martedì 30 settembre 2014

Fiabe per piccole donne moderne

Mi tocca stare a casa malata ancora per qualche giorno, ahimè – in attesa di una diagnosi sicura al 100%, mi avvalgo della normativa sulla privacy ;-) – e per aiutarmi a passare il tempo un'amica mi ha mandato via WhatsApp due spiritose storielle.
Una donna sta passeggiando in un bosco alla ricerca di funghi, quando s'imbatte in un'antica lampada ad olio; inizia subito a strofinarla e appare il Genio.
«Posso avere i miei tre desideri?».
«No. A causa dei cattivi tempi, della recessione, della globalizzazione, dell'inflazione, degli scioperi e di tutte le altre menate mondiali, oggi come oggi posso offrirti un solo desiderio da esaudire».
La donna allora prende una cartina geografica e dice: «In tal caso, vorrei la pace in Medio Oriente. Vedi questa cartina? Vorrei che questi Paesi la smettessero di farsi la guerra!».
Il Genio butta un occhio alla cartina e sbotta: «Ma accidenti, questi paesi sono in guerra da tempi lontanissimi! Non credo di poterci fare niente, sono potente ma non così tanto! Assolutamente niente da fare. Non pensarci neppure! Neanche se chiedessi l'aiuto del mio Maestro potrei riuscire a realizzare questo desiderio. Lascia perdere! Dai, chiedimi qualche altra cosa».
La donna ci pensa un po', e poi dice: «Non sono mai riuscita a trovare l'uomo giusto: un uomo sensibile e affettuoso, colto ed intelligente, che mi faccia ridere, che mi rispetti, che sappia capirmi e sostenermi, che sia un amante premuroso e mi riempia di complimenti, che mi faccia sentire bella e desiderata, che non passi tutto il tempo a guardare il calcio in tv, che mi porti ogni giorno la colazione a letto e che non mi tradisca...».
E il genio sospirando: «... Dai qua, fammi rivedere un po' quella c***o di cartina...!».
E poi...
LA FAVOLA CHE AVREBBERO DOVUTO RACCONTARCI DA PICCOLE:
C'era una volta, in un paese lontano lontano, una bellissima principessa, indipendente e sicura di sé.
Mentre stava seduta sulle sponde di un laghetto incontaminato, in un prato verde vicino al suo castello, incontrò una rana.
La rana le saltò in grembo e disse: «Elegante Signora, io ero un bel principe finché una strega cattiva non mi fece un incantesimo. Un bacio da te, comunque, ed io ritornerò ad essere il bel principe che sono. E poi, dolcezza, noi ci potremo sposare e mettere su casa nel tuo castello, insieme a mia madre, dove tu potrai cucinare per me, lavare i miei vestiti, portare nel tuo grembo i miei figli ed esserne per sempre grata».
Quella sera, mentre cenava beatamente con gambe di rana saltate in padella, con vino bianco ed una salsa di cipolle, la principessa ridacchiava e pensava tra sé:
«COL C***O!!!».
Beh, a me queste favolette hanno fatto sorridere... anche perché ormai ho fiducia di poter aspirare e sperare in qualcosa di meglio! :-)

domenica 28 settembre 2014

English... English everywhere!

È ricominciata la scuola ormai da giorni, e quasi quasi sarebbe il caso che pure io alla mia "veneranda" età mi rimettessi a studiare qualcosina. Per prima cosa, un po' d'inglese... che ormai è dappertutto, come recita la vignetta qui accanto, tratta da Make a Meme! :-) Non pensavo tanto di leggere romanzi in lingua originale o ripassare manuali di grammatica e sintassi, quanto di guardare film e serie televisive di produzione anglofona, così esercito l'orecchio, che è il mio punto debole...
Sul blog di Giovanna Cosenza ho letto uno spunto interessante relativo all'idioma di Shakespeare. Un'insegnante ha scritto all'artista hip hop Mac Lethal il messaggio seguente.
Dear Mr. Mac Lethal
My name is Mrs. Francine, I'm a 53 year old high-school music teacher, and I love your YouTube videos. The problem is, I can't play them for my students because they contain too many bad words. Would you consider making a fast rap video for my students, to inspire them to be great? With no bad words?
Sincerely,
Mrs. Francine
p.s. Do you like Mozart?
Agevolo la traduzione in italiano... :-) Ho optato per uno stile un po' formale, nel quale i due si danno del lei. ;-)
Caro signor Mac Lethal,
Sono la signora Francine, sono un'insegnante di musica del liceo cinquantatreenne, e mi piacciono i suoi video su YouTube. Il problema è che non posso farli ascoltare ai miei studenti perché contengono troppe parolacce. Potrebbe prendere in considerazione l'idea di fare un video rap veloce per i miei studenti, per ispirarli ad essere bravissimi? Senza parolacce?
Cordiali saluti,
Signora Francine
P.S.: Le piace Mozart?
... e a sorpresa il signor Mac Lethal le ha risposto! :-)
Dear Mrs. Francine,
I hope this works!
Love,
Mr. Mac Lethal
P.S.: I love Mozart!
Traducendo...
Cara signora Francine,
Spero che questo vada bene!
Con amore,
Signor Mac Lethal
P.S.: Mi piace Mozart!
In realtà la vera risposta era il video che accompagnava queste parole: lo puoi vedere qui sotto (la comprensione e traduzione del testo te la lascio come esercizio... anche perché, ehm, è dura stargli appresso! ;-) ).


