lunedì 29 giugno 2009

Misteri della SEO

Quest'oggi, aprendo come di consueto il report settimanale che ShinyStat mi invia tutti i lunedì per posta elettronica, ho notato con stupore un picco che svettava quasi come una delta di Dirac in corrispondenza della giornata di martedì scorso: 611 pagine viste e 519 visite! (Tanto per dare un'idea delle mie conoscenze al riguardo, non mi è proprio chiarissima la distinzione fra i due parametri... per non parlare del concetto di frequenza di rimbalzo)


Non riuscendo a spiegarmi questa "concentrazione di popolarità", sono andata a controllare cos'avevo pubblicato quel giorno... e ho trovato solamente un post che oltretutto non aveva ricevuto nessun commento. Dopo qualche difficoltosa indagine incrociata fra lo stesso ShinyStat e Google Analytics (riguardo al quale spero sempre che esca la versione aggiornata di questo post definito dall'autore «in coda per la revisione»), ho scoperto che il post al quale dovevo tante visite era quello scritto domenica pomeriggio prima del concerto-evento Amiche per l'Abruzzo (stupendo, fra parentesi). A distanza di un anno, comunque, devo dire che continuano a "tirare" parecchio pure questo post (con chiave di ricerca «Tu sei cattivo con me»), questo (mi dispiace deludere coloro che ci arrivano cercando qualche tormentone estivo) e quest'altro (fra i tre, quello del quale sono maggiormente soddisfatta); tra le chiavi di ricerca, però, va forte pure il pangasio! :-) Ho persino scoperto alcuni link in ingresso dei quali non ero al corrente, dal momento che su BlogBabel non risultavano. Inoltre è sempre gratificante dare un'occhiata alla distribuzione geografica dei visitatori, e constatare che non sono esclusivamente italiani, anzi! (Mica c'entreranno i proxy?) Per quanto riguarda l'Italia, oltre a Pescara ho osservato una significativa concentrazione soprattutto su Milano e su Roma.
Quando, prima di registrarmi su Analytics con l'aiuto di questo post, ho letto sulla homepage «Crea annunci più efficaci, potenzia le tue campagne di marketing e crea siti web con tassi di conversione più elevati», ho pensato: «Caspita, cos'ha a che fare questo con me?!». :-) Finora ho cercato il più possibile di non farmi prendere dalla smania delle statistiche, ma di limitarmi a esaminarle ogni tanto con spirito di sana curiosità, evitando tra l'altro di inserire i Google Adsense. Non è che qualche spicciolo in più mi farebbe schifo, sia chiaro... ma probabilmente il gioco non vale la candela: sono convinta che, se mi lasciassi risucchiare nel vortice della SEO, il piacere di bloggare si trasformerebbe in un tormento, e mi vedrei ben presto costretta a "chiudere bottega".

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