La sequenza si ripete con una vista più ravvicinata, e l'immagine finale mostra la posizione della Luna eclissata vicino alle nebulose Aquila, Cigno, Trifida e Laguna. Quasi due ore dopo l'inizio dell'eclissi la Luna emerge dall'ombra della Terra, e il suo bagliore pieno di luce domina nuovamente il cielo. Questo mercoledì avrà luogo un'altra eclissi lunare totale, ma questa sarà durante una rara Superluna Blu di Sangue.

martedì 30 gennaio 2018

Se sei "negro" ti tirano le pietre

Quest'oggi desidero occuparmi di due recenti notizie in un certo senso complementari che documentano l'intolleranza di tanti, troppi italiani nei confronti degli immigrati, anche – se non soprattutto – quando questi sono ben integrati; se non lavorano «vanno in giro a chiedere l'elemosina e a delinquere, rimandiamoli a casa loro!», se invece un impiego riescono a trovarlo «vengono in Italia a rubarci il lavoro»... e può addirittura capitare che i due opposti atteggiamenti coesistano nella stessa persona! :-O
L'altro giorno una paziente che si era presentata nell'ambulatorio della guardia medica di Cantù, in provincia di Como, trovandosi di fronte il dottor Andi Nganso, 30 anni, nato in Camerun e da 12 anni in Italia, ha girato sdegnosamente i tacchi, non prima di aver proclamato «Non mi faccio visitare da un negro». La reazione del medico, affidata a un post su Facebook in seguito eliminato, è stata esemplare: «Ti ringrazio. Ho un quarto d'ora per bere un caffè».
Invece Musah Awudu, mediatore culturale che collabora con la Caritas di Benevento, recatosi al pronto soccorso dell'Ospedale civile per farsi medicare in seguito a un banale incidente domestico, ha raccontato sempre su Facebook
Sono qui al pronto soccors per una visita. l'infermiera di turno non sta preocupando della mia salutei è molto infastidita dalla mia presenza, quindi mi chiede perché sono venuto in italia? io: "chiedimi del mio problema, per favore " .lei: no no, questo è il mio paese e se non ti piace torna in Africa." E comunque ha la croce e il quadro di padre pio appesi dapertutto. Io le ho fatto notare sfidando la sua fede e la sua professionalita'. Si infastidisce ancora di piu' " viva salvini..viva italia." Ha esclamata. Io sono ancora in fila per vedere il medico. Vi aggiorno ragazzi. Sono Musah, e' sono In diretta dall'Ospidale civile.
[Se stessi pensando di biasimarlo per la forma abbastanza approssimativa, ti farei notare che è pieno di nostri connazionali che si esprimono anche peggio]
Per fortuna il trentasettenne ghanese, che a Benevento ci vive da anni ed è molto conosciuto e apprezzato per il suo lavoro e il suo stile di vita, ha ricevuto tante manifestazioni di solidarietà dai cittadini del capoluogo campano. Quando però penso a certi politici che tendono a esasperare simili atteggiamenti di intolleranza per ragioni di mero calcolo elettorale, alimentando un circolo vizioso che non può portare a nulla di buono, sono sempre più pessimista riguardo al futuro della nostra società... :-(
[La "colonna sonora" di questo post – ancora piuttosto attuale a distanza di cinquant'anni dall'uscita – è di Antoine. Per caso ho scoperto che originariamente nel testo di Pietre il verso che ho usato come titolo del post c'era davvero, ma la censura si oppose]

lunedì 29 gennaio 2018

Addio tredicesima al contrario

Entro aprile gli operatori telefonici che operano sul territorio nazionale dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni, introdotte dalla legge n. 172/17 del 4 dicembre 2017, che mettono fine alla fatturazione delle offerte di telefonia fissa e mobile ogni 4 settimane, la famigerata tredicesima al contrario. Si torna dunque alla tariffazione con cadenza mensile – il rinnovo avverrà sempre nello stesso giorno del mese, non ogni trenta giorni – ma a quanto sembra le compagnie telefoniche provvederanno a ricalcolare il costo delle offerte su base mensile (ciascun rinnovo verrà a costare l'8,6% in più) in modo tale da mantenere invariata la spesa annuale: non sia mai detto che siano loro a rimetterci, SGRUNT! ;-) L'Unione Nazionale Consumatori è già sul piede di guerra contro le compagnie che non informano correttamente i propri clienti riguardo a tale adeguamento.
A tal proposito, leggendo un post di Claudio ho individuato quella che sembrava una possibile fregatura: «la spesa annua resta uguale, ma in cambio di questa cifra io ottengo MENO servizio», è così? Beh, per fortuna non è detto: ad esempio, come segnalato dallo stesso Claudio in un successivo aggiornamento del suo post, TIM aumenterà in maniera proporzionale le quantità di minuti, SMS e giga mensili inclusi nelle offerte per garantire gli stessi contenuti annuali.
Per quanto riguarda Wind, che è il mio operatore principale, proprio oggi ho ricevuto l'SMS seguente.
Gentile cliente, ai sensi della L.172/17, dal 4/4 offerte e opzioni si rinnoveranno su base mensile. Riceverai altro sms in caso di variazione della tua offerta
Beh, staremo a vedere. Dal momento che il costo per il rinnovo della mia All Inclusive è aumentato di 1 euro e mezzo, da 6 a 7,50 €, pari al 25% in più in un colpo solo, appena sei mesi fa – la modifica contrattuale, guarda caso, mi è stata comunicata proprio il giorno dopo che i giga inclusi sono passati da 2 a 7 – mi auguro che il signor Wind rinuncerà ad effettuare ulteriori ritocchi del prezzo al rialzo. In caso contrario non esiterò a guardarmi intorno e, se qualche altro operatore mi proporrà un'offerta più conveniente, di certo non mi farò scrupoli a esercitare il diritto di recesso.

domenica 28 gennaio 2018

Io, finlandese nel cuore

È da quando ho visto su 9GAG la raccolta di vignette qui accanto, disegnate da Karoliina Korhonen e tratte dal blog Finnish Nightmares (Incubi finlandesi, presente anche su Facebook e su Twitter) che penso che sarei dovuta nascere in Finlandia! ;-)
Riporto qui di seguito la traduzione del testo che accompagna le vignette.
  1. Fai segno di fermarsi all'autobus sbagliato, e ti senti in obbligo di salire comunque
  2. L'autobus è "pieno"
  3. Qualcuno invade il tuo spazio personale mentre aspetti il bus
  4. È affollato e tu non vuoi disturbare nessuno
  5. Il pulsante per richiedere la fermata del bus non funziona, e devi urlare al conducente di fermarsi
  6. Qualcuno ti si siede accanto sui mezzi pubblici, e poi comincia a parlarti
  7. Il tempo è orribile, ma l'unico riparo è occupato
  8. Quando un estraneo ti guarda negli occhi, e sorride
  9. Rispondere seriamente alle chiacchiere («Ehi, Matti! Come ti è andata la giornata?», «Non volevi saperlo sul serio, vero?»)
  10. Scivoli e qualcuno lo vede, ed è ancora peggio quando vengono a chiederti se ti sei fatto male
  11. Sei davvero affamato, ma nessuno vuol essere il primo ad andare a prendere da mangiare
  12. Nessuno osa prendere l'ultimo pezzo di torta, ma tutti lo vogliono
  13. Quando delle domande ce le avresti eccome, ma non vuoi attirare l'attenzione
  14. Aspettando pazientemente il tuo turno per parlare
  15. Il tuo vicino fa rumore dopo le dieci di sera
  16. Qualcuno ripete il tuo nome
  17. Incontri il tuo vicino più di una volta nel giro di poco tempo
  18. Quando vuoi uscire dal tuo appartamento, ma il vicino è nel corridoio
  19. Un commesso ti chiede se hai bisogno di aiuto («Salve! Posso aiutarla?», «No no no... Davo solo un'occhiata»)
  20. Quando un conoscente si avvicina troppo mentre parla con te, e poi ti tocca con noncuranza
  21. Condividere l'ascensore con un estraneo
  22. Incubi finlandesi ad Halloween: Quando dei bambini a caso pensano che tu sia pronto a fare "dolcetto o scherzetto" (in Finlandia non succede)
  23. Godersi la prima neve, e farsi beccare
  24. Venire elogiato («Vorrei ringraziare Matti», «Ha fatto un lavoro eccellente», «Ottimo lavoro, Matti!», «Non è niente, davvero...»)
  25. Per qualche ragione qualcuno, da qualche parte, non ama la Finlandia
  26. Sorriso finlandese: raro ed autentico

