mercoledì 30 ottobre 2013

Un bravo imprenditore, ma soprattutto un grande uomo

Ieri e l'altroieri su Raiuno è andata in onda la fiction Adriano Olivetti – La forza di un sogno, diretta da Michele Soavi e il cui protagonista era il sempre impeccabile Luca Zingaretti. Poteva la sottoscritta perdersi uno sceneggiato dedicato a un ingegnere (sia pur chimico)? ;-) E no che non poteva... eppure la prima puntata me la sono persa, in effetti: meno male che ho potuto recuperarla ieri pomeriggio da rai.tv, dove si può trovare anche la seconda e ultima puntata! :-)
Grazie a La forza di un sogno ho imparato a conoscere la figura di quel grand'uomo che era Adriano Olivetti: i suoi principi (talmente rivoluzionari da attirare su di lui i sospetti degli americani) secondo cui il profitto aziendale va reinvestito a beneficio della comunità, il suo impegno per migliorare le condizioni di vita dei dipendenti con un occhio di riguardo al loro arricchimento culturale, le sue vicende sentimentali (anni dopo l'abbandono da parte della prima moglie, riuscì a rifarsi una vita con un'altra donna vincendo l'iniziale opposizione dei genitori di lei) e i suoi successi imprenditoriali, partendo dal settore delle macchine per scrivere (pensiamo alla celebre Lettera 22) per arrivare ai risultati pionieristici nel campo dell'informatica. Aveva il marchio Olivetti quello che è generalmente considerato il primo personal computer in assoluto, il Programma 101, presentato nel 1965, cinque anni dopo la morte di Adriano... ma un altro fondamentale traguardo era stato già raggiunto negli anni Cinquanta: il mainframe Olivetti Elea 9003, concepito, progettato e sviluppato da un piccolo gruppo di giovani ricercatori guidati da Mario Tchou, è stato il primo calcolatore interamente a transistor del mondo... e scusa se è poco! :-)
In seguito il laboratorio venne venduto alla General Electric, e fu così che si chiuse un'importante stagione per l'elettronica italiana, che vedeva allora la leadership industriale e tecnologica dell'azienda di Ivrea.
Oggi la Olivetti esiste ancora e fa parte del gruppo Telecom Italia, anche se indubbiamente risulta alquanto ridimensionata rispetto alla sua epoca d'oro, purtroppo... :-/

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