domenica 2 marzo 2008

Pescara in festa!

Se una settimana fa mi avessero detto che il Festival di Sanremo l'avrebbero vinto i reduci da Notre Dame de Paris Giò Di Tonno e Lola Ponce, avrei risposto «Ma non scherziamo, su!». E invece, da veri outsider, quelli che probabilmente erano i meno noti tra i big in gara (sempre più di Piero Mazzocchetti l'anno scorso, comunque! ) si sono classificati al primo posto. Devo dire che sono proprio contenta: chissenefrega dei critici, Colpo di fulmine è la canzone che mi ha colpito di più fin dal primo ascolto, e a favore di Lola e Giò (il quale è nato a Montesilvano, a nord di Pescara) ho persino mandato tre televoti: due dal telefono di casa e uno dal cellulare. Avrei voluto votare anche per qualcun altro, ma poi ho lasciato perdere... e ho fatto bene, visto che nessuno di loro si è classificato tra i primi dieci.
Ero già convinta che un solo ascolto non fosse sufficiente ad apprezzare un brano, e la serata di ieri è stata una conferma di questa mia idea: dopo averle ascoltate tre volte, tutte le canzoni (o quasi) sembrano più belle.
Ieri sera la cosiddetta "giuria di qualità" era composta da Fabrizio Frizzi, Giancarlo Magalli, Gianni Boncompagni, Tiziana Ferrario, Giampiero Mughini, Martina Colombari, Emilio Fede, Gloria Guida, Mariolina Simone ed Eleonora Abbagnato. La serata si è aperta con l'esibizione dei vincitori della categoria Giovani, i Sonhora o Sonorha (non trovate anche voi che l'acca stia messa meglio in uno di questi due modi? ), poi è cominciata la gara dei big.

  1. Il sorteggio dell'ordine di esecuzione effettuato dal notaio ha favorito l'abbonato al Festival Paolo Meneguzzi, che anche ieri sera ha potuto esibirsi per primo. Confermo il giudizio modesto dato al pezzo e all'interpretazione: meglio la performance dell'anno scorso, in fondo.

  2. Poi è toccato a Gianluca Grignani. Non posso far altro che ripetere che mi è sembrato fin troppo uguale a se stesso... però il pezzo non è poi tanto male.

  3. Alla sua prima esibizione, Little Tony non mi aveva colpito neanche un po'... ma in fin dei conti è stato meglio di quanto mi aspettassi.

  4. Toto Cutugno ha ottenuto piazzamenti più sfavorevoli con brani migliori. A questo punto preferisco Voglio andare a vivere in campagna, che è maggiormente canticchiabile!

  5. L'Aura avrei voluto votarla ma, dopo aver visto che la quotazione assegnatale dalla Snai era fra le peggiori, ci ho rinunciato.

  6. Ad Anna Tatangelo mi sono pentita di non aver dato 1, lunedì... come del resto fece un'altra giurata demoscopica, ancor prima dell'inizio dell'esecuzione. A quanto pare, perfino gli stessi gay hanno criticato il suo brano. E poi è opinione unanime che quel «Giggi ti amo» detto quando è uscita a ritirare il premio avrebbe potuto risparmiarselo: il pubblico l'ha punita bersagliandola di fischi, e lei ha replicato nel modo più cretino: «Siete gelosi?».

  7. Amedeo Minghi ha scritto pezzi migliori, e quel suo tipico modo di cantare "a due velocità" lo trovo un po' irritante.

  8. Mario Venuti ha proposto un brano piacevole, decisamente nel suo stile.

  9. Giò Di Tonno e Lola Ponce hanno ottenuto voti relativamente alti dalla giuria di qualità. Il voto più basso è stato un 7 da parte di Mariolina Simone, la quale è stata contestata e si è difesa affermando che secondo lei il pezzo non avrà futuro in radio. L'avrei presa a sberle!

  10. Il brano di Michele Zarrillo è senza infamia e senza lode: decisamente non ai livelli di Cinque giorni o de L'elefante e la farfalla.

