sabato 17 luglio 2010

LEGO, che passione!

Dopo svariati giorni di pausa dovuti, diciamo così :-S, a "pigrizia estiva", torno a scrivere... limitandomi però ad organizzare alcuni link raccolti nel corso del tempo e riguardanti i cari vecchi LEGO, di cui ho già parlato tempo fa.
Prima di tutto, ecco qualche video che vede protagonisti i mitici mattoncini.
  • La "capocciata" assestata dal fuoriclasse transalpino Zinédine Zidane al nostro Marco Materazzi nel corso dell'indimenticabile finale mondiale del 2006 e la fastidiosa "moda" delle vuvuzela che ha caratterizzato la coppa del mondo di calcio appena conclusasi in Sudafrica vengono rievocate entrambe in questo video girato in stop motion.
  • Guardando la riproduzione di una celebre scena del film Matrix messa a confronto con l'originale, c'è da rimanere a bocca aperta!...
  • ... come pure è notevole osservare una stampante costruita coi LEGO, regolarmente in funzione.
  • I LEGO costituiscono anche la struttura di un congegno in grado di risolvere il cubo di Rubik. [A proposito, l'anno scorso l'inventore del celebre rompicapo ne ha lanciato l'"erede". Se però anche tu, come me, difficilmente riesci a venire a capo della versione "storica", puoi sempre farti aiutare dal risolutore online. Non sarà una gran soddisfazione... ma se non altro ti consente di riporre nel cassetto il "cubo magico" in perfetto ordine!]
A proposito di gadget tecnologici aventi a che fare coi LEGO, ho scoperto che sono in vendita memorie USB inserite in un mattoncino delle famose costruzioni. (Il post che ho trovato al riguardo è piuttosto datato, oramai... ma l'idea è troppo carina! :-))
Proseguendo... ecco un paio di gallerie fotografiche: una che mostra le riproduzioni di famose opere d'arte, dalla Gioconda di Leonardo a L'urlo di Munch, realizzate utilizzando i mitici mattoncini, e un'altra nella quale lo stesso approccio è stato applicato ad immagini facenti parte della memoria collettiva.
Alla cerimonia di insediamento del presidente americano Barack Obama, The Big Picture ha dedicato a suo tempo un'apposita fotogallery nella quale era immortalato fra l'altro un mirabile modello in scala: riporto le due istantanee qua sotto.



Poi... ecco una vignetta simpatica e nostalgica tratta da The Oatmeal.


[Traduzione: «Che cosa ricordo di più sui LEGO. Costruire cose seguendo le istruzioni. Costruire qualunque cosa volessi. Cercare quell'unico dannato pezzo nella mia scatola gigante di LEGO. Urlare di dolore dopo aver messo il piede su un mattoncino LEGO quando ero scalzo» (a me personalmente quest'ultimo inconveniente non è mai capitato, perché di rado giravo a piedi nudi per casa... ma a quanto pare risulta essere il ricordo più vivido per moltissime persone! ;-))]
Infine... una volta, mentre gironzolavo in libreria, mi è capitato di sfogliare un volume che mostrava ciò che si può costruire coi LEGO facendo piazza pulita delle «regole che guidano la creazione dei modelli ufficiali, approvati dalla casa madre»: a quanto pare, in effetti, lo standard prevede che «non si possono includere oggetti non-Lego in una confezione, né tagliare i mattoncini, né incollarli, né scagliare proiettili impropri». Il manuale s'intitola Lego proibito, e se dovesse interessarti puoi trovarlo qui.

4 commenti:

  1. Grazie a te, al tuo link e al grande Eric Dietz sono riuscita a mettere a posto tutte le facce del mio cubo di Rubik!!!Anche se non ho ancora capito come ho fatto!!! (cioè la strategia che ci sta dietro)Un bacione e ancora grazie*Maria*

    RispondiElimina
  2. Beh, mi fa piacere esserti stata di aiuto! :-) Per capire come funziona l'algoritmo... beh, sarebbe interessante studiare il codice sorgente. Magari mi ci dedicherò, qualche volta...

    RispondiElimina
  3. Il tuo blog è stupendo! Mi fa piacere scoprirvi cose nuove o notare che ci colpiscono le stesse cose! Bye!

    RispondiElimina
  4. @poveropiccolopanda: scusami se ti rispondo con un po' di ritardo... ma sappi che il tuo commento mi ha fatto un piacere enorme, grazie! :-)

    RispondiElimina