E Francine e i suoi ragazzi hanno davvero apprezzato! :-)
Mac--
I have no words for how excited my students were to see you made a video for them. We are all flattered beyond belief. I figured you wouldn't even read the note I sent you, let alone respond with a fantastic video!
We all thank you so much.
-Mrs. Francine
p.s. I have a student named Pierre, who is "harder to reach" than others. Even he was excited to learn that drinking water before drinking alcohol would reduce his hangover. lol
Ossia...
Mac,
Non ho parole per esprimere com'erano eccitati i miei studenti nel vedere che ha fatto un video per loro. Siamo tutti lusingati da non credere. Ho pensato che non avrebbe neanche letto la nota che le ho mandato, figuriamoci rispondere con un video fantastico!
Noi tutti la ringraziamo tantissimo.
Signora Francine
P.S.: Ho uno studente di nome Pierre, che è più "difficile da raggiungere" di altri. Anche lui è stato entusiasta nell'imparare che bere acqua prima di bere alcolici ridurrebbe gli effetti del dopo-sbornia. lol
Sempre a proposito di lingua inglese, ecco quattro vignette particolarmente attuali tratte da ANDERTOONS...

http://www.andertoons.com/education/cartoon/6736/its-still-just-grammar-but-now-they-think-its-cool
«Sempre di grammatica si tratta, ma così loro pensano che sia figo».

http://www.andertoons.com/internet/cartoon/6434/no-hashtags-are-not-a-part-of-speech
«Il grosso cane corre.
Grosso: aggettivo
Cane: soggetto
No, gli hashtag non sono una parte del discorso».

http://www.andertoons.com/internet/cartoon/6759/you-forgot-click-here
«Parole che collegano: perché, dunque, dal momento che
Ha dimenticato "Clicca qui"».

http://www.andertoons.com/grammar/cartoon/7026/they-found-a-way-to-cram-advertising-into-verbs-now
«Hanno trovato un modo per ficcare la pubblicità (advertising, abbreviato in ad, NdC) nei verbi, adesso?!»

sabato 27 settembre 2014

Puliamo il Mondo 2014

Dopo l'anno scorso, anche quest'anno torno a parlare di Puliamo il Mondo, in corso da ieri, venerdì 26 settembre, e che durerà fino a domani, domenica 28 settembre.
Puliamo il Mondo è conosciuta a livello internazionale come Clean Up the World, una delle maggiori campagne di volontariato ambientale nel mondo. Con questa iniziativa vengono liberate dai rifiuti e dall'incuria i parchi, i giardini, le strade, le piazze, i fiumi e le spiagge di molte città del mondo.
Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di "volontari dell'ambiente", che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, aziende, comitati e amministrazioni cittadine.
La Rai anche nell'edizione 2014 supporta Puliamo il Mondo, se vuoi saperne di più vai alla pagina "Rai per Puliamo il Mondo".
... ed è proprio la Rai che ha realizzato il bellissimo spot qui sotto.


Ti piacerebbe partecipare, ma non sai a chi rivolgerti? Basta che consulti la pagina che riporta la mappa delle adesioni e gli eventi organizzati in tutta la penisola.
Per qualunque altra informazione ti consiglio di far riferimento al sito o alla pagina Facebook.
Anche quest'anno temo che mi toccherà dare forfait, perché non sono ancora del tutto guarita... ma tu che puoi cerca di fare la tua parte: il pianeta ha bisogno anche del tuo aiuto! :-)

venerdì 26 settembre 2014

Spam "'ndo' cojo cojo"

Capita sempre più di rado che qualcuno si prenda la briga di commentare il mio blog... e, quelle rare volte che ricevo via mail la notifica di un nuovo commento, un barlume di speranza si accende nel mio cuoricino! :-) Ma in genere si spegne quasi subito. Ad esempio, ieri ho ricevuto notifica che un Anonimo – e già questo, vabbè... – aveva commentato questo mio post. Ed ecco il contenuto del commento (non proprio del tutto off topic, in un certo senso).
Vorrei raccomandare un uomo che è attento e sempre pronto ad aiutare le persone bisognose. Lui è un mago ci si può fidare. Si può curare l'HIV / AIDS e il cancro. Egli può contribuire a portare indietro la tua vita sentimentale. Egli può aiutare a superare un colloquio di lavoro. Business and Trading, Gemme successo soldi veloce, Lotto / successo Piscina Winning.Marriage / Frutta di Grembo, * Contratto Win * Musical Boon * Protezione * Amore attrazione / fare come dico io Lui può fare nulla per cambiare la tua vita a colori di nuovo. Il suo incantesimo mostra risultato veloce. Il suo nome è Dr. ****. Non si sentono esitate a contattare lui se si hanno problemi o affrontare alcun problema, perché l'uomo vi aiuterà a risolverli. Ha aiutato molti me compreso. Sono molto grato per quello che aveva fatto per rendere la mia vita con un nuovo significato. Prima ho incontrato quest'uomo, sono stato ingannato da falsi e molti cerco di finire la mia vita. Ma ho trovato la tua e-mail e deciso di fare un ultimo tentativo e questo ultimo tentativo ho la mia speranza schiena. Per coloro che hanno bisogno di aiuto o meno la speranza esitate a contattarlo attraverso il suo e-mail: ****************@gmail.com
Sorvolando sull'italiano a dir poco traballante, inutile dire che la storia del fenomenale benefattore non l'ho bevuta, e ho liquidato quest'approccio con ogni probabilità truffaldino cliccando su Elimina...
Parafrasando Daniele Luttazzi nei panni del giornalista Panfilo Maria Lippi, «Questa edizione del blog è andata in onda in forma ridotta per venire incontro alle mie ridotte capacità fisiche e mentali». Sono malaticcia, insomma. Che faccio, scrivo al mago? Far passare la febbra sarà uno scherzo, per lui! ;-) ;-) ;-)
P.S.: Lo riconosci il personaggio a cartoni animati raffigurato nell'immagine che apre il post? Era il Mago Pancione Etcì, te lo ricordi?

giovedì 25 settembre 2014

#bendgate

È uscito di recente l'iPhone 6, e il suo primo acquirente, un ragazzetto di Perth, è divenuto suo malgrado lo zimbello del web mondiale per aver lasciato cadere a terra il prezioso gadget nuovo fiammante all'apertura della confezione davanti alle telecamere (io gli sono vicina, perché avrei potuto senz'altro fare una figura ancora peggiore!). Ma è davvero così innovativo come sembra, il nuovo melafonino? I fedelissimi androidiani assicurano di no: certe funzioni, non soltanto la tastiera intelligente ma pure molte altre, il sistema operativo del robottino poteva vantarle già da un pezzo. Comunque è un'altra ancora, la caratteristica dell'ultimissimo smartphone made in Cupertino – o meglio, designed in Cupertino but made in China...? ;-) – che sta facendo discutere gli appassionati di tecnologia... e non è affatto un pregio, anzi: a quanto pare, sottile com'è, il nuovo iPhone 6 Plus – il modello più grande, in pratica a metà strada fra uno smartphone e un mini-tablet – si piega che è un piacere, basta semplicemente tenerlo nella tasca dei pantaloni. Figuriamoci se ci si mette d'impegno con tutte e due le mani, come mostrato nel video qua sotto, la cui visione è sconsigliata alle persone particolarmente sensibili ai maltrattamenti inflitti a dispositivi tecnologici! ;-)



Il video qui sotto, segnalato da TechCrunch, mette a confronto la "piegabilità" dell'iPhone 6 Plus con il modello base del melafonino oltre che con smartphone di altre marche, anch'essi con la scocca in alluminio.



