venerdì 12 giugno 2009

Sveglia!

«Sveglia!» vorrei dirlo agli italiani che sembrano non fare una piega di fronte al ddl sulle intercettazioni... anzi, magari tanti sono pure soddisfatti, perché «ti pare giusto che si possa ficcare il naso nelle mie conversazioni telefoniche?» (che nella stragrande maggioranza dei casi nessuno ha interesse a origliare, diciamolo... a meno di non avere davvero qualcosa di serio da nascondere). È così che il governo garantisce la sicurezza tanto sbandierata in campagna elettorale? Privando i magistrati di un essenziale strumento di indagine?
[Ma «Sveglia!» lo dico anche a me stessa: ultimamente ho spesso l'impressione che la realtà sia sotto tanti aspetti un brutto sogno, e che se mi sveglio sarà tutta un'altra cosa. Purtroppo non è così... :-(]
Vale la pena di leggere l'articolo in cui Giuseppe D'Avanzo spiega cosa può comportare l'entrata in vigore di questa legge. L'aspetto più paradossale è che «i pubblici ministeri potranno chiedere di intercettare un indagato soltanto quando hanno già ottenuto quei "gravi indizi di colpevolezza" che giustificherebbero il suo arresto»: in altre parole, le intercettazioni si potranno fare quando non servono, mentre non si potranno fare quando servono. Hai bisogno di altri argomenti per deciderti a firmare l'appello di Repubblica, come hanno già fatto personaggi di assoluto rilievo?

1 commento:

  1. SONO STATA INTERCETTATA E SICCOME NON C'ENTRAVO UN FICO, NESSUNO MI HA DISTURBATA.
    INTERCETTATEMI PURE,HO QUALCHE OSSICINO ANCH'IO- NELL'ARMADIO FAMOSO , MA MICA TI INTERCETTANO PER FESSERIE.

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