venerdì 26 gennaio 2018

Naso freddo, mente bollente!

[Parafrasando il vecchio detto «Mani fredde, cuore caldo»...]
Come molte donne, durante l'intera stagione invernale, ma anche in autunno e in primavera, ho i piedi (ma pure le mani non scherzano) costantemente ghiacciati: la famosa circolazione sanguigna alla zuava. ;-) Ciononostante, strano ma vero, non sopporto di dormire sotto un piumone troppo pesante: se dovessero arrivare anche in Italia i piumoni singoli dell'Ikea molto usati dalle coppie svedesi, probabilmente sarei io a chiedere quello più leggero.
Ultimamente il mio amore mi ha fatto notare che ho anche un'altra "estremità" tendenzialmente fredda, ovvero il naso. Ho scoperto una possibile spiegazione di ciò leggendo l'articolo Your cold nose could be a sign that you’re working too hard (Il tuo naso freddo potrebbe essere un segno che stai lavorando troppo) pubblicato su Stylist. Ma come, lavoro troppo?! Se neppure ce l'ho, un lavoro...! Sì, però lo sto cercando... e si sa, la ricerca di un lavoro è di per sé un lavoro, che può essere più stressante rispetto a molte altre occupazioni (e in effetti l'articolo parla di carico mentale, più che di lavoro in senso stretto).
Ecco la traduzione dell'articolo.
Lascia stare il maglione in più, potresti semplicemente aver bisogno di un giorno libero.
Ti rendi mai conto che il tuo naso è stranamente più freddo rispetto al resto del corpo? Bene, non regolare ancora il riscaldamento. Secondo un nuovo studio, la temperatura del naso potrebbe essere un indicatore dello stress al quale è sottoposto il tuo cervello.
I ricercatori dell'Istituto per la Tecnologia Aerospaziale dell'Università di Nottingham hanno esaminato le funzioni neurologiche di 14 volontari e hanno scoperto che più erano mentalmente sovraccarichi, più freddi diventavano i loro nasi.
Usando le termocamere, hanno scoperto che le temperature facciali, specialmente nei seni nasali, erano «ridotte quando i partecipanti eseguivano dei compiti di difficoltà crescente».
Quando le persone erano completamente concentrate su un compito, la loro frequenza respiratoria cambiava e il flusso sanguigno veniva reindirizzato dal viso al cervello per aiutarlo a lavorare di più.
Il dottor Alastair Campbell Ritchie, del Gruppo di Ricerca sulla Bioingegneria, è rimasto sorpreso dai risultati: «Ci aspettavamo che le richieste mentali su un operatore avrebbero comportato dei cambiamenti fisiologici, ma la correlazione diretta tra il carico di lavoro e la temperatura della pelle è stata davvero impressionante».
«Non ci aspettavamo di vedere il viso diventare più freddo», ha detto. «Con questo modo accurato di stimare il carico di lavoro possiamo sviluppare dei metodi che assisteranno l'operatore nei momenti di massimo stress».
Lo studio era mirato a trovare un modo per monitorare i livelli di stress cerebrale di un lavoratore in maniera non intrusiva, ed essi ritengono che la tecnica di imaging termico che stavano sperimentando potrebbe andare a pennello.
La professoressa Sarah Sharples, la quale ha supervisionato e promosso lo studio, ha dichiarato: «La misura del carico di lavoro senza bisogno di interrompere le persone per chiedere loro di riferire quanto sono impegnate, mette alla prova gli specialisti dei fattori umani da molti anni».
Lei ha spiegato: «Abbiamo sviluppato una comprensione molto migliore di come i cambiamenti fisici associati ai carichi di lavoro si manifestino come sintomi fisiologici».
Lo studio sarà utile per monitorare lavoratori come i piloti, le cui lunghe ore e i faticosi carichi di lavoro potrebbero costituire un serio problema di sicurezza per sé stessi e, naturalmente, per i loro passeggeri.
Il professor Herve Morvan, direttore dello IAT, ha dichiarato: «La stanchezza dei piloti ha ricevuto una maggiore esposizione di recente, e lo sviluppo di un sistema avanzato per monitorarla è un passo significativo in un settore in cui la sicurezza è fondamentale».
Quindi la prossima volta che hai la sensazione di stare lavorando troppo, controlla quanto è freddo il tuo naso. Anche se il tuo lavoro non è questione di vita o di morte, potrebbe essere solo il segno che è il momento di prenderti una pausa.
[Lo scaldanaso di lana la cui foto apre il post è in vendita su Amazon – solo che attualmente non è disponibile... occheppeccato! ;-) – ma se ne trovano tanti altri modelli anche su Etsy. Piuttosto che indossare qualcosa di così URENDO, comunque, preferisco tenermi il mio naso gelido... ;-)]

