lunedì 21 ottobre 2013

Sic transit gloria mundi...

Il post di oggi prende spunto da una foto pubblicata su EarthSky con il titolo Glory, seen from a hot air balloon, la quale documenta un fenomeno ottico tanto raro quanto suggestivo: la gloria.


 Ed ecco la traduzione opportunamente adattata dell'articolo che la accompagna.
Eileen Claffey ha visto questa gloria – che si forma quando le goccioline d'acqua nell'aria riflettono all'indietro la luce – a Brookline nel Massachusetts il 19 ottobre scorso, mentre volava su una mongolfiera. L'ombra del pallone, con un alone di luce intorno ad essa, è chiamata "gloria".
Si potrebbe talvolta vedere una gloria dal finestrino di un aeroplano, quando l'ombra dell'aereo si proietta sulle nubi al di sotto, ed un alone di luce circonda l'ombra. In questo caso, è l'ombra della mongolfiera a trovarsi al centro della gloria.
Vedrai una gloria soltanto quando il sole si trova direttamente dietro la tua testa, ma, in tale circostanza, cercale ogni volta che sotto di te c'è della nebbia o una nube, illuminata dalla luce del sole. Secondo il sito web Atmospheric Optics, al quale ti rimando se vuoi saperne di più sulle glorie e su altri fenomeni ottici...
Le glorie si possono vedere su montagne e colline, dai velivoli e nella nebbia marina e perfino al chiuso.
Esse si formano quando la luce viene riflessa all'indietro da singole goccioline d'acqua.
Osserva in questa foto che il cesto appeso sotto il pallone corrisponde al centro della gloria. Questo perché le glorie, come gli arcobaleni, sono individuali: ciascuno vede la propria gloria personale, dal proprio punto di vista. In questo caso, Eileen ha fatto le veci dei nostri occhi, e così vediamo la gloria dal suo punto di vista, cioè dal punto di vista del cesto. Se per qualche miracolo del coraggio oppure della fisica un'altra persona con una macchina fotografica viaggiasse sulla parte superiore del pallone, potremmo vedere un punto di vista differente su questa gloria, con la parte superiore del pallone che corrisponde al centro della gloria.
Ti saluto con il video di un brano che mi è tornato in mente come possibile colonna sonora di questa meraviglia: no, non Gloria di Umberto Tozzi, bensì Glorious di Andreas Johnson. Accipicchia, sono già passati quattordici anni...

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