Embe', quale sarebbe il problema?, basta comprare pantaloni più larghi: è questa la soluzione proposta sul sito iPhone6Pants.com! :-)
Sullo "scandalo" del #bendgate – dall'inglese bend, piegarsi – quei simpaticoni di 9GAG si sono prevedibilmente sbizzarriti: si va dal nuovissimo iPhone 6 Dalí Edition...


... al modello iPhone 6 RAZR, «destinato solo per uso singolo»...


... al kit per aggiustare l'iPhone 6 Plus piegato...


... al confronto con il mio caro vecchio Nokia 3310: «Non tentare mai di rompere l'indistruttibile. MAI». :-)


Ovviamente alla concorrenza non è parso vero di poter "trollare" riguardo al #bendgate... e la trovata migliore – sarò di parte – ce l'ha avuta il signor Samsung con il suo «Piégati a coloro che ne sono degni». :-)


La Apple avrebbe potuto salvarsi in corner spacciando la capacità di piegarsi come una feature accuratamente studiata...



... ma no, non l'ha fatto: il video qua sopra è un'altra trovata di 9GAG. :-)
Infine, a sfruttare il #bendgate è stata persino una palestra specializzata in yoga e pilates, discipline in cui la propensione a piegarsi «non è un difetto. Solo una capacità». :-)

martedì 23 settembre 2014

Seven is a magic number

Grazie a un post pubblicato su Clickblog e dal titolo 7 trucchi per fotografare con il tuo smartphone ho avuto modo di vedere il video qua sotto, che suggerisce sette trucchi per fotografare in modo creativo usando il nostro fedele cellulare intelligente (il fotografo Lorenz Holder ha impiegato un iPhone 5S... ma direi che il tutto è estendibile facilmente anche ai miei adorati androidi! ;-)).


Il video dura appena tre minuti, e dovrebbe essere abbastanza chiaro ed esplicativo anche per chi non mastica l'inglese... comunque, se proprio non dovessi avere voglia di dedicartici, eccoti i trucchi descritti:
  1. far spostare il soggetto mentre si realizza una foto in modalità panorama;
  2. spostarsi in automobile mentre si realizza una foto in modalità panorama;
  3. usare un binocolo come ottica tele aggiuntiva;
  4. usare una goccia d'acqua come ottica macro aggiuntiva;
  5. usare un parasole da auto come pannello riflettente;
  6. usare del cartoncino per creare un cavalletto;
  7. usare un bicchiere come custodia subacquea.
Questo è il terzo ed ultimo (almeno finora!) video pubblicato nel canale YouTube di The Cooperative of Photography – presente anche su Facebook, Twitter, Instagram e Google+ – che ho prontamente sottoscritto. I primi due erano 7 Simple Photography Hacks (sette semplici trucchetti fotografici) e 7 DIY Photography Tips Using Household Objects (7 consigli fotografici fai-da-te impiegando oggetti di uso comune). Anch'essi piuttosto brevi, ma davvero interessanti e di grande ispirazione. Non vedo l'ora che ne escano degli altri! :-)

lunedì 22 settembre 2014

Impossibile?

Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è un'opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossibile non è uguale per tutti. Impossibile non è per sempre.
(Muhammad Ali, noto anche come Cassius Clay)
Domenica 28 settembre alle ore 19 presso il Teatro Comunale di Roccamorice verrà proiettato il docufilm Vincersi, di Alessandro Dardani e Mirko Giorgi. Il documentario è stato presentato nel corso della 62ª edizione del Trento Film Festival, e dalla pagina ad esso dedicata sul sito del festival copincollo le seguenti righe.
Il documentario racconta la storia di un gruppo di giovani atleti non vedenti del CUS Bologna, che condividono la passione per l’arrampicata. Adolescenti determinati e con una grande forza di volontà, alle prese con una disciplina sportiva tra le più difficili, sintesi di intelligenza motoria e controllo mentale. Vederli arrampicare desta stupore e ammirazione, così come il rapporto di fiducia straordinario che si instaura con i loro allenatori: una relazione viva, intessuta di elementi tecnici, educativi e sociali che trasformano il training sportivo in una palestra di vita.
Non è un caso che la proiezione abbia luogo a Roccamorice, perché è proprio con le difficili pareti situate nel comune montano in provincia di Pescara che i giovani protagonisti di Vincersi si sono cimentati.
Io il documentario non l'ho ancora visto, a parte il trailer, e non sono sicura che riuscirò ad essere presente alla proiezione di domenica. Comunque trovo che la storia di questi ragazzi sia davvero edificante e stimolante. Per citare la pagina dell'evento su Facebook, «Vederli scalare e “vincere” la loro cecità, desta stupore e ammirazione ed è un messaggio forte, una lezione di vita e di coraggio». In questo momento della mia vita voglio credere che, in presenza della giusta motivazione, si possano affrontare con successo situazioni che altrimenti sembrerebbero insormontabili. E no, non è allo sport che sto pensando... ;-)

sabato 20 settembre 2014

Appiccia la canala siempre!