giovedì 25 gennaio 2018

Misteri dell'occhio umano

Come molti, sono appassionata di illusioni ottiche... e la cosa fantastica è che non bisogna accontentarsi di quelle che sono state già pubblicate: ogni tanto ne vengono scoperte di nuove che ci svelano ulteriori segreti sul funzionamento del nostro sistema visivo, cioè sul modo in cui i nostri occhi collaborano con il nostro cervello per costruire l'immagine che abbiamo del mondo che ci circonda. Di recente ho letto su ScienceAlert l'articolo dal titolo This Crazy New Optical Illusion Shows if You Have 'Curvature Blindness' (Questa nuova pazzesca illusione ottica mostra se soffri di "cecità da curvatura"), che tratta appunto un'illusione scoperta di recente e le relative implicazioni scientifiche; ne riporto qui di seguito la traduzione.
A chiunque piace una buona illusione ottica... e questo trucco di percezione scoperto da poco ci fa mettere in discussione il modo in cui vediamo il mondo intorno a noi.
Dai un'occhiata alle linee nell'immagine qui sopra (oppure puoi vedere l'immagine completa qui sotto se scorri giù un po'). Che tipo di linee vedi? Sono linee a zigzag rette, spigolose, oppure onde morbide e sinuose? Vedi un tipo solo, oppure entrambi?
Questa illusione ottica, scoperta di recente dallo psicologo sperimentale Kohske Takahashi dell'Università di Chukyo in Giappone, è chiamata "illusione della cecità da curvatura", ed è soltanto l'ultimo esempio di come non sempre possiamo fidarci dei nostri occhi quando guardiamo qualcosa.
Se sei come la maggior parte delle persone, probabilmente vedrai sia le linee ondulate sia quelle a zigzag a coppie alternate; almeno, sarà così se fissi le linee davanti allo sfondo grigio che domina il centro dell'immagine. [Forse è meglio se ci clicchi sopra per ingrandirla, NdC]
Ma adesso dai un'occhiata alle linee nelle zone in alto a sinistra e in basso a destra dell'immagine, dove lo sfondo è bianco o nero. Noti qualcosa di diverso?
Se le linee in quelle zone bianche e nere ti sembrano ondulate, ma vedi anche delle linee a zigzag nella zona centrale grigia, congratulazioni: ti è appena stata diagnosticata la cecità da curvatura! (Non preoccuparti, non è una patologia)
Ma perché così tanti di noi vedono delle linee a zigzag nell'immagine, quando in realtà tutte le linee nell'immagine sono ondulate?
Secondo Takahashi, ciò potrebbe avere a che fare con il modo in cui i nostri occhi differenziano curve e angoli nel mondo reale, ed è possibile che il modo in cui distinguiamo le due cose inneschi una qualche forma di conflitto nel sistema visivo del cervello.
«Proponiamo che i meccanismi alla base della percezione delle curve morbide e quelli della percezione degli angoli ottusi siano in competizione tra loro in maniera non equilibrata», spiega Takahashi nel suo articolo, «e la percezione dell'angolo potrebbe essere dominante nel sistema visivo».
Ma perché gli angoli sconfiggono le curve invece del contrario? A livello ipotetico, ciò potrebbe essere dovuto al modo in cui gli esseri umani hanno dovuto adattarsi alle geometrie innaturali del mondo fisico moderno che ci circonda.
«Direi che i nostri occhi e il nostro cervello potrebbero essersi adattati evolutivamente per rilevare gli angoli in modo più efficiente rispetto alle curve», ha detto Takahashi al Telegraph.
«Siamo circondati da prodotti artificiali, che hanno molti più angoli rispetto all'ambiente naturale. Questo fenomeno visivo non causa problemi nella nostra vita di tutti i giorni, altrimenti qualcuno avrebbe dovuto trovare quest'illusione prima».
Per quanto riguarda il modo in cui l'illusione effettivamente inganna i nostri occhi, Takahashi ha condotto una serie di esperimenti con partecipanti e immagini leggermente modificate per vedere quali fossero le condizioni ottimali per innescare l'illusione.
Nell'immagine vista qui, il contrasto di luminosità fra le diverse sezioni che compongono le linee e la tonalità dello sfondo è invertito nei punti di svolta.
Se guardi da vicino, noterai che le linee a "zigzag" sono formate da grigio chiaro e grigio scuro che va dal picco alla valle di ciascuna curva. Ciò accentua l'illusione che quelle sezioni dell'onda siano linee rette inclinate verso l'alto o verso il basso, piuttosto che sezioni isolate di un'onda continua.
Al contrario, sulle linee "ondulate" (e ricorda, in realtà sono tutte ondulate), le colorazioni alternate grigie chiare e scure avvolgono i picchi e le valli, il che aiuta ad accentuare le curve.
Un altro fattore che aiuta l'illusione a funzionare è la relativa scarsa profondità dell'onda, con curve morbide e basse, mentre un'onda più ripida con angoli più acuti interrompe l'effetto.

mercoledì 24 gennaio 2018

Ai miei tempi...

Qualche volta mi capita di condividere sul mio tumblr delle vignette che mostrano in modo arguto quante cose sono cambiate oggi rispetto a un tempo. Nei giorni scorsi mi è capitato di guardare il video Funny Illustrations Proving The World Has Changed For The Worse (Illustrazioni spiritose che dimostrano che il mondo è cambiato in peggio) che di vignette del genere ne raccoglie diciotto, e le riporto qui di seguito.

Nokia 3310: se cadeva sul pavimento, si rompeva il pavimento.
iPhone: se cade sul pavimento, si rompe lo schermo.
Senza parole.
Il concetto di "area giochi" è parecchio cambiato nel corso dei decenni...
Compleanni di un tempo: «Guarda quanti regali!».
Compleanni di oggi: «Guarda quante notifiche!».
Senza parole.
Prima: «Mamma, sto andando a giocare a pallone».
Al giorno d'oggi: «Ma mamma, io sto giocando a pallone».
Com'è cambiato l'approccio ai videogiochi...
Allora: «Finalmente ho sbloccato tutti i personaggi e i livelli segreti!».
Ora: «Finalmente ho pagato per avere tutti i personaggi e i livelli segreti!».
Allora: «Papà, puoi aiutarmi? Al mio nuovo giocattolo servono le batterie...».
Ora: «Figliolo, puoi aiutarmi? Il mio nuovo tablet non si sincronizza con il mio portatile...».
Oggi come allora, i genitori si arrabbiano per i brutti voti dei figli. Solo che è cambiato il destinatario della loro ira...
Evoluzione della filosofia
Aristotele: «Cosa significa essere una brava persona?».
Cartesio: «Cosa significa essere?».
Nietzsche: «Cosa significa?».
[Da qui in poi mi arrendo, mi sembra praticamente intraducibile]
Dieci anni fa, forse anche un po' di più, ci dava gioia ricevere un messaggio di posta elettronica. Oggi che siamo sommersi da e-mail lo stesso effetto ce lo fa ricevere una lettera o una cartolina da una persona cara (perché dai seccatori la posta cartacea non ha mai smesso di arrivare).
Vent'anni fa si andava a correre e basta. Oggi c'è tutta una serie di aspetti tecnologici di cui occuparsi...
Cronologia delle perdite di tempo (da Wrong Hands).
Le foto delle vacanze prima e dopo l'avvento degli smartphone (anche l'autore di questa vignetta lo conosco: è l'italiano Joshua Held!).
Prima dell'avvento degli smartphone: «Quanti anni ha Barbra Streisand?», «Penso che abbia 71 anni», «Davvero? Wow!», «Chi è Barbra Streisand?».
Dopo l'avvento degli smartphone: ...
Allora: «Puoi usarlo anche per mandare messaggi!», «Perché diamine dovrei mandare un messaggio a qualcuno quando posso chiamarlo?».
Ora: «Puoi usarlo anche per fare chiamate!», «Perché diamine dovrei chiamare qualcuno quando posso mandargli un messaggio?».
«È così, caro. I nostri antenati avevano la coda». Ma pure i moderni smartphone ce l'hanno: se non li colleghi regolarmente al caricabatterie, è la fine!
Prima: «Versate l'olio bollente!».
Adesso: «Spegnetegli Internet!».
Tanto per restare in tema nostalgico, quest'altro video (in italiano) rievoca alcune cose che negli anni '80 facevano parte della nostra vita quotidiana, e che in seguito sono scomparse. Sigh, lacrimuccia... :'-(

martedì 23 gennaio 2018

I progressi scientifici che cambieranno il mondo

Di recente ho comprato in edicola le prime due uscite della collezione Le frontiere della scienza, edita da RBA Italia in collaborazione con National Geographic. La prima uscita era dedicata al cervello e la seconda all'intelligenza artificiale, materia super-affascinante che a suo tempo ho colpevolmente rinunciato a includere nel piano di studi universitario perché mi sembrava troppo "tosta"... comunque mi riprometto di rimediare almeno in parte a tale imperdonabile lacuna acquistando prima o poi anche il relativo libro di testo.
La pagina Web della collezione riporta l'elenco di tutte e sessantatré le uscite previste, che saranno in edicola ogni due settimane fino a maggio dell'anno prossimo (i contenuti delle ultime dodici risultano ancora "in corso di definizione", mah). Per quanto mi riguarda terrò d'occhio il calendario, e in vista dell'uscita di qualche altro libro che mi interessa particolarmente mi premurerò di andare in edicola a prenotarlo... ma l'intera collezione no, temo che non ne valga la pena, tanto so che quei volumi non ce la farei a leggerli tutti e li terrei soltanto a far bella mostra di sé in libreria. Per chi invece dovesse essere interessato a completare la raccolta, abbonarsi è un'ottima soluzione: non solo si risparmia – neanche tanto, a dire il vero... ma se non altro non si pagano spese di spedizione – ma gli abbonati hanno anche diritto a regali esclusivi. Con il secondo invio, infatti, riceveranno tre numeri della rivista I grandi scienziati della storia...
... mentre con il quarto invio l'esclusivo pendolo di Newton. Di questo marchingegno meravigliosamente nerd ho già parlato in questo post, e colgo l'occasione per condividere un recente video di Brusspup che mostra un pendolo di Newton gigante "in funzione" in svariati modi possibili.

