giovedì 24 dicembre 2009

Il cenone della vigilia

Stasera a casa mia sarà la volta del tradizionale cenone (in realtà non troppo "-one" ;-)) a base di pesce. La mia famiglia non è certo un caso isolato: non per niente, in questi giorni, il commercio del pesce raggiunge il suo picco annuale, e nei supermercati, accanto ai consueti acquari popolati da astici e aragoste, compaiono vasche piene di anguille e capitoni che sguazzano beatamente, ignari del loro triste destino (ho già accennato al brutto effetto che mi fa tutto questo... e in fondo non sarebbe affatto male se si diffondesse l'impiego di questo congegno!).
In realtà, ammesso che si sia particolarmente osservanti, per la vigilia di Natale la Chiesa non prescrive l'astinenza dalla carne, che peraltro non è più sinonimo di espiazione e sacrificio da quando il pesce è divenuto pregiato come e più della carne (e che dire di quelli che, i venerdì di Quaresima se non addirittura il Venerdì Santo, osservano il precetto pranzando al ristorante?).
Probabilmente avrai già pensato al menu per stasera... ma, già che si parla di pesce, ne approfitto per suggerirti tre ricette non troppo elaborate che costituiscono un menu completo (antipasto, primo e secondo). Mi dispiace di non poter indicare le dosi esatte: io, che sono la prima a detestare la sigla q.b., so bene quanto questo possa essere irritante... ma in fondo mi sono limitata a dare una sistematina agli appunti di mamma. (In futuro mi ripropongo di tornare a metterci mano per cercare di rendere tutto un po' più chiaro)
Antipasto. Tagliare i calamari a listarelle (o listerelle?) non tanto piccole, lessarli in acqua salata contenente mezzo limone (serve a non farli scurire), scolarli e condirli con olio, limone, prezzemolo e aglio.
Primo. Soffriggere nell'olio due spicchi d'aglio, poi gettarli. Far rosolare leggermente gli scampi sgusciati, versare un goccio di brandy e far evaporare. Aggiungere qualche pomodoro di Pachino e il prezzemolo, e cuocere per altri dieci minuti. Quando il sugo è pronto, condire con esso gli gnocchetti lessati nel frattempo.
Secondo. Pulire i merluzzetti (uno per persona) togliendo le viscere, la testa e una parte di lisca. Grattugiare il pane, aggiungervi uno spicchio d'aglio tagliuzzato finemente, prezzemolo, olio e sale e mescolare. Mettere un po' di questa mistura dentro ciascun merluzzetto e un altro po' sopra, e infornare per una mezz'oretta a 180°C. Quando il pangrattato è dorato, sono pronti!
Contorno: insalata mista
P.S.: Adesso che ci penso, questo menu, per via della ricorrente presenza di aglio, sembra l'ideale per tenere alla larga certe persone... ;-)

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