martedì 5 maggio 2015

Fotografi da prendere a modello

Il 30 aprile scorso si è aperta, presso il Museo d'Arte Moderna "Vittoria Colonna" di Pescara, la mostra Franco Fontana – Full Color. Io l'ho visitata domenica pomeriggio... e, sarà che la fotografia è una mia passione, sarà che il genere del maestro modenese mi risulta parecchio congeniale, ho apprezzato un sacco le centotrenta foto esposte, tanto che, oltre ai 9 euro per l'ingresso, alla fine ho voluto sborsarne altri 30 per portarmi a casa anche il catalogo. :-)
Sperando di aver stuzzicato il tuo interesse, ti ricordo che hai tempo fino al 6 settembre prossimo per visitare la mostra.
Il percorso espositivo è articolato in diverse sezioni tematiche. Sono rimasta particolarmente colpita dai paesaggi che, anziché cogliere spazi vasti come permette di fare un grandangolare, si concentrano spesso su dettagli minimalisti ed essenziali, fino quasi all'astrazione. Uffa, mi ci vorrà un teleobiettivo per provare a seguire le sue orme!
Della foto qui sopra, scattata nel 1970 a Baia delle Zagare, lo stesso Franco Fontana afferma: «Questa foto rappresenta il mio modo di intendere la fotografia. Io credo infatti che questa non debba documentare la realtà, ma interpretarla. La realtà ce l'abbiamo tutti intorno, ma è chi fa la foto che decide cosa vuole esprimere. La realtà è un po' come un blocco di marmo. Ci puoi tirar fuori un posacenere o la Pietà di Michelangelo». «Rendere visibile l'invisibile», è questo il suo motto.
Come suggerisce il titolo della mostra, la "specialità" di Franco Fontana è l'uso del colore, «Colori accesi, brillanti, talmente vibranti da apparire irreali» (cit.)... ma anche dal punto di vista compositivo il "nostro" ha un approccio inconfondibile. Pensando al senso di Fontana per la composizione, mi è ritornato in mente l'interessantissimo documentario Alla ricerca di Vivian Maier (qui il trailer), che ho visto qualche settimana fa presso la Libreria Primo Moroni. Una storia, quella della Maier, che sembrerebbe uscita dalla fantasia di un romanziere, e invece è assolutamente reale: la donna, pur avendo un talento innato per la fotografia, di mestiere faceva la bambinaia, e nessuno si sarebbe aspettato che dopo la sua morte nel 2009 venisse alla luce una quantità enorme di negativi e rullini ancora da sviluppare. Se li è aggiudicati un po' per caso a un'asta, senza avere la minima idea di quanto potessero valere, il giornalista John Maloof, che poi ha deciso di saperne di più sull'autrice e di documentare le sue indagini: è stato proprio lui a dirigere il film.
Rimanendo in tema di documentari sui fotografi, non vedo l'ora che arrivi lunedì per potermi godere in streaming gratuito, grazie alla collaborazione tra Repubblica.it e MYMOVIESLIVE, Il sale della terra (qui il trailer, da non confondere con l'omonimo singolo di Luciano Ligabue ;-)), diretto da Wim Wenders e incentrato sull'opera del fotografo brasiliano Sebastião Salgado. Purtroppo per te, temo che l'evento sia già sold out da ieri, sorry... comunque niente paura, dopodomani esce il dvd! ;-)
Tornando alla composizione, a beneficio di chi per fare foto si accontenta del proprio fedele smartphone – nulla di cui vergognarsi, fior di professionisti ci realizzano reportage di tutto rispetto – segnalo quest'articolo di Macitynet e un altro bel video di COOPH, 9 Photo Composition Tips (feat. Steve McCurry) (9 consigli sulla composizione delle foto basati sul lavoro di Steve McCurry).


Riporto qui di seguito la traduzione dei nove consigli.
  1. Regola dei terzi. Metti i punti di interesse sulle intersezioni. Posiziona elementi importanti lungo le linee.
  2. Linee guida. Utilizza le linee naturali per guidare l'occhio nella foto.
  3. Diagonali. Le linee diagonali creano grande movimento.
  4. Inquadrature. Utilizza cornici naturali come finestre e porte.
  5. Figura e sfondo. Trova un contrasto fra il soggetto e lo sfondo.
  6. Riempi l'inquadratura. Avvicinati ai tuoi soggetti.
  7. Centra sull'occhio dominante. Posiziona l'occhio dominante al centro della fotografia. Questo dà l'impressione che gli occhi ti seguano.
  8. Modelli e ripetizioni. Le ripetizioni sono esteticamente gradevoli, ma la cosa migliore è quando la ripetizione viene interrotta.
  9. Simmetria. La simmetria è piacevole per gli occhi.
Ricorda che la composizione è importante, ma anche che le regole sono destinate ad essere infrante: il punto principale è che tu ti diverta a fotografare, e fotografare a modo tuo, secondo il tuo stile.
A proposito di Steve McCurry, infine, mi piacerebbe visitare anche la sua mostra in corso presso il Teatro1 di Cinecittà a Roma dal 18 aprile e fino al 20 settembre, e della quale si fa cenno nel più recente post del celebre fotoreporter statunitense, dedicato a piccoli e grandi lettori di tutto il mondo. Quasi quasi... ;-)

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