lunedì 22 gennaio 2018

Tutti pazzi per Internet

Il post di oggi altro non è che la traduzione, corredata da qualche link esplicativo, dell'articolo 42 Interconnected Facts about the Internet (42 fatti interconnessi su Internet) pubblicato su Factinate, che ho trovato piuttosto interessante... e mi auguro che sarai almeno in parte d'accordo con me! :-)
La Cina ha delle comunità di recupero con l'unico scopo di curare coloro che sono dipendenti dalla navigazione in Internet. Non far finta che la cosa non ti riguardi.
Ogni giorno 30mila siti Web sono vittime di un attacco hacker. Anche se la maggior parte di questi hacker si limita a giocare delle semplici burle come nascondere uno scherzo nel sito o riordinare le voci dei menu, alcuni hanno intenzioni molto cattive come rubare i dati degli utenti o i numeri delle carte di credito. Assicurati che il tuo antivirus sia aggiornato!
C'è un servizio Internet ad alta velocità sulla via che conduce sul Monte Everest. Questo affinché gli scalatori possano ricevere aggiornamenti costanti sulle condizioni meteorologiche. Adesso non devi più aspettare di tornare dalla cima per impostare quel selfie da urlo come immagine del profilo.
La maggior parte del traffico Internet non è generata da esseri umani, ma da bot come Google, e dal malware. Ecco perché i siti Web hanno sempre quelle caselle «Non sono un robot» da spuntare.
Quando il Montenegro è diventato indipendente dall'ex Jugoslavia, il suo dominio Internet è passato da .yu a .me. Che cosa carina! [Hai notato il gioco di parole da yuyou, tu – a me? NdC]
Il 15% degli americani adulti non usa Internet. Nessuna app, niente Netflix, nessuna e-mail, niente Angry Birds, niente di niente. Oh beh, non sanno cosa si perdono.
Un americano su dieci pensa che l'HTML, il linguaggio di programmazione usato per costruire le pagine Web, sia una malattia sessualmente trasmissibile. Stiamo facendo la nostra parte per spargere il verbo, quindi sei il benvenuto.
La prima webcam è stata creata a Cambridge per controllare lo stato di un recipiente per il caffè, situata vicino a un laboratorio informatico. Chiunque sulla rete poteva controllare se il recipiente conteneva del caffè prima di andare a prenderne una tazza. La webcam è andata in pensione nel 2001 dopo aver conquistato una certa notorietà su Internet.
Gli psicologi hanno esaminato i troll di Internet e hanno scoperto che sono «narcisisti, psicopatici e sadici». Adesso tutto inizia ad avere un senso.
Le Filippine hanno la velocità di Internet più bassa nell'intera regione del sud-est asiatico, con una velocità media di download pari a 3,54 Mbps. Questo non sembra nemmeno così lento finché non ci si rende conto che la Corea del Sud scarica a 26 Mbps, quasi quattro volte la media mondiale di 7 Mbps.
Nel 2014 l'ideatore del filtro antiporno su Internet nel Regno Unito è stato arrestato per reati di pornografia infantile. Sono sempre le persone più virtuose ad avere più cose da nascondere.
La Cina ha più persone che usano Internet mediante dispositivi mobili che su PC. Questo ha senso, dal momento che ora i dispositivi mobili non sono nient'altro che piccoli computer portatili touch screen.
Ogni minuto si spediscono circa 204 milioni di e-mail, di cui oltre il 70% sono spam. Questo deve significare che almeno in parte lo spam funziona. Per favore, fai la tua parte e di' ai tuoi nonni che non ricevono e-mail da veri principi nigeriani.
Si stima che circa 200 miliardi di e-mail e 3 miliardi di ricerche su Google dovrebbero aspettare se Internet si fermasse per un giorno.
Gangnam Style di PSY è stato il video più visto di tutti i tempi con oltre 2 miliardi e 840 milioni di visualizzazioni. Recentemente è stato battuto dal brano Despacito di Luis Fonsi, che vanta il sorprendente numero di 3,48 miliardi di visualizzazioni, destinate ad aumentare. Questo è l'equivalente di quasi metà della popolazione mondiale che ha guardato quel video.
Il primo tweet è stato fatto il 21 marzo 2006 da Jack Dorsey. Il primo video ad essere caricato su YouTube, da Jawed Karim alle 8:27 di sera di sabato 23 aprile 2005, è stato Me at the zoo.
Hai sentito il termine "surfing" (navigare) su Internet, giusto? Bene, esso è nato nel 1992, per gentile concessione di una bibliotecaria newyorkese di nome Jean Armour Polly. Anche adesso il termine viene usato piuttosto spesso, ma pure altre parole come "browsing" (sfogliare) sono divenute di uso comune.
Il primo sito Web al mondo è ancora vivo e vegeto. Non è affascinante nemmeno un po', perché tutto ciò che contiene è testo e collegamenti ipertestuali, ma il fatto che sia ancora funzionante è piuttosto figo.
Internet ha oramai più di 10mila giorni. Se vuoi tenere una traccia esatta del contatore, puoi sempre visitare howoldistheinter.net e apprezzare il fatto che da tutto questo tempo hai accesso ad informazioni gratuite ovunque e in qualunque luogo.
L'inventore del moderno World Wide Web Tim Berners-Lee è stato nominato cavaliere dalla regina Elisabetta.
Si prevede che entro il 2020 saranno connessi a Internet circa 40 miliardi di aggeggi.
Gli incontri online originariamente avevano associata una brutta nomea. Chiaramente questo è cambiato perché, secondo le ultime statistiche, i servizi di incontri online generano circa 1 miliardo di dollari ogni anno, e si stima che circa il 19% delle coppie nel mondo si sia formato grazie a Internet.
Le pagine che cerchi sono soltanto una minuscola percentuale di Internet, e vengono spesso chiamate Surface Web. La parte rimanente è chiamata Deep Web, ed è molto più grande del Surface Web. Per accedere al Deep Web non puoi nemmeno utilizzare un normale browser come Google Chrome o Firefox: avrai bisogno di qualcosa conosciuto come Tor. Fai attenzione però, perché ci si trovano un bel po' di cose strane.
Nel 2010 la Finlandia è divenuta il primo Paese a rendere l'accesso a Internet un diritto legale.
Quasi la metà di tutti gli utenti di Internet hanno degli account Facebook. Questo vuol dire oltre un miliardo di immagini del profilo, e ancora più aggiornamenti di stato!
Ogni minuto ci sono 72 ore di contenuti video che vengono caricati su YouTube. Immagina quanta memoria ci vuole per contenere tutti quei dati.
Internet ci ha messo soltanto tre anni per raggiungere 50 milioni di utenti. La televisione ci ha messo 13 anni, e la radio è riuscita a realizzare lo stesso obiettivo in 18 anni.
La Cina è al comando nel mondo in termini del numero totale di utenti Internet, con oltre 630 milioni di persone. La Norvegia, tuttavia, ha la più alta percentuale della popolazione che usa Internet: il 95,05%.
Con le reti satellitari non c'è nessuna parte del mondo che non sia connessa a Internet, sebbene i governi di alcune regioni abbiano imposto regole severe sul suo utilizzo.
Un gruppo di 14 persone (equamente suddivise in due gruppi) si riunisce quattro volte l'anno come parte della "Key Ceremony". Queste 14 persone fanno parte della Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), e sono quelle che effettivamente controllano il modo in cui navighiamo su Internet. L'organizzazione è responsabile dell'assegnazione di ID numerici a siti Web e computer, e quindi della traduzione degli ID nei normali indirizzi Web che le persone digitano nei loro browser. Sembra una cospirazione... ma non lo è.
La tecnologia su cui si basa Internet è stata sperimentata negli anni '60 al MIT. Il primo messaggio in assoluto a venire trasmesso è stato "LOG". L'utente aveva tentato di digitare LOGIN, ma la rete è andata in crash in seguito all'"enorme" carico di dati usato dalla lettera G.
Sebbene lo standard MP3 sia stato inventato nel 1991, si è dovuto aspettare fino al 1998 affinché il primo servizio di condivisione di file musicali, Napster, entrasse in funzione e il formato di file divenisse popolare. Napster ha cambiato il modo in cui la maggior parte delle persone vedeva Internet, mostrando alle masse che questa nuova rete poteva fornire al mondo un accesso senza precedenti praticamente a qualsiasi cosa.
Circa 3,2 miliardi di persone usano Internet. 1,7 miliardi di utenti sono asiatici.
La parola chiave più costosa per Google AdWords è "insurance" (assicurazione).
Google stima che Internet oggi contenga circa 5 milioni di terabyte di dati (1 TB = 1000 GB) e afferma di aver indicizzato solamente un misero 0,04% di tutto ciò!
Secondo la leggenda, Amazon è diventato il sito di shopping numero uno perché, prima dell'invenzione del gigante delle ricerche Google, Yahoo elencava i siti nella sua directory in ordine alfabetico!
La primissima e-mail di spam è stata spedita nel 1978, quando la DEC ha lanciato un nuovo computer e un sistema operativo, e un commerciante della DEC dotato di inventiva ha deciso di inviare un'e-mail di massa a 600 utenti e amministratori di ARPANET (il precursore di Internet). Il povero fessacchiotto che aveva digitato tutto ciò non capiva granché il sistema, e finì per digitare gli indirizzi dapprima nel campo OGGETTO:, per traboccare nel campo A:, poi nel campo CC: e infine anche nel corpo dell'e-mail! La reazione dei destinatari fu furibonda come quella degli utenti di oggi. Dovette però trascorrere ancora del tempo prima che nascesse il termine "spam".
Dunque da dove viene la parola spam? Alcuni la fanno risalire ai Multi User Dungeons (MUD) degli anni '80, primitivi giochi di avventura multigiocatore in cui i giocatori esploravano ed eseguivano azioni usando soltanto del testo. Un nuovo utente pensò che la community e l'esperienza del MUD fossero particolarmente noiose, e programmò una macro della tastiera per digitare ripetutamente ogni pochi secondi le parole SPAM SPAM SPAM SPAM SPAM, presumibilmente imitando il famoso sketch dei Monty Python sui vichinghi che amavano lo spam.
Il terrorismo su Internet è una minaccia molto reale. Nel febbraio 2008 sono stati tagliati 5 cavi sottomarini che fornivano la connettività Internet al Medio Oriente. Curiosamente l'Iraq e Israele, occupati dagli Stati Uniti, non sono stati interessati.
La forma più comune di "cyberterrorismo" è un attacco DDOS, o Distributed Denial of Service, dove centinaia se non migliaia di sistemi in tutto il mondo si collegano simultaneamente e ripetutamente a un sito Web o a una rete allo scopo di impegnare le risorse del server, spesso mandandolo in crash offline. Quest'anno [l'articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2017, NdC] il gruppo di hacker Anonymous ha rilasciato  un tool che gli utenti possono scaricare ed impostare in automatico per ricevere dei comandi di attacco da una sorgente di comandi remota. Simili attacchi DDOS vengono spesso eseguiti con l'uso di malware installato sui computer degli utenti a loro insaputa.
Il primo banner pubblicitario di sempre ha invaso Internet nel 1994. L'annuncio faceva parte della campagna "you will" di AT&T, ed è stato inserito nella homepage di HotWired.
Ogni secondo della giornata, in tutto il mondo, quasi 30 milioni di visitatori unici guardano il porno. Quindi, ogni volta che guardi dei contenuti pornografici, è probabile che 30 milioni di altre persone stiano guardando anch'esse dei contenuti pornografici.