https://www.facebook.com/falceerostello/photos/a.1440355039566302.1073741828.1440349936233479/1446329885635484
[Per chi non lo sapesse, la canala (o fornacella) menzionata nel titolo del post è il braciere dalla caratteristica forma allungata ideale per la cottura degli arrosticini]
Altro che fashion blogging, di cui parlavo ieri... In realtà, come dice qualcuno che mi conosce sorprendentemente bene, la sottoscritta è senza dubbio più portata per il food blogging! ;-) E oggi prendo spunto da una notizia condivisa sulla simpaticissima – a meno che uno non sia vegano – pagina Facebook di Falce e Rostello, uno dei pochi "partiti" dalla cui parte mi schiero senza esitazioni... ;-) (Ho una mezza intenzione di "tesserarmi", scaricando il file qui, ma per i "compagni" più irriducibili ci sono addirittura le magliette) Secondo l'articolo in questione, l'EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) avrebbe stabilito che a partire dal 1° ottobre gli arrosticini dovranno chiamarsi spiedini di pecora. Stando alla mail di rettifica pubblicata successivamente in calce all'articolo originario, comunque, la notizia è del tutto infondata... e meno male! ;-) L'arrosticino non si tocca... e soprattutto, vale la pena ribadirlo ancora una volta, l'arrosticino è solo di pecora: chiamare arrosticini degli spiedini di bovino, tacchino o suino – addirittura panati, poi! :-O – è quasi un affronto per gli abruzzesi DOC. Esistono inoltre delle regole sulla quantità: un vero abruzzese non va mai sotto i venti, e comunque meno di dieci mai (per quanto mi riguarda, mi fa strano parlare di "arrosticino" al singolare...) Insomma, l'ambulante che a Rimini ne vendeva porzioni da 7 era sotto la quantità minima consentita... e non ho osato domandare di che carne fossero! ;-)

venerdì 19 settembre 2014

Uònnabi fèscion blòggher!

Quest'oggi mi improvviso fashion blogger: a quanto pare si tratta di un ramo alquanto redditizio, e quindi, hai visto mai...?!
Ma dai, scherzo!!! ;-) Credo ci siano ben pochi argomenti che mi sento meno qualificata a trattare rispetto a questo... ciononostante venerdì scorso è stato un vero piacere, poco dopo essere arrivata a Rimini per prender parte alla Festa della Rete, fare tappa all'Embassy Garden di viale Vespucci per visitare il Philips Beauty Lounge, dove mi sono affidata allo staff che mi ha fatto provare alcuni trattamenti di bellezza eseguiti con prodotti Philips.
Dapprima la mia acconciatura è stata piacevolmente rivoluzionata usando il Multi-styler Volume, dopodiché ho avuto modo di verificare su una piccola zona del viso (il mento) i benefici della microdermoabrasione effettuata da VisaCare, successivamente vai di detersione e massaggio del viso con VisaPure Advanced – che mi è sembrato decisamente più efficace rispetto all'apparecchio analogo di un'altra marca preso coi punti del supermercato – e infine mi sono sottoposta a una sessione di trucco veloce ma di un certo effetto: quando sono uscita dall'Embassy dopo un'oretta, quasi stentavo a riconoscermi! :-)
Questo post è il mio modo per ringraziare il signor Philips e il suo eccellente staff per questa esperienza, per scusarmi per non aver concesso l'autorizzazione a farmi fotografare – anche se ero sul punto di cedere, e l'avrei fatto se avessero insistito solo un pochino ;-) – e per invitarlo a prendere in considerazione l'eventualità di fornirmi VisaCare e VisaPure Advanced in omaggio o quantomeno con un forte sconto, dal momento che il prezzo di lancio sul mercato non è dei più economici... anche se credo proprio che valgano fino all'ultimo centesimo. :-)
Ancora una volta sto scherzando, ci mancherebbe altro: come blogger non ho neppure una carta in regola per aspirare a favori di questo tipo... e tutt'al più mi accontenterò di sfruttare il buono sconto del 20% utilizzabile entro il 30 novembre prossimo presso le profumerie Douglas.
[La foto che apre il post è tratta da BioBlogghiamo]

giovedì 18 settembre 2014

Dalla Padania alla Scozia

Alle ore 22 (le 23 italiane) si chiudono le urne del referendum che deciderà sull'indipendenza della Scozia dal Regno Unito, e al momento l'esito è dei più incerti. Non mi stupisce affatto che l'europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, come riportato da Non leggere questo Blog!, in nome della «difesa del principio di autodeterminazione dei popoli» abbia esortato i cittadini scozzesi a votare . Ma del suo videomessaggio, ancor più dell'appello finale in gaelico o del resto, mi hanno colpita in modo particolare queste parole: «È proprio dalla rivalità e dalla divisione che sono nati pacificamente i grandi fenomeni storici e culturali della storia dell'umanità».
Come dire, può benissimo darsi che la mia visione storica sia assai più limitata di quella del Burghèss... ma mi riesce un po' difficile associare un'accezione così positiva alle parole rivalità e divisione, e concepire che da tali concetti possa derivare in linea generale qualcosa di meglio rispetto a ciò che possono generare l'intesa e l'unione; purché queste ultime siano concrete e reali, sia chiaro. Che dire, mi piacerebbe proprio che qualcuno che ne capisce davvero mi mettesse a parte della sua opinione obiettiva e motivata in proposito...
[La cartina è tratta da Wikipedia]

mercoledì 17 settembre 2014

Il mio primo chiodino! :-)

