lunedì 2 agosto 2010

Era il 2 agosto 1980

Alle ore 10:25 di sabato 2 agosto 1980, l'esplosione di una bomba collocata dai terroristi nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna causò la morte di ottantacinque persone e il ferimento di oltre duecento. A trent'anni esatti di distanza, la verità su quella dolorosa pagina di storia del nostro Paese non è ancora stata scritta, e chissà quando e se lo sarà mai.
In genere gli anniversari che corrispondono a una cifra tonda sono, a torto o a ragione, considerati più significativi degli altri... ma evidentemente questo non lo è stato abbastanza da convincere anche un solo rappresentante del governo a presenziare alla commemorazione svoltasi oggi con tanto di sconvolgente flash mob. Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage, ha commentato amaramente questa inaspettata defezione collettiva parlando di «schiaffo» e di «spregio». Abbiamo preferito evitare di essere fischiati, ha di fatto ammesso il ministro della Difesa Ignazio La Russa, e non solo lui. Personalmente sottoscrivo il pensiero del Paz al riguardo: «un governo che non presenzia ad una celebrazione importante per il paese Tutto come quella del 2 agosto per la strage alla stazione di Bologna per paura dei fischi, è un governo che di fatto perde definitivamente qualsiasi diritto di rappresentanza e autorevolezza, se mai ne ha avuta, nei confronti del paese che è ancora li fermo immobile ad osservare quelle lancette congelate nel tempo». (La simbolica immagine che apre questo post ritrae appunto l'orologio della stazione, fermatosi all'ora dell'esplosione, ed è tratta da qui)
A proposito, la strage di Bologna assume un ruolo di rilievo nella trama del film Da zero a dieci diretto dal poliedrico artista Luciano Ligabue. Il rocker di Correggio si esibirà proprio questa sera allo Stadio Adriatico di Pescara, e sono convinta che nel corso del concerto non rinuncerà a commemorare in qualche modo l'odierna ricorrenza.

3 commenti:

  1. ciao.concordo con te e con Paz,...ma vistii i nostri rappresentanti di governo è meglio che si SIANO vergognati e siano restati a casetta loro,...perchè infangare con queste impresentabili facce i poveri morti di Bologna ?..e pensare che due-tre giorni prima della strage ero passato per quella stazione, per quella sala d'aspetto!ciaofilemazio 

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  2. In effetti, non posso darti torto. Ho appena visto che pure Metilparaben la pensa così...Io proprio due giorni fa sono transitata in treno (senza sostare) da Bologna. E le parole "stazione di Bologna" hanno evocato nella mia mente immagini alquanto drammatiche...

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  3. Hanno paura dei fischi, ma i fischi sono il meno che possono beccarsi..intrallazzati come sono tutt'oggi con le logge massoniche,  gli affaristi e i faccendieri.. sono senza vergogna..oltretutto mica ci pensano a togliere il segreto di stato...se viene tolto l'Italia si rivolta...Ciao

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