mercoledì 27 maggio 2015

Italia fanalino di coda

Alcuni spunti relativi al referendum che in Irlanda, nella cattolicissima Irlanda, ha visto prevalere nettamente il sì al matrimonio gay.
Un tweet di @karltims:

C'è un grande arcobaleno gay su Dublino, se quello non è Gesù che vota sì io non so che cos'è
(Per chi non lo sapesse, la bandiera arcobaleno è il simbolo del movimento di liberazione omosessuale)
Ma in Italia, a che punto siamo? Parecchio indietro, ahimè: ci pensa Prugna a ricordarcelo... :-/


Andrea è talmente scoraggiato da dire che in Italia non c'è speranza. Infatti, mentre l'arcivescovo di Dublino prende atto del risultato del referendum, il segretario di Stato vaticano parla addirittura di «sconfitta per l'umanità». Un'espressione che, come osserva Massimo Gramellini, andrebbe riservata a ben altro tipo di situazioni rispetto al riconoscimento di un sacrosanto – monsignor Parolin mi perdonerà la scelta dell'aggettivo ;-) – diritto civile.
Ma non disperiamo: come scrive Daria Bignardi, «un giorno sorrideremo di quando Italia voleva dire Medioevo». Chissà quanto si dovrà aspettare, però...
Il mio punto di vista al riguardo si riassume nelle parole di Luca Bottura:
Colgo comunque la felice contingenza irlandese per riformulare la domanda a chi osteggia i matrimoni gay: esattamente, cosa vi toglierebbero?
E finché non riceverò una risposta abbastanza convincente da farmi cambiare idea, rimarrò della mia opinione, ovviamente favorevole... :-)

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