domenica 21 gennaio 2018

Relazioni che funzionano

Quest'oggi ti propongo la traduzione di un articolo dal titolo 3 Ways To Practice Non-Attachment In Our Relationships (3 modi per praticare il non-attaccamento nelle nostre relazioni) che ho letto tempo fa sul sito Higher Perspective. Trovo che in poche righe dia dei suggerimenti preziosi per instaurare delle relazioni interpersonali – non necessariamente sentimentali – sane ed equilibrate, e in generale per affrontare meglio la vita.
Fin dal giorno in cui siamo nati ci viene insegnato che abbiamo bisogno di attaccarci a tutto. Dobbiamo attaccarci alle persone intorno a noi, alle cose che abbiamo, e talvolta anche alle situazioni attuali. Quel che è più importante, e spesso doloroso, è che ci viene insegnato ad attaccarci alle persone di cui siamo innamorati.
Ma l'attaccamento non è amore. Equivale a considerare un altro essere umano come un oggetto. Significa prenderne possesso, e non è il modo migliore per iniziare una storia d'amore con qualcuno. Quindi quali sono tre modi sani per praticare il non-attaccamento?
  1. Pratica l'interconnettività invece della codipendenza. Quando investi te stesso nel tuo partner mentalmente, spiritualmente ed emotivamente, si crea tra voi due una sana interdipendenza. Questa interdipendenza promuove sentimenti di amore, amore di sé, sostegno e interconnettività. Tuttavia è importante non dare troppo e rispettare i confini del tuo partner, altrimenti la dinamica può essere come quella di un treno in corsa. La fine del percorso? Rabbia, risentimento e rimpianto.
  2. Respingi del tutto la paura della perdita. Se tu dovessi chiedere alla maggior parte delle persone che hanno una relazione quale sia la loro più grande paura, ti risponderebbero che è perdere il partner. Si può perdere il proprio partner in molti modi diversi, ma la paura della perdita è un'idea irrealistica che ha le sue radici nell'attaccamento e nel possesso delle persone. Respingi invece completamente la paura di una certa perdita futura e goditi i momenti che vivete insieme oggi.
  3. Collegati alla fonte: tu. Ecco la verità ultima sulla felicità: non è legata alla tua ragazza o a tuo marito. Non è legata alla tua famiglia o ai tuoi amici. Non è legata a tutta la roba che hai in casa o a tutti i soldi che hai sul conto. È legata a te. Ci comportiamo come se ci affidassimo a qualsiasi altra cosa affinché ci dia gioia, ma siamo noi a dare gioia a noi stessi. Per essere felice, devi essere felice da solo. Quando riponi le tue aspettative di felicità nel tuo partner, stai praticando la dipendenza da lui.
In conclusione, parlando di rapporti di coppia che funzionano, segnalo un bellissimo post di Selvaggia Lucarelli che risale a un po' di tempo fa, ma secondo me rimane intramontabile.
[L'immagine che apre il post contiene un aforisma attribuito ad Erich Fromm... con buona pace della dottoressa Martina Mercuri ;-)]

