sabato 25 luglio 2015

Migliori amici

Giorni fa ho visto il video qui sotto: racconta la storia di un uomo in sedia a rotelle che trova il compagno ideale in un cane abituato ad affrontare le sue stesse sfide esistenziali. Il cane si chiama Chance perché i suoi soccorritori gli hanno dato appunto una chance, salvandolo dalla soppressione alla quale era destinato dopo che una macchina, investendolo, l'aveva lasciato gravemente menomato.


E poco importa che il video faccia parte di una campagna della Kleenex... Qua in effetti i fazzolettini ci vogliono proprio, per asciugarsi le lacrime di commozione! :'-)
Il video si ricollega ad un raccontino di autore sconosciuto che ho trovato nello stesso periodo su una bacheca di Facebook, e che copincollo qui di seguito.
Un commerciante aveva appeso un cartello sulla sua porta: «Cuccioli di cane in vendita». Questo messaggio attraeva i bambini. Ben presto un ragazzino apparve e gli chiese: «A quanto li vendi i cuccioli?». Il proprietario rispose: «Tra 30 e 50 euro». Il ragazzino mise la mano in tasca e tirò fuori qualche moneta. «Ho solo 2,37 euro, posso vederli?».
Il proprietario sorrise e fischiò. Dalla cuccia apparve la sua cagna di nome Lady seguita dai suoi cinque piccoli cuccioli. Uno di loro era solo e molto indietro rispetto agli altri. Immediatamente il ragazzo fu colpito da questo cagnolino che zoppicava vistosamente. Egli chiese all'uomo: «Cosa ha quel cane?». L'uomo spiegò che quando nacque il veterinario riscontrò che aveva un'articolazione rotta e che quindi avrebbe zoppicato per il resto della sua vita. Il ragazzino, molto eccitato, replicò: «È lui il cagnolino che voglio comprare!».
L'uomo rispose: «Tu non puoi volerlo comprare... Lui non potrà mai né correre né saltellare, ma se proprio lo vuoi te lo regalerò!».
Di rimando il bambino: «Io non voglio che tu me lo regali, perché lui ha lo stesso valore degli altri ed io voglio pagare per lui lo stesso prezzo. Adesso ti do 2,37 euro e poi 50 centesimi al mese finché non te l'ho pagato tutto».
Il ragazzo si chinò e tirò su la gamba dei pantaloni, scoprendo un arto steccato con una bacchetta di metallo di spessore. Alzò lo sguardo verso l'uomo e disse: «Beh, non posso correre così bene neanche io e il cagnolino ha bisogno di qualcuno che lo capisce».
L'uomo si morse il labbro inferiore. I suoi occhi si riempirono di lacrime, sorrise e disse: «Figlio mio, spero e prego che ognuno di questi piccoli cuccioli avrà un proprietario come te».
Credo che più o meno la stessa cosa valga anche tra persone, non soltanto tra gli esseri umani e i loro amici animali: è più facile che le tue difficoltà vengano comprese da qualcuno che le sta vivendo oppure le ha già vissute. O più semplicemente, è tutta una questione di sensibilità... e quella, come il coraggio di manzoniana memoria, se uno non ce l'ha mica se la può dare.

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