sabato 10 agosto 2013

La notte dei desideri

«Vedo stelle che cadono / nella notte dei desideri...». Così canta Jovanotti, che esattamente un mese fa sono andata a sentire "a sbafo" dall'esterno dello Stadio Adriatico di Pescara dove teneva il suo concerto. Eh già... la notte del 10 agosto è celebre per le stelle cadenti (anche se ormai di norma il picco di visibilità delle Perseidi si verifica un paio di giorni più tardi), e la tradizione vuole che ad ogni "lacrima di San Lorenzo" vista corrisponda un desiderio esaudito, come ricordato tempo fa da Mitì, che mi auguro ritorni al più presto sulla sua decisione di sospendere il blog fino a data da destinarsi. Personalmente, ammesso che stanotte il cielo sia sgombro da nubi, dubito che avvisterò qualche stella cadente se non per caso, dal momento che non prevedo di allontanarmi dalla città, da queste parti l'inquinamento luminoso imperversa (anche se nella strada in cui abito sono stati installati di recente dei nuovi lampioni con sistema cut-off), e tanto a questa storia dei desideri che si avverano se li esprimi guardando una stella cadente non ci ho mai creduto... a parte quella volta che ci ho provato, e infatti non ha funzionato. ;-) Il mio desiderio di quest'anno è tanto complicato da realizzare quanto semplice da esprimere: voglio essere felice. C'è chi sostiene che i desideri bisogna tenerli segreti affinché si avverino... ma, se non credo a quell'altra storia là, figuriamoci a questa: anzi al contrario sono convinta che definire con chiarezza un obiettivo costituisca il primo passo per raggiungerlo. E lo dico a gran voce, perché tutti possano sentirlo: voglio essere felice!!! Per qualche tempo ho creduto di esserlo, ma poi mi sono resa conto che in fondo era tutta un'illusione. A questo punto della mia vita, invece, ho capito che merito di esserlo sul serio: voglio essere feliiiceeeee!!!!! :-)
Ehm... pardon, adesso mi ricompongo e ti lascio con una foto astronomica scattata l'anno scorso da Sebastian Voltmer, tratta come di consueto da Astronomy Picture of the Day e intitolata Perseid over Albrechtsberg Castle...


... e con la traduzione della relativa spiegazione, dalla quale si evince che le stelle cadenti (più propriamente chiamate meteore) non hanno nulla a che fare con le stelle propriamente dette: trattasi infatti di semplici frammenti di cometa o di asteroide che, entrando all'interno dell'atmosfera terrestre, si incendiano a causa dell'attrito. Se non lo sapevi già, ti domando perdono per averti spezzato l'incanto... ;-)
Il castello medievale di Albrechtsberg è circondato dagli alberi vicino alla sponda settentrionale del fiume Pielach e alla città di Melk, in Austria [Melk? Uhm, questo nome mi ricorda qualcuno!, NdC]. Nei limpidi cieli notturni del 12 agosto 2012 si stagliava sotto le costellazioni estive settentrionali, tra cui l'Aquario [senza la c, non è un refuso, NdC], l'Aquila e la debole ma compatta costellazione del Delfino (sopra e a destra rispetto al centro) in questa veduta del cielo verso ovest. La scena coglie anche una luminosa meteora sopra le mura del castello. Parte dell'annuale sciame di Perseidi, la sua scia punta verso l'eroica costellazione del Perseo [in effetti le Perseidi si chiamano così proprio perché il radiante, ossia il punto dal quale sembrano provenire tutte le scie, è collocato all'interno della costellazione del Perseo, NdC] alta sopra l'orizzonte nelle prime ore del mattino. Entrando nell'atmosfera a circa 60 chilometri al secondo, le Perseidi sono granelli di polvere provenienti dalla coda della cometa Swift-Tuttle. Naturalmente le Perseidi di quest'anno splenderanno attraverso i cieli notturni di questo fine settimana.

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