sabato 20 gennaio 2018

Ancora due cosucce su Thunderbird

Di recente ho raccontato in che modo ho rimesso in pista Mozilla Thunderbird dopo aver montato la nuova unità SSD supermegavelocissima... :-) ma ho omesso due piccoli aspetti della configurazione, a dire il vero perché all'epoca mi ero proprio scordata di occuparmene.
Il primo è la richiesta delle ricevute di ritorno, o notifiche di lettura che dir si voglia. So che molti non amano richiederle, molti altri si scocciano a mandarle... Io comunque la ricevuta la chiedo di default per tutti i messaggi che spedisco – chi al contrario preferisse decidere volta per volta può selezionare oppure deselezionare, a seconda dei casi, la voce Ricevuta di ritorno nel menu Opzioni della finestra di composizione del messaggio – e se poi il destinatario vuole essere così gentile da inviarmela, tanto meglio. :-) Per configurare Thunderbird affinché chieda sempre la ricevuta di ritorno, ho effettuato la seguente procedura (molto più rapida a farsi che a dirsi): dal menu Strumenti ho selezionato Impostazioni account, nella casella sulla sinistra ho cliccato sulla voce Ricevute di ritorno relativa a un account qualsiasi...


... dopo aver verificato che nel pannello che si apriva fosse selezionata la voce Per questo account utilizza le preferenze globali, ho cliccato sul pulsante Preferenze globali...


... e ho messo il segno di spunta nella casella Quando si spediscono i messaggi chiedere sempre la ricevuta di ritorno, dopodiché ho cliccato su OK.


Un'ultima cosuccia che ho dovuto sistemare è stata istruire Thunderbird a spostare i messaggi di spam nella cartella Indesiderata. Per fare ciò, sempre dal menu Strumenti, ho selezionato Opzioni, nel pannello Sicurezza ho aperto la scheda Indesiderata e ho messo il segno di spunta nella casella Quando i messaggi sono segnati come posta indesiderata:, lasciando selezionata la voce Spostali nella cartella "Indesiderata" dell'utente, dopodiché ho cliccato su OK.


In ogni caso è buona norma controllare con una certa regolarità il contenuto della cartella in questione per assicurarsi che non ci sia finito per errore anche qualche messaggio tutt'altro che indesiderato, anzi magari pure importante. Ricordo che il filtro antispam di Thunderbird va istruito man mano affinché impari a separare il grano dal logl... ehm, distinguere con un grado di affidabilità sempre più elevato la posta "buona" dallo spam.

venerdì 19 gennaio 2018

Vota Antonio!

Siamo nel pieno della campagna elettorale, e già piovono promesse: via il canone Rai, via il bollo auto, via le tasse universitarie, reddito minimo garantito (di cittadinanza o di dignità che dir si voglia), un'unica aliquota fiscale per tutti, guarda caso la stessa che già adesso grava sulle fasce di reddito più basse, con tanti saluti alla progressività del sistema tributario stabilita dall'articolo 53 della Costituzione... strano che nessuno abbia ancora annunciato l'intenzione di ripristinare la gratuità dei sacchetti dell'ortofrutta, perché raccatterebbe chissà quanti voti! ;-)
L'altro giorno ho letto sulla bacheca di un mio "facciamico" un testo piuttosto arguto su come cambierà la vita degli italiani se, e sottolineo se, tutte le promesse verranno mantenute. Troppo elaborato per essere farina del suo sacco, il mio anonimo "facciamico" mi perdonerà... e infatti lo stesso identico testo l'ho trovato su Vanity Fair, e lo riporto qui di seguito.
Se tutto andrà come deve andare, sarà una pacchia. E io per prepararmi, ho già programmato la mia giornata tipo.
Dopo il 4 marzo, e una volta che le promesse di tutti i candidati premier saranno com’è prevedibile mantenute, io mi alzerò tardi. Che è già un ottimo inizio.
Non avendo impegni incombenti, per la verità non avendone proprio, passerò la mattina guardando la Tv (senza pagare il canone, me l’ha promesso Renzi).
Al pomeriggio prenderò la mia auto (senza pagare il bollo, me l’ha giurato Silvio) e mi dirigerò con calma all’Università per seguire qualche lezione (senza pagare le tasse, me l’ha detto Piero Grasso).
Sono ancora indeciso tra Paleontologia e Ingegneria spaziale. Magari entrambe, tanto lo farò unicamente per passione personale. Perché al lavoro, quasi sicuramente, non ci andrò.
Avrò un reddito minimo garantito da 780 euro al mese, mi ha assicurato Luigi Di Maio.
Se poi avrò una moglie e un marmocchio in casa, addirittura 1.250, mi ha confermato Berlusconi.
Non avrò fretta.
Se poi per noia o per curiosità mi farò assumere da qualcuno (perché il lavoro non mancherà, mi hanno detto tutti), sappiate che malissimo che vada sarò pagato 10 euro l’ora (parola di Renzi).
Non verrò certo licenziato (che tanto il Jobs act, promessa, verrà abolito) e i soldi che guadagnerò, tutti ma proprio tutti, saranno tassati al 15% (me l’ha giurato Salvini).
Se non l’avrò fatto prima, lascerò il lavoro a circa 60 anni, mica più a 67 (come mi ha assicurato Berlusconi). E lo farò con una pensione minima di mille euro (sempre il Berlusca, in gran forma). Tanto mi basterà per viaggiare il mondo intero e organizzare una grigliata a settimana con gli amici.
Alla fine di una vita tranquilla e bellissima, non so ancora se il mio funerale sarà pagato dal mio marmocchio (che spero a sua volta percepisca già il reddito minimo e si alzi tardi al mattino) o mi verrà gentilmente offerto dallo Stato. E anzi, approfitterei di questo contesto per invitare i candidati a formulare una proposta su tale problematica rimasta irrisolta.
Gli economisti dicono che il mio stile di vita, e quello di tutti gli italiani, costerà 200 miliardi l’anno in più allo Stato. Cioè circa 50 mila euro l’anno per ogni singolo contribuente italiano. Cioè più dei soldi che guadagnerò col reddito minimo e quelli che risparmierò non pagando praticamente niente. A parte la casa. E la birra. E il cibo per le grigliate.
Ma quelli sono i tecnici, pignoli, saputelli e pure un po’ invidiosi. In realtà andrà tutto come deve andare e vedrete che sarà una pacchia. Me l’hanno promesso tutti.
Per combinazione, proprio l'altro giorno la mia attenzione è stata attirata dal titolo di un video su YouTube: VOLETE SAPERE COME SARA' LA NOSTRA VITA DOPO LE VOTAZIONI? Totò ci spiega come funziona!. Trattasi di una memorabile scena del film Gli onorevoli, diretto da Sergio Corbucci nel 1963, nella quale Antonio La Trippa, impersonato da Totò stesso, tiene un comizio davvero sui generis.


