domenica 10 maggio 2015

Buona festa della mamma... e della ricerca!

Beppe Grillo non avrebbe potuto scegliere una tempistica meno opportuna per prodursi nell'esternazione di ieri, quella che «chi fa le mammografie finanzia Veronesi», rischiando di minare seriamente, visto l'ampio seguito di cui (purtroppo) gode ancora, la fiducia nei confronti della mammografia, esame fondamentale per una diagnosi precoce della più comune forma di tumore che colpisce la popolazione femminile, non di rado con esiti più o meno invalidanti o addirittura letali: quello alla mammella, appunto. Grillo ha poi ritrattato in serata arrampicandosi sugli specchi: «Non penso che la mammografia non sia utile o necessaria. Anzi penso che sia utilissima. Ce l'avevo con la cattiva informazione che fa credere che facendo questo esame non venga il tumore. Credo che le donne si debbano informare perchè a volte ci sono dei falsi negativi o dei falsi positivi che possono allarmare inutilmente». Mi ricorda sempre di più un tale figuro che diceva di continuo «Sono stato frainteso»... ;-) Applausi a Galatea – che essendo veneta è sbottata in un sacrosanto «pezo el tacòn del buzo» – e a Luca Bottura, i quali l'hanno ridimensionato come meritava, mentre sulla pagina Siamo la Gente, il Potere ci temono il suo sbaglio è stato ridicolizzato a dovere.
Pessimo tempismo il suo, dicevo. Infatti proprio oggi, in occasione della festa della mamma, come ogni anno in migliaia di piazze italiane l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro distribuisce le piantine dell'"azalea della ricerca" a fronte di un modesto contributo in denaro per sostenere i suoi progetti di ricerca sui tumori femminili. E se il comico genovese prestato alla politica e purtroppo mai più restituito – perlomeno non del tutto – ha da ridire anche su questo... beh, se ne può tranquillamente andare là dove lui stesso ha mandato tanti politici italiani. Per quanto mi riguarda, stamattina mi sono recata come d'abitudine in piazza Garibaldi e ho preso per mia madre una graziosa pianticella dai fiori rosa. :-)
Nei mesi scorsi ho raccolto alcuni link riguardanti il cancro, argomento che mi coinvolge piuttosto da vicino, e oggi mi sembra l'occasione giusta per condividerli.
  • A gennaio ho letto che ad un cittadino ortonese malato di tumore la risonanza magnetica alla regione facciale di cui necessitava era stata fissata dal CUP a novembre 2015, in quanto quel tipo di accertamento è escluso per disposizione regionale dalle urgenze; perciò l'uomo, non potendo aspettare tanto, si è visto costretto ad emigrare in Lombardia per sottoporsi all'esame. Del fatto che la sanità abruzzese fosse allo sbando me ne ero già resa perfettamente conto da sola, purtroppo... ma questo è davvero inconcepibile!
  • Ogni tanto qualcuno ritira fuori la storia che il famigerato metodo di Bella sia efficace: questa affermazione priva di qualsivoglia fondamento scientifico viene confutata qui sul sito dell'AIRC.
  • Il racconto dell'esperienza di Emma Bonino, la quale sta combattendo da qualche tempo una non facile battaglia contro un tumore al polmone, è tale da infondere coraggio a tante persone nelle sue stesse condizioni, e da scuotere le coscienze di coloro che invece hanno la fortuna di star bene. L'unico punto in cui trovo che il suo esempio non vada seguito? La mancata rinuncia alle sigarette...
  • Selvaggia Lucarelli ha raccontato la storia di Giovanna, una giovane donna abbandonata dal marito poco dopo che le era stato diagnosticato un tumore alle ovaie, e che da allora si arrabatta per tirare avanti e crescere il suo bambino.
  • Saverio Tommasi ha raccontato in un video la storia di Silvia, malata di cancro, la quale, grazie ai fondi raccolti tramite un appello sul web, sta seguendo una cura che integra le terapie tradizionali ed allevia gli effetti negativi della chemioterapia.
  • Clare Atkinson, che a nemmeno trent'anni si è scoperta affetta da un'incurabile forma di tumore, conclude la sua toccante testimonianza con queste parole: «Ho vissuto una vita piena. Avrei potuto fare un paio di cose in modo diverso, ma nel complesso, non ho molti rimpianti. Qualche settimana fa, ero come te. Pensavo di avere tutto il tempo del mondo. Probabilmente tu ancora ce l'hai. Allora, cosa hai intenzione di fare?».
  • Un'altra testimonianza commovente, forse ancora di più perché pubblicata postuma, ce l'ha lasciata la blogger Charlotte Kitley, morta di cancro intestinale il 16 settembre scorso: «C'è ancora tanta vita che vorrei vivere, ma so che non ne avrò più. Vorrei esserci per i miei amici, che andranno avanti nelle loro vite, veder crescere i miei figli e diventare vecchia e scontrosa insieme a Rich. Tutte queste cose mi saranno negate. Ma a voi non verranno negate. Perciò, in mia assenza, vi prego, vi scongiuro, godetevi la vita. Prendetela a due mani, afferratela, scuotetela, e credeteci sempre. Adorate i vostri figli. Non avete letteralmente idea di quanto siate fortunati quando al mattino gli urlate di sbrigarsi e lavarsi i denti».
  • Mesi fa ha fatto discutere una notizia che Repubblica titolava in maniera abbastanza fuorviante così: Tumori, la ricerca shock: ne causa più la sfortuna che lo stile di vita. Ma ciò non significa affatto che ci si possa abbandonare a un'esistenza di stravizi contando sulla propria buona stella. MedBunker spiega bene qui il senso della ricerca citata; in estrema sintesi, non bisogna MAI sottovalutare il rischio.
  • Mi ha lasciata esterrefatta la tesi di un medico inglese di spicco, il quale ha affermato che il cancro è la miglior morte possibile. Se si fosse limitato a sottolineare che questa malattia permette a chi la contrae di dire addio ai propri cari, dando il tempo necessario al malato terminale per prepararsi a morire, difficilmente avrei potuto dargli torto... ma mi sembra a dir poco offensivo, nei confronti di coloro che ne sono affetti e delle persone a loro vicine, sostenere che una morte per cancro, con il suo enorme carico di sofferenze fisiche e spirituali, sia addirittura auspicabile.
Ma oggi è pur sempre la festa della mamma... e mi permetto di centellinare qualche spunto per celebrare la ricorrenza.
  • Una vignetta di Silvia Ziche che, ehm, un suo fondo di verità ce l'ha, diciamo... ;-)
  • Un video che mostra come preparare dei semplici dolcetti alla mela a forma di rosa: invitanti e così belli da vedere che quasi mi dispiacerebbe mangiarli. Ma tanto la mia genitrice preferisce il salato, quindi... ;-)
  • The Mum Song: sulle note dell'ouverture del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, in poco più di tre minuti vengono riepilogate tutte le principali raccomandazioni che una mamma tende a fare al suo pargolo.
  • È mai possibile che nel 2015 i libri di scuola debbano ancora veicolare un'immagine così limitata del ruolo materno?! (via Facebook)

Nessun commento:

Posta un commento