«Alla mostra c'erano quattro gatti» è una didascalia perfetta per descrivere l'immagine qui accanto, trovata da Mitì Vigliero su Twitter e condivisa sul suo Tumblr. :-) Per fortuna la mostra fotografica collettiva Immo Homines, ospitata in questi giorni presso l'Aurum di Pescara, sta riscuotendo un successo di pubblico decisamente maggiore, al di là delle più rosee aspettative! :-)
L'evento, nato da un'idea di Stefano Lista, ha preso il via il 10 settembre scorso e durerà fino a domenica prossima, 21 settembre. Son tornata dalla Val d'Orcia apposta per non perdermi l'inaugurazione, anche perché... ebbene sì, è con grande soddisfazione che ti informo che fra le cinquantasei foto esposte ce n'è pure una della sottoscritta!!! Il mio primo chiodino, ancora non mi sembra vero... :-D Non metto il link alla mia foto su Flickr perché ciò metterebbe a rischio la salvaguardia della mia delicatissima identità segreta... ;-) ma ti invito caldamente, ammesso che tu non l'abbia già fatto, a visitare la mostra, perché merita davvero! :-)
Copincollo dalla pagina Facebook dell'evento la descrizione, aggiungendo giusto qualche link...
"Il primo vagito di un neonato a Chicago o a Zanboango, ad Amsterdam o a Rangoon, ha lo stesso tono e la stessa nota, ognuno dice - Io sono! Sono arrivato! Io appartengo! Sono un membro della Famiglia!"
Carl Sandburg, dalla prefazione a The Family of Man.
IMMO HOMINES è una mostra fotografica collettiva composta da 56 fotografie di altrettanti appassionati.
"Immo homines" - "pur sempre uomini" scriveva Seneca nelle sue "Epistulae ad Lucilium" per difendere la dignità degli schiavi.
Siamo costantemente in bilico tra il desiderio di unicità e quella consapevolezza di essere uguali agli altri, uniti dai bisogni, agli aneliti, fino all'atomo, la particella elementare che è il minimo comun denominatore dell'esistenza.
Nel 1955 viene presentata a New York la mostra fotografica "The Family of Man".
Edward Steichen, fotografo e curatore della mostra, raccolse 503 fotografie del dopoguerra al fine di raccontare l'universalità dell'esperienza umana. Scopo della mostra fu quello di dimostrare che, al di là dei confini e dei recinti geografici o sociologici che ogni giorno costruiamo, tutti noi esseri umani siamo accomunati dagli stessi bisogni, dalle stesse paure, dalle stesse aspirazioni, dalla stessa dignità...
Pur sempre uomini...
La mostra aprì la stagione della fotografia umanistica, e detiene ancor oggi il record di visitatori (non solo in ambito fotografico): oltre 9 milioni di persone in tutto il mondo pagarono il biglietto per godersi il viaggio di The Family of Man.
Era il 1955, a dieci anni dalla fine della guerra e con il boom economico alle porte l'umanità era in grado di sognare una convivenza migliore...
A distanza di tanti anni il nostro piccolo tributo all'intuizione di Steichen prende la forma di una piccola mostra per continuare a raccontare l'esperienza umana e il ruolo che la fotografia può giocare quando prova a raccontarne le meraviglie.
56 foto proveranno a raccontare l'umanità attraverso le figure che la compongono. Ad ogni fotografia sarà associato un personaggio: uomini e donne "diversamente noti" che non vediamo in televisione ma hanno meritato una voce in quell'immenso catalogo online che ricostruisce la storia del mondo: wikipedia.
Si tratta di essere innamorati dell'uomo. Di tutti gli uomini. Di vederne la positività in maniera oserei dire ostinata.
E questa mostra è il nostro tentativo di gridare che nonostante il fango che televisione o social network gettano ogni giorno sull'essere umano, dal politico famoso al collega di lavoro, siamo ancora l'unico vero patrimonio da tutelare, l'unico investimento utile per il pianeta.
Il video qui sotto documenta l'allestimento della mostra, al quale purtroppo non ho avuto modo di contribuire causa ferie... ma mi complimento ancora una volta con chi vi ha preso parte: siete stati fenomenali! :-)


Nel programma della mostra sono stati inseriti tre appuntamenti speciali: il primo il 12 settembre con Andrea Costantini, fotografo pescarese emigrato negli States, il secondo il 15 settembre con Alvaro Deprit (qui il cortometraggio da lui realizzato per commemorare il genocidio armeno del 1915), il quale al contrario ha lasciato la Spagna per trasferirsi a Chieti Alta... Stasera invece il mio "prof" Stefano Lista parlerà di street photography: un genere fotografico che mi affascina un sacco, per il quale ahimè mi sento abbastanza negata non avendo neanche un po' della necessaria faccia tosta, ma che non dispero di imparare prima o poi a padroneggiare almeno un pochino. Va da sé che io non intendo mancare... e tu? Eddai, se non stasera, entro domenica devi assolutamente passare dall'Aurum!!! :-)
Last but not least... al termine della mostra le foto esposte saranno messe in vendita, e il ricavato verrà devoluto in beneficenza.

martedì 16 settembre 2014

Ecco dove NON sono andata in vacanza. Ma ci andrò, prima o poi... :-)

Non potendoti ancora "ammorbare" coi reportage fotografici della mia vacanzina in Val d'Orcia – vista la lentezza con cui tendo a sviluppare le foto da quando ho scoperto il magico mondo delle reflex digitali e di Lightroom, sono prevedibili tempi mooooolto lunghi... ;-) – ci tenevo a condividere quest'oggi una piccola esperienza che ho avuto in materia di turismo, o meglio di promozione turistica, e che mi ha favorevolmente colpita.
Avendo dovuto rimandare le ferie dall'ultima settimana di agosto alla seconda di settembre, in prossimità della fine di agosto non avevo ancora deciso dove andare in vacanza. Per varie ragioni, tra cui l'esigenza di "agganciarmi" quanto più possibile al weekend della Festa della Rete, avevo pensato al nord-est, e pertanto ho chiesto consigli al riguardo su FriendFeed nella stanzetta dedicata FriendFeed Planet, ricevendo un po' di risposte, l'ultima delle quali mi ha folgorata: «Delta del Po. Giri in bicicletta e i posti sono bellissimi. Poi da Rovigo a Rimini sono due ore scarse». Il tempo di una googlata veloce, e avevo già individuato alcuni siti dai quali attingere informazioni relative alla mia ipotetica meta: www.parcodeltapo.it, che reindirizza verso l'Emilia-Romagna e il Veneto, www.ferraraterraeacqua.it, la pagina dedicata sul portale Parks.it e soprattutto www.parcodeldelta.com, tramite il quale il 27 agosto scorso ho compilato e inviato il form di richiesta informazioni, dal momento che non ero sicura di riuscire a raccapezzarmi a dovere nel mare magnum delle risorse disponibili. Mi aspettavo tutt'al più di ricevere una risposta tramite e-mail, ma passavano i giorni e non arrivava nulla... e nel frattempo, per svariate ragioni che non sto qui ad elencare, mi sono indirizzata verso la Val d'Orcia, che era già la mia prima scelta prima di dover spostare le ferie.
Il 4 settembre, due giorni prima di partire, evidentemente in seguito all'invio del suddetto form, ho ricevuto per posta – ordinaria, non elettronica – un plico, per la cronaca del costo di 2,60 €, inviato dall'Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica di Ferrara e contenente una carta turistica della provincia di Ferrara, l'annuario delle strutture ricettive di Ferrara e provincia e due bike map che mi saranno senz'altro utilissime quando deciderò di andare in vacanza lì. Sì, perché di fronte a tanto zelo mi sento moralmente obbligata a mettere il delta del Po in cima all'ingente elenco dei posti che intendo visitare in Italia! :-) Per quanto riguarda il mondo intero, un elenco analogo sarebbe tanto lungo e soprattutto utopistico che non me la sento di stilarlo neppure a mente...
[Ringrazio Google Maps per lo screenshot, e siccome sono magnanima lo perdono per quell'accento di troppo... ;-)]

