lunedì 3 marzo 2014

Humour fotografico

Da quando ho deciso di coltivare la mia passione per la fotografia, ho scoperto una branca dell'umorismo di cui ignoravo l'esistenza, e che è ben rappresentata dalle tre immagini che ti propongo nel post di questa sera; se vuoi ingrandirle, non devi far altro che cliccarci sopra.
La prima l'ha condivisa su Facebook il mio "prof" di fotografia Stefano Lista, per motivare il suo motto «Non scattare, pensa». Il disegno illustra in chiave umoristica il diagramma di flusso che ogni buon fotografo dovrebbe seguire prima di decidere se premere o meno il pulsante di scatto. Se tutti noi lo rispettassimo, faremmo molte meno foto... io per prima! ;-) E la mia fotocamera tirerebbe un sospiro di sollievo: in effetti non bisogna dimenticare che gli otturatori possono reggere un numero limitato di scatti prima di rompersi.


Comunque sento che qualcosa sta cambiando in me: nel corso dell'ultima lezione del corso base Stefano ha enunciato una verità apparentemente banale, «Quando andate in vacanza evitate di fotografare i monumenti, tanto quelli li trovate già sulle cartoline: fotografate il resto»... ed io ho avvertito una sorta di illuminazione. Ahimè, una brillante carriera di fabbricante di cartoline stroncata sul nascere! ;-)
Il grafico qui sotto, mostratoci da Stefano a lezione, illustra le fasi della vita di un fotografo.


Dove si colloca attualmente la sottoscritta? Beh, direi appena prima del punto contrassegnato in ascissa come First tripod... se non altro perché mi sta per arrivare il treppiede che ho ordinato, dopodiché potrò dare libero sfogo alla mia passione per la fotografia di paesaggio. Dal grafico si evince che in questa fase possiedo già un buon livello di conoscenza (del resto la teoria è sempre stata il mio forte fin dai tempi della scuola guida), mi sono lasciata alle spalle la convinzione che tutti i miei scatti facessero pena (ma attenzione, a quanto pare c'è un altro baratro di autostima che mi aspetta!), e la qualità delle mie foto è destinata a crescere sempre di più. Speriamo... :-)
Infine, ecco le dieci cose da non dire mai ad un fotografo.


A proposito del punto 4, accennando alla decolorazione selettiva Stefano ci ha spiegato, scherzando ma non troppo, che tale tecnica viene detta cut-out perché... chi la usa è tagliato fuori dalla storia della fotografia! ;-)
Vale la pena di sottolineare l'aneddoto con cui si conclude il post.
Una sera un mio amico che si diletta di fotografia, invitato a cena, mostrò alcune foto che aveva portato con sé. La padrona di casa, guardandole, esclamò: “Bellissime, deve avere una macchina fotografica eccellente!”. Al momento di andare via, il mio amico rivolto alla padrona, disse: “Ottima cena: lei deve avere pentole di buona qualità!”.
:-D

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