mercoledì 3 febbraio 2010

L'immagine conta, bellezza!

Da tempo ho la netta sensazione che troppo spesso in politica i candidati vengano selezionati sulla base di semplici criteri di immagine, in particolare bella presenza e popolarità; una prassi prevalente, anche se non esclusiva, nel centrodestra (tanto per fare un esempio, non mi spiego altrimenti come sia possibile che Daniele Capezzone, i cui trascorsi nel Partito Radicale sono tutt'altro che remoti, ricopra oggi con somma nonchalance il ruolo di portavoce del PdL...).
Nei giorni scorsi ho letto un paio di articoli che sembrano confermare la mia idea. Alt, prima che qualcuno possa obiettare che la redazione del Fatto Quotidiano, con Marco Travaglio in testa, è un covo di seguaci dell'antiberlusconismo più sfrenato! ;-) La ricostruzione, segnalata da Fulvia, dei retroscena per cui il sindaco di Assisi, "colpevole" di avere le orecchie a sventola e per giunta asimmetriche, è stato escluso dalla candidatura alla presidenza della regione Umbria è pubblicata su Corriere.it...
P.S.: Si direbbe d'altra parte che il requisito di una condotta irreprensibile sul piano civico, etico e morale non conti poi così tanto. Ingenua io, che la considero la componente più rilevante dell'immagine di un politico...

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