lunedì 1 dicembre 2008

Discriminazioni

Quando leggo notizie come questa, ho la sensazione di non esagerare se mi considero più cristiana rispetto a coloro la cui missione primaria dovrebbe essere quella di diffondere il messaggio di Cristo. Il Vaticano ha bocciato il progetto di dichiarazione che la Francia intende presentare a nome dell'Unione europea all'Onu per la depenalizzazione universale dell'omosessualità (il fine, insomma, è che tale orientamento sessuale non sia più considerato reato in nessun Paese del mondo). Come mai la Santa Sede non è d'accordo? Perché tale iniziativa esporrebbe al rischio di «nuove e implacabili discriminazioni [...] gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio"».
Sorvolando sul fatto che, se non mi sbaglio di grosso, la battaglia contro le discriminazioni nei confronti dei gay e quella in favore del matrimonio omosessuale non sono mica la stessa cosa, anche se parecchi tendono a confonderle (e già che ci sono tirano in ballo pure le adozioni gay)... le autentiche e reali discriminazioni subite da chissà quanti esseri umani a causa delle loro personali preferenze sessuali, le vogliamo forse mettere in secondo piano? Quelle no, non si risolvono con la diplomazia...
A questo punto mi aspetterei una rettifica, o quantomeno un chiarimento, ma che sia molto convincente. Non so immaginare quanto sarebbe stata grande la mia amarezza, se si fosse trattato di una questione nella quale mi sentivo direttamente chiamata in causa...

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