venerdì 13 marzo 2009

Quando il passato non si cancella

Massimo Mantellini ha postato nel suo blog l'odierna Amaca, nella quale Michele Serra esprime un certo timore verso gli «smisurati archivi della rete». Ad offrire al giornalista lo spunto per le sue riflessioni è stata la notizia che Assunta Almirante, vedova del politico Giorgio, ha querelato Roberto Benigni. La colpa del comico toscano? Aver declamato una "poesia" a dir poco irriverente, nella quale lui si scagliava con foga contro i trascorsi fascisti del leader missino. L'audio incriminato circola ancora in Rete, io l'ho trovato su YouTube cercando benigni almirante, e... beh, definirlo caustico significa usare un eufemismo: devo ammettere che quella volta Benigni ha decisamente esagerato.
Con ciò non voglio dire che la querela mi sembri una reazione ragionevole. Non si può negare che negli ultimi tempi Benigni abbia smorzato i toni rispetto agli inizi della sua carriera... e se è vero, come ho letto qui, che la filastrocca incriminata risale al 1972, sedici anni prima della morte di Almirante, non ha senso neppure invocare il doveroso rispetto per i defunti, come molti si sono affrettati a fare. Dopo tutti questi anni, immagino che reati ben più gravi sarebbero caduti in prescrizione... anche se posso soltanto ipotizzarlo, da analfabeta del diritto quale sono. Un'ultima considerazione: forse qualcuno pensa davvero che, se le testimonianze di quella performance sono ancora in circolazione, la responsabilità è di Benigni?

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