domenica 8 marzo 2015

Donne, basta con le favole...

Quest'anno ho raccolto un bel po' di spunti per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, comunemente detta Festa della Donna, la quale ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo. Comincio con questa vignetta di Silvia Ziche...


... la quale fa singolarmente il paio con lo spot qui sotto: se il mondo è una favola è grazie alle donne. Apprezzo il pensiero, signor Vodafone! ;-)


La dura realtà è che per noi donne la vita è una continua lotta (by Pietro Vanessi)...


... anzi una pugna, come ci ricorda – oltre a regalarci due numeri dell'esclusivo "ebdomadario" Donna Feudale ;-) – Feudalesimo e Libertà!


Ecco alcuni aforismi di una delle più grandi donne dell'ultimo secolo nonché di tutti i tempi, Rita Levi-Montalcini...
Per la componente femminile del genere umano è giunto il tempo di assumere un ruolo determinante nella gestione del pianeta. La rotta imboccata dal genere umano sembra averci portato in un vicolo cieco di autodistruzione. Le donne possono dare un forte contributo in questo momento critico.
Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.
Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di "mostrare" nulla, se non la loro intelligenza.
Il problema della parità di genere va ben al di là dei formali aspetti linguistici, checché ne dica la presidente della Camera Laura Boldrini: chissà cosa ne penserebbe lei del cartello qui sotto... ;-)


Ho apprezzato parecchio la riflessione di Galatea sull'essere donna e sulla "femminilità". Mi è piaciuto soprattutto il passaggio seguente:
E non ho mai capito perché sono considerata femminile se mi metto lo smalto sulle unghie e parlo di tacchi alti, ma non se risolvo un’equazione o smonto un motore, perché sono femminile se sbatto le ciglia fingendo di non capire la tua battuta offensiva ma non se quando la dici ti fisso negli occhi e ti mando dove meriti.
Come mai la Festa della Donna si celebra proprio l'8 marzo? Molti, tra cui Prugna, sono convinti che oggi ricorra l'anniversario dell'incendio di una fabbrica in cui morì un gran numero di operaie...


... ma la vera ragione è spiegata su Focus.it.
Vale sempre la pena di tirare le somme delle conquiste raggiunte dalle donne italiane in meno di un secolo. Copincollando dallo status di una mia "facciamica"...
1946: Le donne italiane votano per la prima volta.
1962: Viene abolita la norma che permette il licenziamento in caso di matrimonio.
1963: Le donne vengono ammesse a tutte le professioni.
1963: Viene abolito lo ius corrigendi, che dava al marito il diritto di colpire la moglie accusata, a suo personalissimo giudizio, di aver commesso errori con lo scopo appunto di “correggerla".
1975: La riforma del diritto di famiglia pone i coniugi sullo stesso piano di parità.
1978: Viene approvata la legge 194 che legalizza l'aborto.
1981: Vengono abrogati Delitto d’onore e Matrimonio riparatore.
1996: La violenza sessuale non è più considerata reato contro la morale pubblica, ma contro la persona
‪#‎nomimoseplease‬
Già, niente mimose... anche perché, come ricordato da Se i quadri potessero parlare, a detta di molte puzzano proprio!


(Io non sono mai stata di questo avviso, ma devo ammettere che i due ramoscelli ricevuti in omaggio ieri pomeriggio al supermercato non profumano affatto...)
Grammarly ci propone un piccolo esercizio di grammatica inglese: disponendo la punteggiatura in modo diverso, il significato della frase cambia radicalmente...


... ma a te quale delle due versioni pare la più sensata? Io preferisco senz'altro la seconda! ;-)
Belli gli auguri – o meglio, non-auguri – di Tony Troja...
Oggi, qualunque cosa si dica, la si sbaglia comunque. Se si fanno gli auguri alle donne si sbaglia, se non si fanno si sbaglia lo stesso. E poi ci sono le versioni discordanti sulla nascita della festa. Da parecchi anni, ormai, la festa della donna è come il Natale. Se il 25 dicembre si è tutti più buoni, per l'8 marzo si rispettano le donne. Tutte buone intenzioni che durano un giorno, quando va bene. Personalmente, se non faccio gli auguri oggi, è perché non lo faccio nemmeno gli altri giorni, perché il mio rapporto con le donne è perfetto (a parte quelle alle quali sto antipatico) e mi porta a rispettarle naturalmente ogni giorno.
... anche se inevitabilmente ho gradito di più gli auguri arrivati proprio allo scoccare della mezzanotte dal mio amore, un uomo che mi ama e mi rispetta come non speravo più che potesse mai capitarmi... :-* <3
Concludo con l'aforisma del giorno di Wikiquote...
La gioia di vivere è il miglior cosmetico per una donna.

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