giovedì 26 novembre 2015

Quanto dovrebbe durare un diritto?

Da quando ho cominciato a interessarmi al mondo del software libero e open source, uno dei contenuti che mi hanno maggiormente colpita è stato il cortometraggio The Disney Trap: How Copyright Steals our Stories (La trappola della Disney: in che modo il copyright ruba le nostre storie) – in lingua inglese, ma sottotitolato in italiano e scritto e diretto nel lontano 2006 dall'italianissima Monica Mazzitelli, fondatrice del gruppo di lettura iQuindici facente parte della Wu Ming Foundation – che riguarda un concetto attinente, quello appunto di copyright. Cosa c'azzecca Walt Disney, menzionato nel titolo? Lo scoprirai guardando il video, cosa che ti invito senz'altro a fare! :-)
Tornando ai giorni nostri, tutto ciò mi è tornato in mente quando ho letto quest'articolo riguardante un libro che costituisce una pietra miliare della letteratura dell'ultimo secolo, il Diario di Anna Frank. Poiché l'autrice, ahilei e ahinoi, rimase vittima non ancora sedicenne dell'olocausto nel campo di concentramento di Bergen-Belsen settant'anni fa, il testo sarebbe prossimo a divenire di pubblico dominio, perché i diritti d'autore scadono appunto settant'anni dopo la morte dell'autore... ma a quanto pare l'Anne Frank Foundation si è inventata in extremis un escamotage per prorogarne la durata, facendo figurare il padre Otto, che sopravvisse alla figlia, ne raccolse gli scritti e li fece pubblicare, come co-autore, e non più come semplice redattore. Dal momento che Otto Frank è scomparso nel 1980, in questo modo la validità del diritto d'autore verrebbe prolungata nientepopodimenoché fino al 2050. La sottoscritta non trova tanto da ridire sull'espediente in sé, quanto sull'eccessiva durata del diritto d'autore: pur tenendo presente che nello specifico la fondazione intitolata alla giovanissima scrittrice si occupa di iniziative assolutamente lodevoli, in generale è giusto che gli eredi di un autore defunto continuino a lucrare sul talento del loro congiunto così tanto a lungo dopo la sua morte? Sebbene nella stragrande maggioranza dei casi si tratti di du' spicci o poco più, i più fortunati sulle opere dell'ingegno dei loro avi riescono a camparci tranquillamente e senza muovere un dito...
Tanto per restare in tema, concludo segnalando un evento organizzato dall'Associazione Culturale Telematica Metro Olografix del quale sono venuta a conoscenza tramite la mailing list del PescaraLUG, e che si terrà dopodomani a partire dalle 16:30 presso l'Alviani ArtSpace dell'Aurum: l'incontro Dal Copyright al Pubblico Dominio, con Nicola Battista aka Dj Batman.

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