sabato 9 gennaio 2010

Quando lo dirò io...

Pochi giorni fa ha avuto luogo il primo esperimento di ipnosi di massa tramite social network... ma pare che le cose non siano andate esattamente come prometteva l'organizzatore, l'ipnoterapeuta inglese Chris Hughes. Approfitto dell'occasione per riportare alcune righe degne di nota, anche se non particolarmente attuali, tratte da una non meno interessante intervista sull'ipnosi rilasciata dallo psichiatra e criminologo Vincenzo Mastronardi e pubblicata su un vecchio numero del mensile Newton (l'avevo già detto, no, che sta per tornare?). Alla domanda dell'intervistatrice, «Cosa c'è di vero negli esperimenti di ipnotismo che si vedono in Tv?», ecco cosa rispose il professor Mastronardi:
L'abilità dell'ipnologo è una capacità che nasce da anni di studio e non ha proprio niente a che fare con i fenomeni da baraccone. Anzi, a volte quelli che sembrano innocenti show possono portare a conseguenze delicate per la psiche degli spettatori più sensibili. Ho dovuto curare una persona che si era scompensata, rendendo manifesta una schizofrenia latente (che magari non sarebbe mai venuta fuori), per il solo fatto di aver seguito in Tv uno spettacolo di «ipnotismo a distanza» condotto da un noto showman italiano. [uhm, chissà a chi si riferiva...?! ;-)] Per non parlare di quelli, e sono in tanti, che come biglietto hanno dovuto pagare il blocco delle dita, durato ore e ore, che l'imbonitore aveva fatto loro intrecciare, garantendo che si sarebbero sciolte «quando lo dico io». Un prezzo pesante per lo zapping del sabato sera.

3 commenti:

  1. Effettivamente, il prof. Mastronardi dovrebbe studiare più a lungo l'ipnosi, per saperne un po' di più e non approfittare del nome per sostenere cose che non sa.
    Prima di tutto è confermato dalla bibliografia che le schizofrenie non ammettono ipnotizzabilità, quindi non ci sono i pericoli che lui denuncia: o non si trattava di schizofrenia (grave errore di diagnosi, per uno psichiatra) o non si trattava di ipnosi, per quello che ha scompensato.
    In secondo luogo, se afferma (anche questo tutto da verificare) che le dita sono rimaste bloccate per ore e ore (!) in seguito agli spettacoli di Giucas Casella, vuol dire che non è solo un imbonitore ma anche, purtroppo, un ipnotista.
    L'ipnosi è invece uno strumento che, in mani capaci, produce effetti anestetici meravigliosi, perché non richiede il sostegno del farmaco (usi in odontoiatria e in ginecologia) e può aiutare notevolmente in psicoterapia. Qualcuno la utilizza anche per spettacolo, ma gli effetti più strabilianti sono ottenuti mediante "complici" (e Giucas Casella è anche stato denunciato per non averli pagati quanto aveva promesso), e non mediante ipnosi.
    Al prof. Mastronardi suggerisco il volume del suo collega, avvocato e docente di criminologia, prof. Guglielmo Gulotta ("Ipnosi - aspetti psicologici, clinici, legali, criminologici" - Milano - Giuffrè - 1980), magari qualcosa di Milton Erickson ("Le nuove vie dell'ipnosi" - Astrolabio), oppure, un testo interamente consultabile on line, che è stato scritto dal sottoscritto quando insegnavo ipnosi agli psicoterapeuti della Scuola Superiore di Psicoterapia di Cremona ("Teoria dell'Ipnosi" - http://books.google.it/books?printsec=frontcover&id=FrSpc9ax1OkC#v=onepage&q=&f=false )
    Cordiali saluti.
    Prof. dr. Alessandro Zucchelli

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  2. Gentile Prof. Zucchelli, la ringrazio per il suo commento, che ha aggiunto un contributo davvero significativo a un post scritto senza troppe pretese. Considerato che il professor Mastronardi all'epoca dell'intervista era Direttore scientifico del Centro Italiano di Ipnosi clinica e sperimentale e vanta tuttora altri titoli nel settore, non so cosa pensare. A proposito della critica da lui rivolta a Giucas Casella, immagino che lui intendesse semplicemente mettere in guardia i lettori nei confronti dei danni che può causare l'ipnosi praticata in condizioni non adeguate.

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  3. gentile Gwendalyne
    nelle referenza citate a proposito del prof. Mastronardi, la parola "ipnosi" risulta solo 4 volte, e non per competenze specifiche, ma solo organizzative o di insegnamento della comunicazione. Al contrario, il prof. Gulotta, citato nella mia precedente, è vice presidente dell'Associazione Medici Italiani Studiosi di Ipnotismo, la massima autorità in Italia riguardo all'ipnosi. Quanto ai danni provocati, non solo non risultano denunce nei confronti di Giucas Casella o di altri ipnotisti (io ho difeso, in qualità di CTP, un truffatore accusato presso il Tribunale di Treviso di rapina mediante ipnosi, ottenendone l'assoluzione, dimostrando che non poteva trattarsi di ipnosi), ma è anche dimostrabile come sia impossibile che l'ipnosi in sé produca danni.
    Restando volentieri a disposizione, saluto cordialmente.
    Dr. Prof. Alessandro Zucchelli

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