venerdì 23 luglio 2010

Il fresco artificiale

Poco tempo fa abbiamo discusso con l'amministratore di condominio riguardo all'installazione dei climatizzatori: lui sosteneva infatti che montare l'unità esterna in una posizione tale da renderla visibile dalla strada nuocesse al decoro della facciata (manco si trattasse di un edificio storico di pregio... ma vabbe' :-S), e pertanto voleva imporci di sistemarla in prossimità del pavimento del balcone, dove avrebbe sicuramente recato intralcio. La nostra obiezione: ma allora, se il criterio è questo, le paraboliche che pullulano in ogni dove non pregiudicano forse l'estetica del palazzo? La sua risposta: «Può darsi... però non c'è alternativa: l'antenna va montata in modo tale che sia visibile, altrimenti mica riceve bene!». Ma tu guarda che roba: come se la televisione satellitare (della quale la mia famiglia fa benissimo a meno ;-)) fosse più essenziale rispetto a un impianto benefico per la salute, soprattutto quella di persone anziane e cagionevoli. Comunque, al termine della discussione, l'amministratore ha acconsentito a chiudere un occhio... fatto sta che, alla fine della storia, l'ha avuta vinta lui. Infatti, anche se sarebbe stato opportuno affidarsi a qualcuna delle guide disponibili online, abbiamo delegato tutte le scelte tecniche all'installatore; questi ci ha "appioppato" un modello della Mitsubishi con un'unità esterna così voluminosa che montarla in alto sulla facciata non sarebbe stato fattibile, e così abbiamo dovuto sacrificare un po' di spazio (e di piante in vaso) sul balcone.
Ma se non altro, dopo anni di ventilatori, quest'estate possiamo finalmente goderci un po' di fresco indoor: il clima è talmente piacevole che, quando la calura è asfissiante come in questi giorni, non c'è verso di convincere me, che il freddo invernale lo tollero piuttosto bene ma non sopporto l'afa, a uscire nelle ore diurne, a meno che non sia proprio necessario! :-) (Ci mancava solo una ragione in più per rimanere tappata in casa :-S)
È ancora presto per stabilire quanto questo benessere inciderà sulla nostra bolletta della luce... ma in ogni caso mi sentirei di dire che si tratta di soldi ben spesi. Comunque, per contenere i consumi di energia elettrica e minimizzare al contempo i possibili disagi connessi all'impiego dell'aria condizionata (personalmente ho sperimentato soltanto una certa secchezza degli occhi e qualche innocuo starnuto), è consigliabile che la temperatura interna impostata sia di tre o quattro gradi più bassa rispetto a quella esterna, non inferiore. L'esigenza di tenere sotto controllo le temperature mi ha dato l'occasione per comperare un gadget che desideravo da un po', ovvero una stazione meteo; ho optato per il modello EW93 della Oregon Scientific con orologio radiocontrollato (fantastico, un aggeggio in meno da dover regolare! :-)) che, oltre a monitorare la temperatura interna e quella esterna (tramite un sensore senza fili che teniamo sul balcone e che, quando si trova esposto al sole, registra dei picchi termici impressionanti), fornisce in base a chissà quale algoritmo le previsioni per le successive 12 ore. In questo momento prevede tempo nuvoloso...
Infine, la ASL di Pescara ha reso disponibile una pagina web per aiutare i cittadini ad affrontare l'afa; anche se in molti casi il semplice buon senso dovrebbe essere sufficiente per prendere certe precauzioni, credo che valga la pena di darle un'occhiata.

1 commento:

  1. Ho anche io un modello della oregon scientific con secondo sensore senza fili. Le previsioni si basano sull'andamento della pressione atmosferica nelle 24 ore. Ho notato negli anni che si diventa dipendenti dello strumento, quasi come se riuscisse a condizionare la percezione del nostro corpo in fatto di temperatura e umidità, prima era più semplice, se si sentiva caldo si accendeva il ventilatore, e basta. :)

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