  11. Al terzo ascolto ho concluso che la canzone di Fabrizio Moro non è poi male, anche se lui strilla troppo. E poi, sotto sotto, ce l'ho ancora con lui perché non sono convinta dell'autenticità del suo impegno contro la mafia nel pezzo dell'anno scorso.

  12. È un peccato che un testo impegnato come quello dei Tiromancino non sia stato impreziosito da una musica e da un'interpretazione all'altezza.

  13. Frankie Hi-Nrg MC ha avuto un piccolo diverbio con Emilio Fede. Quest'ultimo gli ha dato un voto inaspettatamente alto ammettendo che, se non l'avesse fatto, avrebbe fatto la figura del retrogrado, ed aggiungendo che la rivoluzione non si fa con le canzoni. Frankie ha risposto «Detto da lei, è un complimento».

  14. La canzone dei Finley è una di quelle il cui gradimento, per quanto mi riguarda, non è aumentato dopo tre ascolti, anzi semmai il contrario.

  15. Credo che Mietta meritasse almeno un piazzamento tra i primi dieci: buona l'interpretazione, e bella la canzone. Sono curiosa di guardare il video del brano, che la cantante ha girato in coppia con il bel finanziere dell'Isola dei famosi Vittorio De Franceschi: pare che sia mooooolto sexy!

  16. La canzone di Max Gazzè più l'ascolto e più mi pare gradevole... Per quanto riguarda l'esecuzione, comunque, molto meglio quella di giovedì insieme a Marina Rei e Paola Turci.

  17. Sergio Cammariere è stato sommerso di voti altissimi dalla giuria di qualità. In fin dei conti devo ammettere che forse il pezzo è ai livelli di Tutto quello che un uomo... ma avrebbe meritato un'interpretazione all'altezza.

  18. No, decisamente il pezzo di Eugenio Bennato non è irresistibile come avrei sperato.

  19. Tricarico ha vinto il premio della critica, e io mi adeguo correggendo la mia stroncatura iniziale e riconoscendo che in fondo la canzone è interessante. Però uno non si può presentare sul palco di Sanremo in quello stato e cantare in quel modo! Si è persino lasciato scappare una parolaccia rivolta a Chiambretti, che l'aveva preso un po' in giro...


Ecco la classifica finale (sono state rese note solamente le prime dieci posizioni):

  1. Giò Di Tonno e Lola Ponce (Colpo di fulmine)

  2. Anna Tatangelo (Il mio amico)

  3. Fabrizio Moro (Eppure mi hai cambiato la vita)

  4. Toto Cutugno (Un falco chiuso in gabbia)

  5. Finley (Ricordi)

  6. Paolo Meneguzzi (Grande)

  7. Sergio Cammariere (L'amore non si spiega)

  8. Gianluca Grignani (Cammina nel sole)

  9. Little Tony (Non finisce qui)

  10. Eugenio Bennato (Grande Sud)


Tutti gli altri (Frankie Hi-Nrg MC, Max Gazzè, L'Aura, Mietta, Amedeo Minghi, Tiromancino, Tricarico, Mario Venuti, Michele Zarrillo) sono considerati undicesimi a pari merito.
Poiché evidentemente la marketta della prima serata non bastava, Carlo Verdone è andato anche ieri sera a promuovere il suo nuovo film, questa volta in coppia con Claudia Gerini. Io certe iniziative le boccio a prescindere. Avesse fatto tanto ridere, almeno...
A detta di molti, la cosa migliore del Festival è stata... il Dopofestival, reso memorabile dalle performance di Elio e le Storie Tese. Ieri sera gli Elii sono saliti sul palco in costume settecentesco, ed hanno eseguito l'aria di Figaro del Barbiere di Siviglia in versione rock. Irresistibile vena umoristica a parte, sono anche degli ottimi musicisti, e quella di Elio è stata una delle migliori voci maschili salite sul palco quest'anno. Ho in programma di pubblicare un post con i link ai filmati delle spassose rielaborazioni dei brani in gara proposte da EelST! (Se non dovessi farlo, provate ad andare su YouTube e cercate elio dopofestival)

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