giovedì 29 maggio 2014

Perché nascondere il bene?

Ieri per ventiquattro famiglie italiane è stata la fine di un incubo: i trentuno bambini congolesi da loro adottati, e che erano bloccati da mesi nel Paese d'origine a causa di presunte irregolarità, sono finalmente arrivati in Italia per ricongiungersi ai genitori adottivi. La notizia ha avuto un ampio risalto mediatico, e l'immagine simbolo dell'evento è quella che mostra la giovane e bella Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento del Governo Renzi, mentre si fa fare una treccina dalla piccola Marty durante il volo da Kinshasa all'aeroporto di Ciampino: la puoi vedere qui sotto.


Può sembrare impossibile, ma c'è chi anche a proposito di una notizia così gioiosa è riuscito a trovare qualcosa da ridire. Non soltanto, come riferito da una mia amica su Facebook, sono stati capaci di fare commenti del tipo «prima gli italiani» oppure «e ora i marò», evidentemente fregandosene del diritto di quei poveri bambini innocenti a condurre un'esistenza dignitosa lasciandosi alle spalle condizioni di vita estremamente disagiate... ma pure il governo è stato accusato di aver spettacolarizzato il lieto evento per fini politici. A costoro posso rispondere citando uno status pubblicato su Facebook (non manca un pizzico di turpiloquio... ma quanno ce vo' ce vo'! ;-)).
E voi che fate? La menate contro il Presidente del Consiglio? Vi scandalizzate perche' e' una manovra pubblicitaria? MA SIETE SCEMI?
Certo che e' una manovra pubblicitaria, CAZZO! Fa pubblicita' al fatto che l'Italia sta faticosamente diventando una nazione civile mentre le merde razziste devono andare a pietire solidarieta' all'estero!
Si chiamano gesti simbolici, e se non ne capite il senso e la portata, persino un democristiano come Renzi e' troppo per voi.
Sinceramente, con tutta l'antipatia personale per il soggetto, dovreste mettervi in fila e prendere il numero per leccargli gli alluci, NESSUNO in Europa ha avuto il coraggio di dare un simile schiaffo alle destre xenofobe a tre giorni dalle elezioni.
Pure il vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini si è occupato della questione. Mi limito a citare alcune righe del suo Buongiorno odierno...
Resiste, persino in un Paese sguaiato come il nostro, un certo fastidio per l’ostentazione del bene. Il male può essere mostrato in ogni sfumatura morbosa, con l’ottima scusa di denunciarlo. Invece il bene è circondato da una bolla di pudore e chiunque osi spezzarla viene lapidato dai ghigni del cinismo. Ma a furia di rimuovere il bene, molti di noi hanno finito per credere che non esista.

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