sabato 26 aprile 2008

Riviste da parrucchiera

Esagero se dichiaro di andare più volentieri dal dentista piuttosto che dalla parrucchiera? Beh, mica tanto (se si eccettuano le sedute in cui mi vennero estratti due denti del giudizio, ovviamente)! Le attese interminabili, il lavandino usato per lavare i capelli scomodissimo, l'incessante chiacchiericcio di sottofondo... L'ultima volta che sono andata a "farmi i capelli", mercoledì pomeriggio, ci si è messa pure la bimba di un'altra cliente con i suoi strazianti capricci: insomma, altro che «vado dalla parrucchiera a rilassarmi un po'»!
Inoltre, siccome a casa sono solita lasciar asciugare i capelli all'aria dopo averli lavati, a malapena sopporto che per una messa in piega ci voglia come minimo un quarto d'ora (e soltanto perché ho una chioma corta!). Insomma, io dalla parrucchiera ci vado esclusivamente quando ho bisogno della classica rinfrescatina al taglio... e quasi sempre mi trovo a dover riscoprire il contenuto di verità insito in questa vignetta pubblicata su Donna Moderna! :-D


L'altra sera ho ingannato l'attesa dando un'occhiata alle riviste a disposizione (ho lasciato perdere i cataloghi delle acconciature, perché tanto non avevo nessuna intenzione di sperimentare un look radicalmente nuovo). Dapprima ho sfogliato un numero recente del settimanale A, da poco sottoposto a restyling... ma a me piaceva di più prima. Poi sono passata all'ultimo numero del mensile Amica, il cui peso lo rende decisamente inadatto da leggere a letto: trattavasi infatti di un mattone di seicentosessanta pagine, almeno la metà delle quali occupate dalla pubblicità... a tal punto che ho pensato: anziché farlo pagare tre euro, non potrebbero fare in modo di distribuirlo gratis o quasi? Non che le pagine redazionali siano particolarmente interessanti: dando un'occhiata a certi articoli, ad esempio uno che discettava con dovizia di particolari sulla curvatura ideale delle ciglia e un altro che andava alla scoperta del magico mondo dei wedding planner, figura professionale che va per la maggiore sì, ma fuori dall'Italia, pensavo: «Ma chi è che perde tempo a scrivere 'sta roba? E soprattutto, perché io sto perdendo tempo a leggerla? (Perché non c'è niente di meglio, certo)». Insomma, per i miei gusti quel giornale potrebbe servire solamente per livellare un tavolo molto sbilanciato oppure, all'occorrenza, come corpo contundente! ;-)

1 commento:

  1. non puoi capire quanto comprenda quello che hai scritto! mi rompo ad andare dal barbiere a tal punto da far passare un mese e mezzo dopo il taglio...però il dentista proprio no eh!!! TUTTO E' MEGLIO DEL DENTISTA!

    Bel blog, complimenti...mi sono divertito molto!
    ciaooooooooo!

    P.S. Mi è capitato di sfogliare una volta amica nel parrucchiere di mia madre (ma lo comprano solo parrucchieri???) e devo dire che fa veramente cagare!!!!!

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