Ecco la trascrizione del suo discorso.
Concittadini, amici, fratelli, paesani, compaesani italiani al di qua e al di là del mare, vicini e lontani, chi vi parla è Antonio La Trippa. In questo momento cruciale per la vita del nostro paese bisogna separare il bene dal male, il vero dal falso. Se io vi dicessi che una volta eletto mi batterei per Roccasecca, nostro amato paese, farei costruire scuole, strade, acquedotti, case, case, voi mi credereste? [Ovazione: SÌÌÌÌÌ!!!] E se io vi dicessi che questi signori sono persone onorevoli, degne di fregiarsi di questo appellativo parlamentare, e che adopereranno i vostri voti per il bene del paese, voi mi credereste? [Ovazione: SÌÌÌÌÌ!!!] E allora sapete cosa vi dico? Che siete degli ingenui, dei fessacchiotti, dei deficienti, degli incoscienti, perché io, una volta eletto, per Roccasecca non potrò fare un cacchio, dico cacchio!!! Perché questi signori, appena saranno eletti, poseranno i loro sporchi deretani sugli scranni della Camera, penseranno soltanto agli sporchi affari, vi faranno fessi, perché sono papponi, papponi!!!
[La finta prima pagina de La Terronia che apre il post è tratta da Nonciclopedia]

giovedì 18 gennaio 2018

Si può scherzare sulla morte di un fascista?

Si è scatenata un'accesa polemica riguardo a una battuta pronunciata da Gene Gnocchi nel corso dell'ultima puntata di DiMartedì: a proposito dell'ormai famoso maiale immortalato più volte per le strade di Roma dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni – appartiene ai Casamonica, fa sapere la sindaca Raggi... ambè, allora è tutto OK! ;-) – il comico emiliano ha detto «La Meloni continua a pubblicare foto e video di questo maiale in giro per Roma. Allora, dev'essere il suo maiale che le è scappato: diamole una mano a ritrovarlo! È un maiale femmina, si chiama Claretta Petacci, ha un anno e mezzo, è molto vispa, potrebbe anche essere candidata in un collegio del Nord». E tutti ad accusarlo di aver dato della "maiala" all'amante del Duce, colpevole soltanto di aver amato l'uomo sbagliato a tal punto da seguirlo nel suo destino di morte. A prendere le parti di Gene Gnocchi sono intervenuti tra gli altri Luca Bottura e Selvaggia Lucarelli, i quali hanno sottolineato che si trattava di una frecciata contro la Meloni e non certo contro la Petacci, e l'interessato si è difeso anche da sé su Radio Capital. Premesso che in genere apprezzo parecchio il modo di fare satira di Gene, trovo che quella spiritosaggine avrebbe potuto risparmiarsela: non faceva poi tanto ridere, anzi non faceva ridere per niente, e se una battuta necessita di spiegazione per poter essere compresa da tutti o quasi senza fraintendimenti, allora c'è qualcosa che non va. Credo che il commento più sensato alla vicenda l'abbia scritto Mattia Feltri.
A proposito di satira non proprio riuscitissima, il vignettista Natangelo c'è cascato di nuovo dedicando questa vignetta al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, reo di aver dichiarato che «il Duce ha fatto anche cose buone» (qualcosa di non troppo dissimile potrei dirlo persino io che sono convintamente antifascista: fermo restando che il regime di Mussolini è stato un disastro, non è possibile che in vent'anni non ne abbia fatta UNA giusta, dai!).


Natangelo ha disegnato il Triste Mietitore, abbattutosi su Amatrice sotto forma di terremoto, che si rammarica per non aver portato con sé nell'aldilà chi veramente l'avrebbe meritato. E Pirozzi, non a torto, si è risentito...


A proposito di satira antifascista, lancio un messaggio nella bottiglia: il tormentone che consiste nel capovolgere le fotografie dei politici di destra, per alludere a Mussolini e compagnia appesi a testa in giù dopo la fucilazione, poteva strappare un sorriso all'inizio, forse... comunque adesso ha proprio stancato, e da un pezzo! E non perché io sia una di quelle persone che sostengono che i morti vadano rispettati a prescindere dai misfatti che possono aver compiuto durante la loro vita. Se muore qualcuno che reputavo indegno di stare al mondo, posso provare sollievo, soddisfazione... ma non certo gioia o addirittura spasso.

mercoledì 17 gennaio 2018

Go, Simone, go!

Simone Biles, la ginnasta statunitense che all'età di diciannove anni ha incantato il pubblico delle Olimpiadi di Rio 2016 con le sue strabilianti performance, ha affidato a un tweet il suo stato d'animo adesso che sono venuti alla luce gli abusi che ha dovuto subire dall'ex medico della nazionale USA di ginnastica artistica Larry Nassar; una sorte che la accomuna a molte altre donne. Poiché i 280 caratteri – da qualche mese a questa parte non sono più limitati a 140 – disponibili per un tweet erano pur sempre troppo pochi per contenere il suo pensiero, il testo compare sotto forma di immagine allegata.
Ne riporto la traduzione qui di seguito, perché trovo che sia la risposta migliore possibile per provare a far riflettere chi, di fronte alla valanga di denunce di molestie emerse negli ultimi mesi e contrassegnate da hashtag come #quellavoltache (italiane apripista nel mondo), #MeToo, #BalanceTonPorc eccetera, si ostina a fare spallucce e a obiettare cose del tipo «Perché non ha denunciato prima?», o peggio «Magari se l'è cercata».
La maggior parte di voi mi conosce come una ragazza felice, allegra ed energica. Ma ultimamente... mi sono sentita un po' a pezzi, e più cerco di far tacere la voce nella mia testa, più forte quella urla. Non ho più paura di raccontare la mia storia.
Anch'io sono una delle tante sopravvissute agli abusi sessuali da parte di Larry Nassar. Vi prego di credermi quando dico che è stato molto più difficile pronunciare prima quelle parole a voce alta di quanto non lo sia adesso metterle per iscritto. Ci sono molte ragioni per cui sono stata riluttante a condividere la mia storia, ma ora so che non è colpa mia.
Non è normale ricevere alcun tipo di trattamento da un medico di fiducia della squadra e riferirsi ad esso in modo orribile come trattamento "speciale". Questo comportamento è completamente inaccettabile, disgustoso e violento, specie se proviene da qualcuno del quale mi era stato DETTO di fidarmi.
Per troppo tempo mi sono chiesta: «Sono stata troppo ingenua? È stata colpa mia?». Ora conosco la risposta a queste domande. No. No, non è stata colpa mia. No, non voglio e non devo portare la colpa che appartiene a Larry Nassar, alla federazione USA Gymnastics e ad altri.
È incredibilmente difficile rivivere queste esperienze, e mi spezza il cuore ancora di più il pensiero che, quando mi allenerò per realizzare il mio sogno di gareggiare a Tokyo 2020, dovrò tornare di continuo nella stessa struttura di allenamento dove ho subito gli abusi.
Dopo aver ascoltato le storie coraggiose delle mie amiche e di altre sopravvissute, so che questa orribile esperienza non mi definisce. Io sono molto più di questo. Sono unica, intelligente, di talento, motivata e appassionata. Ho promesso a me stessa che la mia storia sarà molto più grande di questa, e prometto a tutti voi che non mi arrenderò mai. Gareggerò con tutto il cuore e con tutta l'anima ogni volta che metterò piede in palestra. Amo troppo questo sport, e non sono mai stata una che si arrende. Non lascerò che un uomo, e gli altri che glielo hanno permesso, rubino il mio amore e la mia gioia.
Dobbiamo sapere perché è stato possibile che questo succedesse per così tanto tempo e a così tante di noi. Dobbiamo assicurarci che una cosa del genere non accada mai più.
Mentre continuo ad allenarmi con questo dolore, chiedo gentilmente a tutti di rispettare la mia privacy. Questo è un processo, e ho bisogno di più tempo per affrontarlo.
Un bacio e un abbraccio, Simone Biles

martedì 16 gennaio 2018

Uffa, non era vero niente! ;-)

