venerdì 16 ottobre 2015

Una vita da vegano

La timeline di Facebook è quel posto dove ti può capitare di vedere l'uno di seguito all'altro contenuti accomunati dalla medesima tematica, ma in qualche modo contrastanti:
  • il link alla notizia che un bimbo di due anni è stato ricoverato in ospedale in stato di grave denutrizione perché sottoposto fin dallo svezzamento a una dieta vegana, ovvero priva non soltanto di carne e pesce come quella vegetariana, ma pure di qualsiasi prodotto di origine animale, dalle uova al latte e derivati;
  • uno status di Paola Maugeri con qualche consiglio che può essere utile ai vegani come lei quando mangiano fuori.
Se è vero che una dieta vegana studiata con criterio non comporta rischi per la salute delle persone adulte, non credo si possa pensare di privare un bambino di tutti quei principi nutritivi di cui ha bisogno per crescere bene.
Ma se pensavi che questi due contenuti rappresentassero due facce opposte della medaglia della filosofia di vita vegana, allora devi sapere che esistono esternazioni ancora più estreme. Sempre su Facebook ho visto lo screenshot del post di un tizio che annunciava la nascita di un'«angioletta vegana» in casa propria, «senza il bisogno della levatrice» e «senza aiuto di ginecologi di merda, che sanno fottere solo soldi !!!», e a una donna "rea" di aver osato commentare che non tutte le partorienti hanno la fortuna di poter fare un parto naturale in casa senza complicazioni, perché in certe condizioni senza un'adeguata assistenza medica sarebbe a rischio la vita sia della madre sia del bambino, è stato risposto con insulti irripetibili e assurdità, tipo che il parto crea problemi solamente alle donne che non sono "pulite" e in armonia con la natura. Voglio sperare che si tratti di un troll, perché sennò è davvero allucinante! :-/
[La foto che apre il post è tratta da Panino Vegano Gluten Free]

Nessun commento:

Posta un commento