lunedì 15 settembre 2014

No Wi-Fi? No problem!

Premessa: Rieccomi... hai sentito la mia mancanza? ;-) In effetti non ricordo l'ultima volta che sono stata così a lungo lontana dal blog, forse mai... e all'indomani del ritorno da Rimini dove ho vissuto un'indimenticabile Blogfest – se allo stesso Gianluca Neri è sfuggita più volte la vecchia denominazione, perché mai io dovrei fare lo sforzo di chiamarla Festa della Rete?! ;-) – riprendo a postare. In realtà questo post l'avevo preparato in bozza prima di partire per le vacanze, e avrei potuto pubblicarlo semplicemente tramite app, senza bisogno di seguire la procedura qui descritta per connettermi tramite pc... ma alla fine ho smentito nei fatti i propositi che avevo espresso, optando per un sia pur moderato digital detox! :-)
L'altro giorno ho scritto che sento un gran bisogno di staccaaareeeee... ma questo non vuol dire che io abbia intenzione di passare le vacanze disconnessa: per questa volta niente digital detox, anche se magari qualche giorno offline non mi farebbe certo male. Poiché il bed&breakfast dove alloggio non dispone di connessione Wi-Fi – nel 2014, ci rendiamo conto?! ;-) – ho già verificato in che modo utilizzare il mio Samsung Galaxy S III Mini come punto di accesso a Internet con la funzionalità Router Wi-Fi... e quindi pubblico la versione aggiornata ad Android 4.1.2 del post che dedicai all'analoga funzione del mio defunto HTC Wildfire, su cui girava Android 2 punto qualcosa. Aggiornata sì... ma anche corredata da utilissimi screenshot, dal momento che, a differenza del passato, questa versione del sistema operativo mi permette di acquisirli senza dover ricorrere a root e diavolerie varie! ;-)
Tanto per cominciare, apri le Impostazioni...


... selezioni Altre impostazioni...


... poi Tethering e Router Wi-Fi...


... tocchi l'interruttore per attivare la funzione Router Wi-Fi...


(questo messaggio è comparso perché avevo il Wi-Fi attivo, avendo appena spento il router di casa; ad ogni modo, ho selezionato OK)


Ho fatto tap su Router Wi-Fi...


... ed ecco le istruzioni da seguire per connettere il pc al router. La password è stata generata in automatico dal sistema, ma naturalmente si può cambiare (questo e altri parametri) selezionando Configura...


Insomma, in questo modo posso connettere il portatile a internet, e tanti saluti alla mia vacanza digital detox! ;-) Ma con moderazione, ché il signor Wind mi assicura solo due giga al mese, dopodiché la banda si riduce a 32 miseri kbps fino al rinnovo successivo. E attenzione anche alla batteria, ché l'utilizzo massiccio della connessione dati di rete mobile influisce non poco sul consumo...

venerdì 5 settembre 2014

Rimini, aspettami!

Festa della Rete 2014: Io ci sono!Anche quest'anno, per la quinta volta consecutiva, salvo complicazioni dell'ultimo minuto sarò pres... ehm, il mio avatar sarà presente alla Blogfest, che però da questa edizione, la seconda a svolgersi a Rimini, è stata ribattezzata Festa della Rete: un nome dal quale per quanto mi riguarda – e non sono certo la sola – mi dissocio con convinzione! ;-)
Questa volta non mi sono sottratta all'incombenza di votare i miei siti preferiti ai #MIA14, i Macchianera Italian Awards 2014, la cui premiazione si terrà presso il Teatro Ermete Novelli di Rimini la sera di sabato 13 settembre, e ho votato per la maggior parte delle categorie... ma in alcuni casi non me la sono sentita di esprimere alcuna preferenza: ammettendo la mia pressoché totale ignoranza in materia, ho lasciato in bianco le categorie Miglior Start-up italiana, Miglior sito fashion & beauty (si vede che mi preoccupo ben poco del look...? ;-) ), Miglior sito di economia, Miglior sito per genitori e bambini, Miglior radio / programma / podcast su web, Miglior sito di Viaggi, Miglior sito LGBT... e, udite udite, pure la categoria Miglior sito, perché non sono riuscita a individuarne uno che potessi definire senza esitazioni il migliore in assoluto.
Se sei indeciso su chi votare – comunque hai tempo fino a giovedì 11 settembre, il giorno prima che cominci la Blogf... aaargh, proprio non mi viene di chiamarla in quell'altro modo!!! – e ti fidi del parere della sottoscritta, eccoti dieci consigli giusti giusti, il minimo indispensabile perché la tua scheda sia ritenuta valida:
  • Miglior personaggio: Papa Francesco, così bissa il successo dell'anno scorso, con tanto di premiazione a sorpresa (ocio che l'indirizzo dell'account Twitter riportato nella scheda è errato: non è https://twitter.com/pontifexit, bensì https://twitter.com/pontifex_it)
  • Miglior rivelazione: Scie comiche, che alla lunga potrebbe dare del filo da torcere al blasonato Spinoza. E poi, se mi è concesso un filo di campanilismo, questi ragazzi sono miei conterranei, almeno credo... ;-)
  • Miglior articolo: "Tutta la storia del metodo Stamina" - Wired. Un po' lunghetto, ma il suo contributo informativo riguardo a una vicenda tanto delicata lo rende senza dubbio meritevole.
  • Miglior sito letterario: 72 ore 20 minuti, un'iniziativa nella quale non mi dispiacerebbe provare a cimentarmi, prima o poi...
  • Miglior sito food: Scienza in cucina... ettepareva che non sceglievo quello meno attinente ai fornelli in senso stretto? ;-)
  • Miglior sito educational: Wikipedia in Italiano... perché, lasciando per un momento da parte le polemiche sulla sua attendibilità, bisogna ammettere che è una risorsa straordinariamente ricca a disposizione di chi cerca informazioni su una vastissima gamma di argomenti.
  • Miglior sito tecnico-divulgativo: MedBunker, un punto fermo sulle questioni riguardanti la medicina.
  • Miglior pagina social: Gianni Morandi. L'eterno ragazzo non ti convince? Leggi qui, e magari cambierai idea...
  • Miglior Selfie: Carlo Gabardini. Guardando questo scatto gioioso e, a differenza degli altri, per nulla costruito mi è inevitabile ripensare a questo suo video...
  • Migliore polemica online: Maurizio Gasparri vs tutti. Tsk, troppo facile... Gasparri è un'autentica mina vagante: come ho già scritto su Tumblr, levàteje Twitter... ma per tanti di quei motivi...! ;-)

