venerdì 20 gennaio 2017

Col cuore in gola per #Rigopiano

Giorni fa, parlando delle abbondanti nevicate che stavano interessando l'Abruzzo, avevo accennato al fatto di aver trascorso due giorni in un centro benessere a Rigopiano, frazione di Farindola (PE), per festeggiare il compleanno. Ovviamente, come peraltro si poteva desumere dal link al sito (che al momento dà luogo a un errore 403 Forbidden), si trattava dell'Hotel Rigopiano, lo stesso che due giorni fa è stato travolto da una gigantesca slavina: stento a riconoscere nei locali invasi da neve e detriti gli ambienti da sogno dove mi rilassavo la primavera scorsa. Gli eroici soccorritori – merita una menzione il maresciallo della Guardia di Finanza Lorenzo Gagliardi – sono ancora al lavoro, in condizioni difficilissime e lottando contro il tempo, per estrarre le vittime; anche se fino a poche ore fa sembrava insensato sperarlo, sotto le macerie ci sono almeno sei superstiti. Forza!!!
Davanti a una tragedia simile, che ha colpito un posto dove ero stata giusto l'anno scorso trovandomi benissimo, sono rimasta senza fiato. Tante persone che come me avevano deciso di concedersi una parentesi da favola in un posto esclusivo, e che magari si sentivano relativamente al sicuro lì dentro – per quanto alcuni ospiti fossero intenzionati ad andarsene... e l'avrebbero fatto, se solo lo spazzaneve richiesto per liberare la strada fosse arrivato nei tempi previsti – sono state sorprese dalla più assurda delle disgrazie.
Prima che venisse resa nota l'inaspettata notizia della presenza di superstiti, il più bel messaggio di speranza l'aveva dato la notizia che Lupo e Nuvola, i due magnifici esemplari di pastore abruzzese che erano le mascotte del resort nonché i protagonisti delle foto più belle pubblicate nella relativa pagina Facebook, hanno raggiunto sani e salvi la contrada di Villa Cupoli, frazione di Farindola. Nulla si sa ancora, purtroppo, dei loro splendidi cuccioli.


L'altro giorno un mio contatto, riportando la notizia che due persone erano state estratte vive da un edificio crollato per effetto del terremoto a Castiglione Messer Raimondo, ha commentato con enfasi «Grazie a Dio». Quasi quasi avrei voluto domandargli come mai "il suo Dio" non è intervenuto per scongiurare il disastro di Rigopiano, salvando ben più di due persone; al momento sono quattro i morti accertati, oltre a una ventina di dispersi. Io sono credente, ma credo anche che ringraziare Dio quando le cose vanno per il meglio, limitandosi a dire «È stata la Sua volontà» quando invece capita una disgrazia, equivalga a nominarLo invano. Succede quotidianamente di constatare quanto sia ingiusta la vita terrena: a ottime persone accadono le peggiori sciagure, mentre troppo spesso autentici delinquenti se la passano alla grande. Beato chi riesce a consolarsi con la fiduciosa certezza che tanto i conti verranno regolati nell'aldilà...

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