martedì 9 novembre 2010

Il numerino della discordia, reloaded

[Non pensavo che sarei tornata sull'argomento dopo questo post...]
L'ufficio pubblico nel quale dovevo recarmi per sbrigare una certa pratica, stando al cartello affisso in sede, è attivo il martedì e il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17. Essendo a conoscenza di questo orario, giovedì scorso sono arrivata sul posto alle quattro meno venti... solo che i numerini elimina-code che permettono di accedere al servizio erano già stati ritirati. Li hanno tolti quasi subito, ha brontolato una ragazza lì presente. Al che me ne sono andata senza nemmeno provare a protestare, ma ripetendomi «La prossima volta sarò qui quando cominciano». E così è stato: oggi sono arrivata prima delle tre, ho preso il numerino e mi sono seduta per un po' ad ingannare l'attesa leggendo (sono impegnata nel "ripasso" di Harry Potter e i doni della morte in vista dell'uscita del primo dei due film che ne rappresentano la trasposizione sul grande schermo), per poi alzarmi ed appropinquarmi (ah, quanto me piace 'sto verbo! :-)) alla porta quando mi sono resa conto che il mio turno era imminente. Erano quasi le quattro, e ho notato che pure questa volta i numerini erano ormai spariti. Ora, io posso anche capire che, se venissero distribuiti fino alle cinque, forse non basterebbe un intero pomeriggio di lavoro per smaltire tutti gli utenti, e perciò è necessario porre un limite, ma... ecco, non sarebbe male se sul suddetto cartello ci fosse scritto qualcosa del tipo «Verranno serviti gli utenti che si sono presentati entro l'ora tale», oppure «... i primi tot utenti» (adesso che ci penso, non sarebbe stato male neppure se io mi fossi premurata di far presente questo suggerimento all'impiegata, dal momento che dubito fortemente che leggerà questo post! ;-)). A scanso di equivoci, se non altro. In effetti, mentre me ne stavo là in piedi, sono arrivate almeno due o tre persone che, conoscendo l'orario indicato sul cartello, si aspettavano non a torto di essere ancora in tempo per mettersi in fila... ma sono rimaste alquanto interdette, proprio come era successo a me giovedì scorso, quando si sono accorte che i numerini non c'erano già più. Solo che loro, a differenza della sottoscritta, la quale si era semplicemente dileguata in silenzio, hanno cominciato a protestare animatamente cercando di scavalcare le persone regolarmente in coda per chiedere almeno spiegazioni. Ma cosa vuoi che ti rispondano, dico io, se non «La prossima volta cerchi di arrivare prima!». Come se non bastasse, altri utenti in attesa ripetevano con tono alquanto stizzito che alcuni si erano indebitamente intrufolati pur essendo sprovvisti del numerino, approfittando del fatto che l'impiegata (secondo loro) non controllava che ce l'avessero. Quel che ho potuto capire dall'esasperata reazione della signora è che i presunti "furbacchioni" in realtà non avevano commesso nessun abuso ma avevano invece tutto il diritto di entrare prima, non so esattamente per quale ragione perché non avevo alcun interesse ad indagare. Già, il mio unico desiderio in quel momento era uscire il prima possibile da quella "gabbia di matti", perché cominciavo a non poterne più! Negli ultimi tempi la mia soglia di irritabilità sembra essere scesa in misura non irrilevante, solo che mi sforzo sempre di restare imperturbabile senza neppure sbuffare, tutt'al più mi limito ad alzare gli occhi al cielo... e poi dicono che la gente somatizza! ;-) Uh, immagino che una full immersion di svago mi farebbe bene... :-)

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