domenica 11 maggio 2008

Giuramenti e pentimenti

Giovedì il quarto governo Berlusconi ha prestato giuramento. Ciascun ministro ha dovuto pronunciare la seguente formula: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare la mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione». Evitando di soffermarmi su ogni singolo punto, mi chiedevo se i ministri leghisti fossero ben consapevoli del significato della frase che hanno letto nella sua interezza. Tanto per dirne una, ho sempre avuto l'impressione che i "padani" non fossero poi così inclini a rispettare la nostra carta costituzionale...
Frattanto Roberto Calderoli ha finalmente espresso rammarico per quello che combinò due anni fa: «Mi sono pentito per le conseguenze e per come è stato compreso il mio gesto di allora, che era un messaggio di pace tra le religioni monoteiste». Sfoggiare una vignetta considerata offensiva e blasfema, non soltanto dai musulmani, e poi meravigliarsi se il messaggio non viene recepito... mah! Pare comunque che i libici siano disposti a prendere per buono il suo pentimento... peccato che adesso ci si sia messo il suo compagno di partito Umberto Bossi a indispettirli!

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