sabato 1 agosto 2015

Levàteje internet!

A febbraio l'attrice Eleonora Brigliadori ha compiuto cinquantacinque anni, e a vedere l'aspetto che ha oggi – la foto qui accanto risale al suo recente debutto in politica – verrebbe da credere che l'urinoterapia di cui è seguace da anni aiuti a mantenersi giovani... ma a leggere quello che scrive sulla sua pagina Facebook non riesco a non pensare che forse – ma forse forse, eh? ;-) – l'adesione a certe pratiche non abbia un effetto altrettanto positivo sulla ragionevolezza.
Tramite neXtQuotidiano sono venuta a sapere che il 28 luglio scorso la Brigliadori ha commentato con vibrante indignazione la notizia che, dal 1° luglio al 15 ottobre, ai donatori di sangue è offerto l'ingresso gratuito ai Musei Capitolini: ebbene sì, l'attrice vede tale lodevole iniziativa nientepopodimenoché come un subdolo e diabolico tentativo di estorsione del nostro sangue, che sarebbe «l'elemento spirituale portatore della vostra individualitá. É la cosa a cui i demoni ambiscono per possedervi». :-O Il suo status ti invito a leggerlo dall'inizio alla fine per conto tuo, perché è impossibile riassumere in poche parole tutte le scempiaggini che contiene. Sullo stesso argomento – almeno così mi pare di capire – l'attrice si è scagliata contro il Decreto Legislativo 219 del 2006: però, ci ha messo un po' di tempo per accorgersene! ;-)
Ma non solo: la signora si è occupata anche della donazione di organi, linkando dapprima un testo scritto da «una persona che stimo e che conosce i fatti dello spirito» e in seguito, in maniera assai più esplicita, un video pubblicato su Lo Sai – sito nella black list di quelli più inaffidabili – dall'eloquente titolo Ecco come ti ammazzano quando decidi di donare gli organi. E a quest'ultimo link ci ha aggiunto di suo un accorato appello: «non lasciamoci ammazzare rovinando altre vite con lidea che l'uomo sia una macchina a cui togliere i pezzi x il miglior offerente».
Dopo aver letto tutto questo, è inevitabile che io senta vacillare la mia fede nella massima di norma erroneamente attribuita a Voltaire: «Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo». Ebbene sì, io a gente come la Brigliadori toglierei il diritto di parola, o quantomeno la libertà di esprimerla sui social network, sui quali qualsiasi idea, in particolare quelle più malsane, può amplificarsi a dismisura e trovare terreno fertile nelle menti più deboli e inclini a bersi qualunque cosa goda dell'avallo del vip di turno. Trovo pericolosissimo che un personaggio pubblico si schieri così apertamente contro la donazione, rischiando di compromettere l'esito di tutte le campagne a favore, dalle quali chiunque di noi potrebbe prima o poi trarre beneficio, se non l'ha già fatto. Anni fa la sottoscritta si è trovata fra la vita e la morte e, se non fosse stato per la generosità di alcuni anonimi donatori di sangue, oggi non sarei qui a raccontarlo... Quindi figuriamoci se posso non essere più che favorevole alla donazione sia di sangue sia di organi. Purtroppo il sangue non posso più donarlo per non rischiare di compromettere la mia salute ma, se le condizioni in cui avverrà il mio trapasso lo consentiranno, mi auguro di cuore – e di fegato, e di reni... ;-) – che i miei organi possano servire a dare una speranza di vita ad altre persone.

Nessun commento:

Posta un commento