giovedì 4 settembre 2014

Non si finisce mai di imparare

Quest'oggi, grazie a un paio di splendide foto viste online, ho imparato ben due parole nuove, una più lunga dell'altra: enrosadira e pirocumulonembo... e non resisto alla tentazione di condividere sul blog questo sapere fresco fresco! :-)
Cominciamo dalla prima foto, pubblicata sul diario di Paesaggi d'Abruzzo: essa raffigura il lago di Pietranzoni, quello che giorni fa sono andata a fotografare in notturna a Campo Imperatore, con sullo sfondo il Gran Sasso impreziosito dal fenomeno dell'enrosadira.


Secondo Wikipedia, l'enrosadira – che deriva dalla parola ladina rosadüra o enrosadöra – è «il fenomeno per cui la maggior parte delle cime delle Dolomiti assumono un colore rossastro, che passa gradatamente al viola, soprattutto all'alba e al tramonto. [...] Questo fenomeno è dovuto alla composizione delle pareti rocciose delle Dolomiti (formate dalla dolomia contenente dolomite, un composto di carbonato di calcio e magnesio). Esso è particolarmente noto nelle sere d'estate, quando l'aria è particolarmente limpida e il sole lucente cala a occidente. [...] Questo fenomeno può verificarsi anche sul Gran Sasso d'Italia», appunto. Ma il fenomeno, oltre alla spiegazione scientifica, ne prevede anche un'altra, senza dubbio più suggestiva...
La leggenda di Re Laurino, un re dei nani che aveva sul Catinaccio uno splendido giardino di rose (il significato della parola tedesca Rosengarten è appunto giardino di rose), offre una spiegazione alternativa e suggestiva al fenomeno.
Un giorno il principe del Latemar, incuriosito dalla vista delle rose, si inoltrò nel regno di re Laurino, ne vide la figlia Ladina, se ne innamorò e la rapì per farne la sua sposa. Laurino, disperato, lanciò una maledizione sul suo giardino di rose, colpevole di aver tradito la posizione del suo regno: né di giorno né di notte alcun occhio umano avrebbe potuto più ammirarlo. Laurino dimenticò però il tramonto quando, ancora oggi, il giardino e i suoi colori divengono visibili ed apprezzati.
E passiamo alla foto del giorno di National Geographic, la quale raffigura un pirocumulonembo causato dal fumo degli incendi nell'Oregon meridionale.


Se vuoi saperne di più, ti rimando a due voci di Wikipedia: Tempesta di fuoco (in italiano) e Pyrocumulonimbus cloud (in inglese).

mercoledì 3 settembre 2014

Può piovere per sempre?

«Non può piovere per sempre» – in lingua originale «It can't rain all the time» – è la frase simbolo del film Il corvo – The Crow, sul cui set perse tragicamente la vita nel 1993 il protagonista Brandon Lee, figlio del leggendario Bruce. A farmi tornare in mente questa citazione, oggi, è stata l'immagine qua sotto, saltata fuori da chissà dove...


Con la stessa grafica, ma con un maggiore ottimismo, abbiamo l'ennesimo poster della serie Keep Calm and Carry On (se vuoi sbizzarrirti a crearne uno personalizzato, qui c'è un generatore online).


Per tutta l'estate su internet si sono viste decine e decine di immagini analoghe a questa qui sotto...


... con al posto di Milano le località più disparate: già, perché quest'anno il maltempo non è stato affatto un'esclusiva della città meneghina!
A proposito, ho scoperto l'origine di queste immagini: si tratta di un meme basato su una scena del film Neverland – Un sogno per la vita, in cui il protagonista James Matthew Barrie (Johnny Depp) consola il piccolo Peter (Freddie Highmore)
Ma sarà stato veramente Eric Draven, alias Il Corvo, a dire che non può piovere per sempre? Non sarà mica stato, invece...


... il mitico meteorologo Giuliacci?! :-O Eh già, «Il problema delle citazioni trovate su Internet è che non sai mai se sono vere», come disse Oscar Wilde, o forse era Abramo Lincoln?, o magari fu il grande Marco Tullio Cicerone a dirlo? ;-)
Ma... colpo di scena!!! Il Corvo ritratta tutto! ;-)


A parte gli scherzi, mi auguro che a settembre 'sto tempaccio darà un po' di tregua, ché tra pochi giorni parto per le mie brevi ma sospiratissime vacanze. Già, mai come quest'anno sento un bisogno pazzesco di ferie, di un break, di rigenerarmi e di staccaaareeeee!!! Le previsioni meteo per l'Abruzzo di qui a un paio di settimane sono pessime, ma nella zona che sarà la mia meta il tempo dovrebbe essere un pochino più clemente. Speriamo...

martedì 2 settembre 2014

Mangiare carne fa male? E chi lo dice?

