giovedì 12 novembre 2009

Controllo qualità

Avevo già parlato a suo tempo della cosiddetta sindrome di YouTube che mi affliggeva... ma a dodici mesi di distanza non ho ancora trovato una "cura" efficace! :-S Tre anni e mezzo di ADSL non mi hanno tolto l'abitudine di operare offline, anche perché la visione dei video in streaming non sempre è fluida... e così continuo a scaricare .flv su .flv, per poi guardarmeli con calma in un secondo (o terzo, quarto... :-)) momento. Il problema è che attualmente mi trovo in arretrato di ore; inoltre mi capita spesso, al termine della visione, di non ricordare bene per quale motivo avessi scaricato quel tale video mesi fa... e qualche volta mi trovo quasi a domandarmi il perché della sua esistenza! ;-) Diciamoci la verità, ci vuole tempo a guardare i filmati, anche solo quel tanto che basta per decidere se arrivare fino in fondo o meno... ma non sempre ne vale la pena. Ad esempio, oserei dire che trovo superflui i video consistenti in un testo letterario o pseudo tale che scorre in sovraimpressione, accompagnato tutt'al più da una musica di sottofondo suggestiva e da immagini tratte presumibilmente da Google Image Search; un po' pochino per costituire un autentico "valore aggiunto". Uno dei video a cui mi riferisco mostrava la seguente favoletta, intitolata L'invito della follia, che ho poi trovato in un blog.
Tanto tempo fa, la Follia decise di invitare tutti i sentimenti per un'insolita riunione conviviale. Raccoltisi tutti attorno a un caffè per animare l'incontro, la Follia propose: «Si gioca a nascondino?». «Nascondino? Che cos'è?», domandò la Curiosità. «Nascondino è un gioco», rispose la Follia. «Io conto fino a 100 e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, comincerò a cercarvi, e il primo che troverò sarà il prossimo a contare». Accettarono tutti, ad eccezione della Pigrizia e della Paura che rimasero a guardare in disparte.
1... 2... 3... La Follia cominciò a contare. La Fretta si nascose per prima dove le capitò; la Timidezza, esitante come sempre, si nascose in un gruppo di alberi; la Gioia corse festosamente per il giardino, noncurante di un vero e proprio nascondiglio; la Tristezza incominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per occultarsi; l'Invidia ovviamente si unì all'Orgoglio, e si nascose accanto a lui dietro un sasso. La Follia proseguiva la conta mentre i suoi amici si nascondevano; la Disperazione era sconfortata, vedendo che si era già a 99.
«100!», gridò la Follia. «Adesso verrò a cercarvi». La prima ad essere trovata fu la Curiosità, perché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide l'Insicurezza sopra un recinto che non sapeva da quale lato avrebbe potuto nascondersi meglio. E così di seguito furono scoperte la Gioia, la Tristezza, la Timidezza, e via via tutti gli altri.
Quando tutti finalmente si radunarono, la Curiosità domandò: «Dov'è l'Amore?». Nessuno l'aveva visto. Il gioco non poteva considerarsi concluso, e così la Follia cominciò a cercarlo. Provò in cima ad una montagna, lungo il fiume, sotto le rocce, ma dell'Amore nessuna traccia. Setacciando ogni luogo, la Follia si accorse di un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò a frugare tra i rami spinosi, quando ad un tratto sentì un lamento. Era l'Amore, che soffriva terribilmente perché una spina gli aveva appena perforato un occhio. La Follia non sapeva che cosa fare, si scusò per aver organizzato un gioco così stupido. Implorò l'Amore per ottenere il suo perdono, e commossa dagli esiti di quel danno irreversibile arrivò al punto di promettergli che l'avrebbe assistito per sempre. L'Amore rincuorato accettò la promessa e quelle scuse così sincere.
Così, da allora, l'amore è cieco e la follia l'accompagna per sempre.
Non nego che sia interessante... ma il punto è che a leggerla ci metto dieci volte di meno che a guardare il relativo video! :-) Per citare Enrico Sola (the blogger formerly known as Suzukimaruti), «perdere tempo mi va benissimo, ma con un minimo di controllo qualità sul come». ;-) E a questo punto ci starebbe bene che parlassi anch'io, come lui, del mio rapporto con i social network... ma il discorso merita un post a sé: magari un'altra volta... («E no, non la bevo», pensò a questo punto il mio lettore colto da uno sprazzo di realis... ehm, da un ingiustificato scetticismo! ;-))

3 commenti:

  1. Io i sono molto poco social lo ammetto..

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  2. Ci sono anche un sacco di video che hanno un brano in sottofondo e l'immagine della copertina o del singolo... ma se avessi voluto solo la musica non mi sarei andata a cercare il video, no?

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  3. @duhangst: pure io, tutto sommato... e infatti avrei dovuto specificare "rapporto conflittuale"! ;-)

    @AgataFisch: il fatto è che non esiste qualcosa di paragonabile a YouTube per i file audio, perché sennò la gente se ne approfitterebbe di sicuro... e allora si creano questi video "fittizi", dai quali poi è piuttosto semplice estrarre la traccia audio, sia pure di qualità non eccelsa.

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