sabato 3 maggio 2008

Zircons are my best friends

(Non fate quella faccia perplessa: la parola zircon non me la sono mica inventata! )
Fin da bambina adoro i monili che sbrilluccicano, e in particolare le pietre, non necessariamente preziose. L'altro giorno ho acquistato in un negozio di bigiotteria due paia di orecchini in argento e zirconi: non sarà roba di valore, ma un analogo grado di brillantezza "tradotto" in oro bianco e diamanti sarebbe costato venti volte tanto, come minimo. Qualcuno potrà obiettare: eh, ma la differenza si vede. Sì, certo, ma a due condizioni:

  • osservare il bijou da molto vicino e con attenzione;

  • capirne qualcosa di gemmologia.


Insomma, uno zircone (formula chimica ZrSiO4), visto da una certa distanza o da un osservatore non particolarmente esperto, fa pur sempre la sua figura... a patto di evitare le pietre troppo vistose, per le quali il sospetto che non si tratti di carbonio puro (e non sto parlando di grafite) è praticamente una certezza!
Ciò non vuol dire che il mio futuro partner (nonostante quello che ho scritto nel post precedente, non ho ancora perso del tutto le speranze di incontrarlo), quando mi regalerà l'anello di fidanzamento, possa pensare di cavarsela con un grosso Swarovski (sì, lo so che gli zirconi sono un'altra cosa). In quel caso è d'obbligo il diamante, per quanto piccolo... perché, com'è noto, un diamante è per sempre!

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