sabato 16 gennaio 2010

Il crudele destino di Haiti

Il mese scorso, sfogliando il numero 51 del settimanale Vanity Fair, ero rimasta molto impressionata dalla testimonianza di Martina Colombari come volontaria della Fondazione Francesca Rava, la onlus che rappresenta in Italia l'organizzazione internazionale Nuestros Pequeños Hermanosi nostri piccoli fratelli») dedicata ad aiutare i fanciulli in America Latina. L'attrice ha parlato dell'attività umanitaria da lei svolta in Haiti, definito «l'inferno sulla Terra»: purtroppo le condizioni di vita sull'isola erano terribili già prima che il devastante sisma di tre giorni fa peggiorasse drasticamente le cose. In particolare, la Colombari ha sottolineato quanto fosse critica la situazione dell'infanzia haitiana (un bambino su tre non arriva ai cinque anni di età, anche per malattie quasi banali nei Paesi più progrediti ma rese letali dalla denutrizione e dal degrado), e ha raccontato di aver dovuto svolgere pure il compito più straziante che si possa immaginare, specialmente per una giovane madre come lei: quello di raccogliere bambini morti e di seppellirli.
In che modo è venuta a conoscenza di una realtà così lontana da quella dell'alta società che frequentava abitualmente? Lo spiega lei stessa: due anni fa, in occasione di un concerto alla Scala di Milano, era stata invitata ad una cena di beneficenza in favore della Fondazione Rava, e «prima della cena, filmato su Haiti. Sono rimasta senza parole, lo stomaco si è chiuso. [...] Facevo fatica a star seduta, mi sentivo inutile. "Che cosa ci faccio qui?", mi domandavo, e avevo la sensazione che in quel momento, in quel preciso momento, con il mio abito da sera e il resto, stavo sprecando tempo prezioso». Fu così che decise di contribuire alle attività della Fondazione: non soltanto sfruttando la propria notorietà per sensibilizzare la gente, ma anche (come ho già accennato) recandosi sul posto per aiutare in prima persona la popolazione haitiana, a costo di separarsi per qualche tempo dal figlioletto Achille e dal marito Alessandro Costacurta, «perché è la cosa da fare». Un'esperienza che ha inevitabilmente cambiato in modo netto la sua prospettiva nei confronti della vita.
A chi le chiede «Come fai?», la ex Miss Italia afferma di replicare con altre domande: «Come può succedere tutto questo?»... e poi ancora: «Che cosa posso fare per far tornare la speranza e almeno mezzo sorriso sul viso di quei bambini?».
Quando è stato pubblicato l'articolo, la Colombari era in procinto di partire per la quarta volta per l'isola caraibica, e all'indomani del terremoto ha dichiarato il proprio desiderio di tornare a dare una mano. A chi invece volesse dare un contributo economico dall'Italia segnalo di nuovo il post di Luca, al quale si è aggiunto quello di Http500.
[Foto tratta da NewNotizie]

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