venerdì 5 febbraio 2016

Abruzzo, mare e montagna a portata di mano

Il mese scorso Kathleen Peddicord ha elencato per l'Huffington Post Life Handbook i dodici migliori posti al mondo dove vivere o andare in pensione nel 2016 (The World's 12 Best Places To Live Or Retire In 2016). Ebbene, fra le località selezionate, assieme a esotiche località da sogno come Chiang Mai in Thailandia e Puerto Vallarta in Messico, c'è pure il mio Abruzzo, unico angolo d'Italia selezionato. Io adesso qui ci abito, nel futuro più o meno prossimo chi lo sa... ma per l'età della pensione ci si può fare un pensierino! ;-)
A tratti, forse perché lei qui non ci vive, Kathleen sembra essersi lasciata un tantino prendere la mano tratteggiando un quadro idilliaco ma non troppo veritiero – poca criminalità?, ragazzini che giocano a calcio anziché ai videogame?, spesa al mercato e non negli ipermercati?, are you sure?! :-S – ma mi fa comunque piacere condividere la traduzione di quello che ha scritto! :-)
È difficile pensare a un angolo d'Italia più bello dell'Abruzzo. Le spiagge sono dorate, e il mare appare come una gigantesca pezza di seta turchese. Ci sono anche le montagne, il che significa che, vivendo qui, avresti a portata di mano sia lo sci che le nuotate, a seconda della stagione.
Questa regione è uno dei tesori segreti d'Italia. Niente sovraffollamento, nessuna industria pesante, soltanto castelli, vigneti e borghi di pietra. La vita in Abruzzo non è cambiata molto nel corso degli anni, ed esplorare questo territorio è come vagare in un passato più delicato e gentile, un tempo con poca o nessuna criminalità e dei vicini di casa che prestano attenzione l'uno all'altro.
Anziane signore in grembiule portano fuori le sedie e siedono in gruppo a spettegolare, mettendo insieme le cipolle in trecce [ma non è l'aglio che si intreccia?, NdC]. Invece di giocare con i videogame, i ragazzini giocano a calcio all'aria aperta. Le famiglie fanno la spesa nei mercati all'aperto, non negli ipermercati, e se non producono il loro vino lo comprano da vigneti locali.
Relativamente sconosciuto ai visitatori stranieri, lo scarsamente popolato Abruzzo è il posto dove l'Italia centrale si fonde coi languidi regni del profondo sud. Anche se molte parti della zona si trovano a solo un'ora di auto da Roma, l'Abruzzo rimane aggrappato alla sua segreta atmosfera.
La città principale della regione, Pescara, ha una delle migliori spiagge cittadine d'Europa, e non lontano si trovano alcune delle migliori strutture sciistiche al di fuori delle Alpi. In primavera è possibile abbinare una mattinata sulle piste da sci dell'Appennino a un pomeriggio in spiaggia.
Il cibo è importante in Abruzzo, come dappertutto in Italia. Nella maggior parte delle trattorie [nel testo originale viene usata proprio la parola italiana, NdC] tutto viene cucinato in casa, proprio come era solita fare la nonna [anche questa in italiano nel testo, NdC]. In realtà, a volte, la nonna lo fa ancora. Sulla costa vanno per la maggiore le pietanze di pesce; nell'entroterra la cucina si fa più sostanziosa, basata sul capretto arrosto, sull'agnello e sul cinghiale.
Questa deliziosa e culturalmente ricca regione d'Italia è anche uno dei migliori affari d'Europa. Una coppia in pensione potrebbe vivere qui con duemila dollari al mese [all'incirca milleottocento euro al cambio attuale, NdC] o anche meno, compreso l'affitto.
La foto qui sotto, che di recente ha lasciato a bocca aperta gli internauti abruzzesi e non solo, fa capire meglio di tante parole il concetto di "avere spiagge e montagne a portata di mano": andiamo... dove lo trovi, un altro posto dove puoi sciare guardando il mare all'orizzonte? :-)


Un altro spettacolo non tanto frequente da vedere sono le spiagge innevate: puoi vedere la costa abruzzese imbiancata nel video qui sotto, pubblicato da RG Droni. Il lungomare di Pescara ha assunto un aspetto simile in occasione della nevicata di una ventina di giorni fa... ben poca cosa rispetto al Memorabile Nevone del Dodici! :-)


Purtroppo quel ricchissimo scrigno di tesori che è l'Abruzzo rischia di diventare presto meno agevole da raggiungere dalle regioni italiane più distanti e dall'estero: la compagnia low-cost irlandese Ryanair ha annunciato che l'Aeroporto d'Abruzzo – che, detto per inciso, a me personalmente rimane troooppo comodo – non sarà più tra le sue basi nazionali. In vista della deprecabile eventualità io ho già firmato due petizioni – non sarebbe stato meglio mettersi d'accordo per unire le forze in nome della causa comune, ragazzi? – inoltre sto seguendo la pagina Facebook Non abbandonate l'aeroporto di Pescara, cerco di tenermi informata e sono anche pronta ad andare a protestare in piazza, se necessario!

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