L'altro giorno ho visto condiviso nella bacheca di una mia "facciamica" il link a una notizia a dir poco sensazionale, per non dire sensazionalistica, pubblicata sul Quotidiano del Molise del quale sinceramente ignoravo l'esistenza [del giornale, mica della regione... ;-)]: Umberto Veronesi avrebbe dichiarato che la carne è cancerogena, ma l'industria alimentare e le multinazionali farmaceutiche hanno tutto l'interesse a che questa scomoda verità non venga divulgata. Sapevo già che il noto oncologo è vegetariano – per motivi etici e non medici, riporta Wikipedia – ma possibile che si sia sbilanciato fino a questo punto? Pur ritenendo la persona che aveva condiviso il link degna di fiducia soprattutto riguardo a certi argomenti [successivamente ha scritto un commento per dissociarsi dai contenuti dell'articolo... ma allora perché in prima battuta l'aveva condiviso senza aggiungere nulla?!], sentendo puzza di bufala ho ritenuto fosse il caso di approfondire, e ho trovato un po' di informazioni illuminanti. Sicuramente da leggere un articolo di NewNotizie.it che ricostruisce la vicenda attingendo a fonti attendibili e dando alla notizia una piega ben diversa. Ma pure l'articolo di NonSoloFitness è interessante, fin dal titolo: Nuovo allarme: l'ossigeno fa malissimo! Smettete di respirare o fatelo con moderazione! E già, è un dato di fatto che la respirazione produca i famigerati radicali liberi... ma smettere di respirare pur di non esporsi ai rischi dell'ossigeno sarebbe assolutamente folle. L'articolo si occupa di sfatare con una certa arguzia alcune leggende sulle proprietà miracolose di ritrovati come le popolarissime bacche di goji, e alla fine dedica spazio alle fantomatiche affermazioni di Veronesi. Posto che «Sul fatto che l'eccesso di proteine animali provochi certamente un potenziale aggravio per la salute, anche rispetto all'insorgenza di alcune forme tumorali, siamo tutto (sic) d'accordo», l'Istituto Europeo di Oncologia ha diramato una nota ufficiale per chiarire la questione una volta per tutte.
In riferimento all'articolo rilanciato da alcuni siti in Rete "La carne è cancerogena: Umberto Veronesi svela il motivo per cui non se ne parla", si comunica che Umberto Veronesi, Direttore Scientifico di IEO, non ha MAI rilasciato l'intervista riportata, e nessuno dei virgolettati a lui attribuiti è reale.
Perorare la causa culturale della scelta vegetariana e della sana alimentazione deve basarsi sulla realtà scientifica e su un dibattito intelligente e solido, non su articoli del tutto inventati che abusano del nome di Umberto Veronesi.
Le dichiarazioni attribuite nel medesimo articolo a Umberto Veronesi a proposito di riviste medico-scientifiche e aziende farmaceutiche sono false.
Infine, su Giornalettismo è uscita un'intervista al giornalista Mario Pappagallo, coautore con Umberto Veronesi del libro Verso la scelta vegetariana... ed ecco il succo delle sue affermazioni, che comunque vale la pena di leggere per intero: «Nessuno ha detto nel libro che la carne è cancerogena ma neanche che non lo sia»; per farla breve, la carne è buona norma consumarla con moderazione, e in generale occorre evitare gli eccessi in un senso o nell'altro.
Non soltanto in ambito alimentare, mi permetto di aggiungere... ;-)
[L'immagine che apre il post è tratta da un articolo di Benessere 360 che spiega perché troppa carne rossanon la carne rossa tout courtfa male]

lunedì 1 settembre 2014

Voglio fare l'astronauta!

Quando da piccola mi sentivo domandare cosa volessi fare da grande, le mie risposte erano quelle di una bambina relativamente coi piedi per terra: prima pittrice e in seguito stilista, perché sembravo piuttosto portata per il disegno. Mai mi sarei sognata di proclamare che volevo fare l'astronauta, anche perché venire a conoscenza del disastro del Challenger mi aveva traumatizzata un bel po'... ma adesso che sono un po' più grandicella oltre che "tecnologizzata", davanti alle foto e ai resoconti degli astronauti in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale, penso che sì, sarebbe proprio fantastico andarci, nello spazio. Ma ce li avrò, i requisiti richiesti per essere selezionata come astronauta? Ehm... mi sa che è meglio se la smetto di sognare ad occhi aperti, e lascio certe soddisfazioni a gente come Luca Parmitano, che in orbita c'è stato da maggio a novembre 2013, e Samantha Cristoforetti, la quale col suo arrivo sulla ISS il 30 novembre prossimo sarà la prima donna italiana nello spazio... uh, che invidia!!! (benevola, s'intende) :-P
Un'altra foto che mi affascina tantissimo è stata pubblicata ieri come Astronomy Picture of the Day con il titolo Space Shuttle and Space Station Photographed Together.


Ed ecco la traduzione della relativa spiegazione.
Com'è stata scattata questa foto? Di solito le immagini dello shuttle, prese dallo spazio, sono scattate dalla stazione spaziale, e viceversa le immagini della stazione spaziale sono scattate dallo shuttle. Come può allora esserci una foto sia dello shuttle che della stazione insieme, presi dallo spazio? La risposta è che, durante l'ultimo viaggio dello Space Shuttle Endeavour verso la Stazione Spaziale Internazionale a maggio del 2011, una navetta di rifornimento è partita dalla stazione con a bordo degli astronauti che hanno catturato una serie di vedute rare. La navetta di rifornimento era la russa Soyuz TMA-20, che in seguito quel giorno atterrò nel Kazakistan. La spettacolare immagine sopra rende bene le dimensioni relative della stazione e dello shuttle agganciato. [Per avere un'idea delle dimensioni assolute, tieni presente che uno Space Shuttle è/era alto 56,1 m, NdC] Molto più in basso si vedono le nuvole della Terra sopra un mare azzurro.