domenica 11 maggio 2008

La verità vi fa male?

Ieri mattina, a Pescara, si è tenuta una cerimonia intitolata a uno stimato professionista, un onesto cittadino, un grande uomo: il premio Enzo Biagi per il giornalismo, la democrazia e la legalità... concetti fondamentali che non hanno, o non dovrebbero avere, colore politico. La sede scelta per la premiazione è stata l'Auditorium De Cecco, il quale era davvero gremito. Per una volta voglio essere ottimista e credere che tanto interesse faccia ben sperare per il futuro del nostro Paese, e sorvolerò sul fatto che forse quella struttura non era sufficientemente capiente per un evento simile.
La manifestazione si è aperta con un intervento proposto dalla Compagnia Teatrale Magma, la quale ha presentato uno spezzone del suo spettacolo Era ieri, ispirato all'omonimo libro di Enzo Biagi e costruito intorno ad alcune affermazioni particolarmente significative del celebre giornalista. Davvero toccante, non c'è che dire.
Poi, chi più chi meno, hanno rilasciato dichiarazioni tutti i premiati: i giornalisti Rosaria Capacchione, Lirio Abbate e Peter Gomez, i magistrati impegnati contro la criminalità organizzata Pierpaolo Bruni, Raffaele Cantone e Nicola Gratteri, i deputati Leoluca Orlando e Giuseppe Giulietti (quest'ultimo portavoce dell'Associazione Articolo 21 per la libertà di informazione), l'autore del libro Toghe rotte Bruno Tinti, la regista Francesca Comencini (che ha diretto Mi piace lavorare e In fabbrica). Ma gli ospiti più attesi sono apparsi sul finale.
  • Il giornalista e scrittore Marco Travaglio, che qualche giorno fa ho definito "il mio idolo"... un'espressione che starebbe molto meglio in bocca a una ragazzina che stravede per Bill dei Tokio Hotel, ma vabbe'!  Il fatto è che lo ammiro moltissimo per lo scrupolo nel documentarsi minuziosamente prima di informare, e per la chiarezza e linearità espositiva. Molti pensano che lui ce l'abbia soltanto con Berlusconi, ma evidentemente non seguono i suoi interventi, perché se lo facessero saprebbero che lui non risparmia stoccate neppure al centrosinistra, "quanno ce vo'". Per quanto ne so, Travaglio non ha affatto idee di sinistra, ma dagli attuali politici di destra non si sente rappresentato. Probabilmente è vero che se la prende soprattutto con il centrodestra... ma vi siete mai chiesti se per caso quella coalizione offre davvero maggiori spunti di critica? Durante la premiazione Travaglio ha affermato «Spero di non ricevere mai apprezzamenti dall'alto, perché vorrebbe dire che mi sono rinco***onito!», e quindi forse non ci sarà rimasto male più di tanto per quello che è successo in seguito. Infatti ieri sera il giornalista è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, e le accuse di essere implicato con la mafia rivolte al neopresidente del Senato Renato Schifani hanno scatenato accese polemiche, provenienti dal centrodestra ma non solo, con la solita motivazione della mancanza di contraddittorio. Chi trova che le affermazioni di Travaglio siano diffamatorie, perché non si affretta a smentirle con elementi concreti? Forse perché c'è poco da smentire? Temo proprio che qualcuno stia cercando di mettere a tacere le verità scomode, e invito tutti a tenere gli occhi aperti e a non accontentarsi delle informazioni filtrate dalla televisione: Internet è una risorsa preziosissima. (Non che le parole di Travaglio da Fazio fossero del tutto esenti da critiche: non mi è piaciuto quando ha detto «Mi domando chi sarà il prossimo presidente del Senato in questa parabola a precipizio, dopo Schifani c'è solo la muffa, probabilmente, il lombrico come forme di vita residue. Anzi no, quest'esempio non è calzante, perché dalla muffa si ricava la penicillina e quindi è utile»)
  • Il conduttore di Annozero Michele Santoro (è stato premiato anche il suo collaboratore Sandro Ruotolo), che sarà pure fazioso, nel senso che si infervora fin troppo a favore delle cause in cui crede e contro le cose che non gli piacciono, ma secondo me è autentico. Mi auguro che possa continuare a lavorare in televisione senza essere colpito da un altro editto bulgaro... ma purtroppo ci sono tutte le premesse perché ciò accada di nuovo, nel qual caso sono pronta anche a scendere in piazza per protestare in favore del diritto di cronaca (nella maniera più pacifica possibile, ovvio).

L'autore di Gomorra Roberto Saviano, invece, non è potuto venire per ragioni di sicurezza.
Le conclusioni sono spettate alle figlie di Enzo Biagi, Bice e Carla.
Concludo il post riportando il testo dell'articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, quello che dà il nome all'associazione fondata da Giuseppe Giulietti.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

1 commento:

  1. Mi fa piacere leggere che siamo sulla stessa lunghezza d'onda.

    Mi fa davvero tanta tristezza sentire ancora di minacce a giornalisti. Andiamo incontro ad un nuovo editto bulgaro: sarà sicuramente una buona occasione per smettere di guardare la tv e iniziare a leggere qualche buon libro...

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