sabato 12 luglio 2014

Il richiamo dei libri

Quando parlo di libri... ehm, ho una certa tendenza a predicare bene e razzolare male, lo confesso. Sto attraversando un periodo in cui la lettura di testi letterari mi "ispira" poco, forse perché c'è sempre tanto, anzi troppo da leggere sul Web... :-/ ma negli ultimi tempi continuano ad arrivarmi segnali inequivocabili del fatto che dovrei rimettermi in riga! :-)
Tanto per cominciare, sulla pagina Facebook Snow Addiction – splendidamente fuori stagione... ma neanche tanto, viste le attuali condizioni meteo ;-) – ho visto l'immagine qui sotto.


Essa esprime in maniera visivamente assai efficace la seguente proporzione: un libro sta a un film come la gigantesca parte sommersa di un iceberg sta a quella emersa. In effetti con la frenesia dei tempi moderni si tende a prediligere la visione di una pellicola, che in media richiede assai meno tempo rispetto alla lettura di un romanzo; al momento mi viene in mente un unico film che duri più del tempo che ci vuole a leggere il libro corrispondente: La leggenda del pianista sull'oceano (che non ho ancora visto), tratto dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco. Ma lavorare d'immaginazione su un (buon) libro è la chiave per accedere a meravigliosi mondi sconfinati, e dà un piacere che difficilmente in un film, per buono che possa essere, riuscirai mai a trovare! :-)
La citazione qui sotto invece l'ho adocchiata proprio oggi su CAFFEINA.


«Evitare i libri per ragazzi solo perché non si è più ragazzi è come sostenere che i gialli andrebbero letti solo da poliziotti e criminali» (Nick Hornby). In effetti non ci avevo mai riflettuto in questi termini... e conoscendomi è strano, perché invece i film per ragazzi, se non addirittura per bambini, non li disdegno affatto, anzi. Quasi quasi torno a considerare l'acquisto de I magnifici 7 capolavori della letteratura per ragazzi; devo ammettere di averne letto uno solo, a suo tempo... ma mi sembra una raccolta decisamente più interessante rispetto all'equivalente per ragazze! :-)
Inoltre, tramite la newsletter de Il libraio, ho scaricato il PDF con Le 50 frasi celebri più belle sul piacere di leggere, ispirate al romanzo La misura della felicità di Gabrielle Zevin, e ne ho selezionate una decina (ma c'era pure quella di Umberto Eco già citata qui) che riporto di seguito.
«Ogni lettore, quando legge, legge se stesso» (Marcel Proust)
«Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?» (Harper Lee)
«Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia» (Luis Sepúlveda)
«La lettura dei buoni libri è una sorta di conversazione con gli spiriti migliori dei secoli passati» (Cartesio)
«Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi» (Pietro Citati)
«Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira» (J.D. Salinger)
«La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno» (Francis de Croisset)
«Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla» (Tiziano Terzani)
«Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere» (Michel Foucault)
«Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo» (Leonardo Sciascia)
Infine, queste due sono tratte dal summenzionato La misura della felicità, che si è già guadagnato un posticino nella mia wishlist... :-)
«Bisogna incontrare le storie al momento giusto. Le cose che ci colpiscono a vent’anni non sono necessariamente le stesse che ci colpiscono a quaranta, e viceversa. Questo è vero nei libri e anche nella vita»
«Tutto quello che ti serve sapere di una persona lo capisci dalla sua risposta alla domanda: qual è il tuo libro preferito?»
Caspita, quanto è vero! Se lo chiedessero a me, qual è il mio libro preferito, credo che risponderei farfugliando «Bella domanda... ma ecco, così su due piedi...», mi farei prendere dall'agitazione e probabilmente ammutolirei... il che a pensarci bene la dice lunga sulla sottoscritta! ;-)
D'ora in poi mi sono ripromessa di evitare quanto più possibile l'acquisto di libri cartacei, per mere ragioni di spazio, e ho intenzione di aggiungere alla mia lista dei desideri il Kindle... sì, ma quale? Il Paperwhite, oppure posso accontentarmi del ben più economico modello base? That is the question! Nel frattempo un e-book da Amazon l'ho già acquistato – Cercatori di meraviglia di Amedeo Balbi aka Keplero – e in mancanza di un e-reader posso pur sempre leggerlo su smartphone o (meglio) su tablet tramite app.

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