Da bambina, quando guardavo i cartoni animati, tendevo ad avvicinarmi parecchio allo schermo del televisore, mancava solo che ci entrassi dentro... e regolarmente i miei mi ammonivano: «Allontanati un po', ché ti fa male agli occhietti!» (c'era anche una regola secondo cui la giusta distanza dal televisore avrebbe dovuto essere almeno pari a cinque volte la diagonale dello schermo, o qualcosa del genere). Leggendo su BrightSide l'articolo 14 Human Body Facts That Will Help You Stay Healthier (14 fatti sul corpo umano che ti aiuteranno a mantenerti in salute), ho scoperto che si trattava di un rimprovero abbastanza privo di fondamento. [Va detto che, se mi avvicinavo così tanto allo schermo, era anche perché nel mio caso la miopia si è manifestata piuttosto presto: senza occhiali, che porto dall'età di sette anni, nun ce vedevo]
Ma ecco la traduzione dell'articolo.
Fin dall'infanzia impariamo che guardare la televisione ci fa male agli occhi e che non dovremmo mai leggere in una stanza poco illuminata. Ma è vero?
Bright Side combatte i falsi miti sulla salute che si sentono spesso, anche dai medici! E alla fine dell'articolo imparerai a conoscere una caratteristica del corpo che quasi tutti hanno.
  1. La gravidanza non dura 9 mesi. Di fatto una gravidanza sana può durare da 9 a 9,5 mesi. La ricerca ha dimostrato anche che la durata di una gravidanza sana può variare di 5 settimane.
  2. Il vaccino antinfluenzale non ti infetta con l'influenza. Anche se il tuo corpo può reagire al vaccino con la febbre, ciò non significa che tu sia stato infettato dall'influenza a causa del vaccino. Il vaccino contiene un virus morto che non può "risuscitare" e provocare la malattia.
  3. Gli integratori vitaminici non ti rendono più sano. Gli integratori vitaminici non soltanto possono essere inutili, ma potrebbero anche essere dannosi per la salute. Ad esempio un progetto di ricerca sugli integratori vitaminici durato vent'anni ha dimostrato che le persone che ne assumono molti hanno maggiori probabilità di avere il cancro.
  4. Le cellule cerebrali possono essere ripristinate. Per molto tempo le persone hanno creduto che le cellule cerebrali adulte non potessero essere ripristinate. Tuttavia questo non è vero. In realtà esiste un processo chiamato "neurogenesi", che produce nuovi neuroni nell'ippocampo. Questa è la parte del cervello responsabile dell'apprendimento, della memoria a lungo termine e delle emozioni.
  5. Leggere in una stanza poco illuminata non fa male alla vista. Proprio come guardare la televisione, leggere in una stanza scarsamente illuminata non conduce a un peggioramento della vista. Naturalmente potresti notare che i tuoi occhi si stancano a leggere, ma a lungo termine questo non porta a seri problemi di visione.
  6. La tua pelle non diventa più pulita se bevi molta acqua. Certo, dovresti bere acqua a sufficienza, ma l'acqua di per sé non è una cura per l'acne. Una pelle ben idratata si rigenera più in fretta, ma non dovresti sperare di poter ridurre la quantità di acne bevendo un bicchiere d'acqua in più.
  7. Gli spuntini notturni non ti fanno ingrassare. Le "gite" notturne al frigorifero sono associate all'obesità, ma non ne sono la causa. Non ci rendono più grassi rispetto agli spuntini che mangiamo durante il giorno o di sera. Tuttavia la mancanza di attività fisica è un ottimo modo per prendere peso.
  8. La dentizione non fa venire la febbre. Molti genitori pensano che sia normale che un bambino abbia la febbre alta quando mette i denti, anche se è questo un mito. Sì, la dentizione può a volte causare un po' di febbre (di solito quando spunta il primo dentino). Ma se un bimbo ha la febbre alta (sopra i 38°C) può essere il sintomo di una malattia.
  9. Va bene sedersi con le gambe accavallate. La ricerca non dimostra che sedersi con le gambe accavallate provoca danni ai nervi o varici. Non porta ad alcun danno grave, perché la pressione del sangue si normalizza quando cambiamo posizione. L'unica eccezione è che le persone con un alto rischio di avere coaguli non dovrebbero sedersi in questa posizione.
  10. L'alito cattivo non indica una patologia. Nella maggior parte dei casi l'alito cattivo è causato da problemi dentali (denti, gengive e dieta). A volte, quando una persona ha problemi con alcuni organi (ad esempio reni, polmoni, intestino), l'alito cattivo può essere un sintomo, ma sicuramente non sarà l'unico. Quindi non lasciarti prendere dal panico né cercare malattie che non hai.
  11. Correre non fa male alle ginocchia. In effetti correre non fa male alle ginocchia, se lo fai bene. Non correre a piedi scalzi, scegli scarpe comode e calcola quanto sei forte. I principianti non dovrebbero andare a correre più di 3-4 volte a settimana.
  12. Puoi guardare la televisione da vicino. Se guardi la televisione da una distanza ravvicinata, non ti farà male agli occhi, anche se potresti sentirti stanco. A proposito, a differenza degli adulti, i bambini non hanno problemi a mettere a fuoco a distanza ravvicinata. Forse è per questo che i bambini adorano guardare i cartoni sullo schermo: semplicemente non si stancano.
  13. Puoi mangiare il gelato anche quando sei malato. Molte persone non mangiano mai il gelato quando sono malate. Tuttavia la tua malattia non peggiorerà se mangi il tuo gelato preferito. A volte il gelato può rendere meno fastidioso il dolore alla gola. Può anche darti le calorie necessarie se non hai fame quando sei malato.
  14. Il fungo dell'unghia del piede si può curare. Sì, trattare il fungo dell'unghia del piede può essere difficile, ma semplicemente non è vero che è incurabile. Tutto quello che devi fare è fare un ciclo completo di medicina antifungina per eliminare il fungo. Ci sono anche rimedi casalinghi che possono aiutare, ed ecco la ricetta più semplice: dovresti mescolare 1 parte di aceto con 2 parti di acqua, e immergere il piede colpito nella miscela. Tieni il piede nel liquido per 20 minuti ogni giorno. Dopo una settimana dovresti notare dei progressi. Tuttavia, se vedi che i metodi naturali non sono molto efficaci, dovresti consultare un medico.
Bonus: Se lasci scoperta una gamba, dormirai meglio. A quanto pare una gamba scoperta ci aiuta ad addormentarci più facilmente e velocemente perché ci aiuta a regolare la temperatura corporea. La nostra temperatura cala quando dormiamo, ma una coperta calda può distruggere questo equilibrio. Il modo più semplice per ripristinarlo è lasciare una gamba scoperta: in questo modo il tuo corpo cederà il calore in eccesso. [Ho una piccola obiezione da fare: se prima di addormentarmi lasciassi scoperta una gamba, cosa che il mio lui fa abitualmente e in maniera pressoché automatica anche nel sonno quando sente caldo, mi sveglierei con al posto del piede un bel ghiacciolo... NdC]