sabato 1 marzo 2008

Dove sta andando la musica italiana

Ieri sera, al termine della quarta serata del Festival di Sanremo, sono stati proclamati i vincitori della sezione Giovani. La classifica la scrivo alla fine del post, ché devo ancora riprendermi!

  • I primi a salire sul palco sono stati i Sonohra, ai quali devo chiedere scusa per averli paragonati agli Zero Assoluto. In realtà ha ragionissima chi ha pensato di soprannominare i due fratelli Paolo e Chiaro: hanno uno stile che ricorda parecchio le due famose sorelle cant(ilen)anti! Per dire, nella loro esibizione la cosa che mi è sembrata più degna di nota è stata la posizione simmetrica che assumevano con le chitarre in mano, essendo uno destro e l'altro mancino.

  • A questo punto la scaletta prevedeva una sequenza di tre-superospiti-tre: Giorgia, Jovanotti e Fiorella Mannoia. Quella che mi è piaciuta di più, ovviamente, è stata la grandissima Giorgia, che come al solito non ha sbagliato una nota: lei sì che si meritava il prefisso super! Mentre parlava con Chiambretti, è venuto fuori che nella sua carriera perfino lei ha preso qualche stecca, da cui il titolo del suo ultimo album Stonata. A questo punto la cantante ha aggiunto un commento che mi è sembrato un elegante tentativo di aggirare a livello subliminale le regole sulla par condicio: ha detto «stonata come la nostra realtà... ma si può fare qualcosa», calcando un pochino il tono sulle tre paroline tanto care a Veltroni. Da parte sua, Jovanotti (che aveva traccheggiato fino all'ultimo prima di firmare la liberatoria sulla par condicio) si è arrischiato a raccontare un aneddoto su Berlusconi ed ha parlato bene del candidato democratico USA Barack Obama... e non è un mistero quale sia il politico italiano che si ispira maggiormente a lui!

  • Dopo almeno un'ora, si è ritornati a quelli che avrebbero dovuto essere i protagonisti della serata, ovvero i giovani in gara: a questo punto è stata la volta di Ariel.

  • Di nuovo una superospite, questa volta straniera: Leona Lewis, interprete del tormentone Bleeding Love.

  • Poi è toccato, nell'ordine, a Jacopo Troiani (ma a quell'ora non avrebbe già dovuto essere a nanna, data l'età? ), a Giua, ai Frank Head.

  • Altro superospite: l'eterno ragazzo Gianni Morandi.

  • Si torna ai concorrenti: Valerio Sanzotta e La Scelta.

  • Ultimi superospiti: i Pooh (a Dodi Battaglia sarà dispiaciuto non incrociare dietro le quinte il figlio Daniele, eliminato la prima sera).

  • Ultimi concorrenti: i Milagro.


È evidente che una scaletta del genere ha penalizzato i concorrenti, soprattutto quelli che si sono esibiti a notte fonda. La Rai aveva pensato bene di inframmezzare i superospiti ai giovani, che tendenzialmente non garantiscono grandi ascolti... ma questa scelta non è stata premiata: la prima parte della serata di ieri è stata vista da "appena" sette milioni di telespettatori, superando solo di pochissimo i Cesaroni.
Sulla giuria di qualità vorrei dire due parole, anzi tre: ma quale qualità! I giurati, che hanno dato a tutti i concorrenti dei voti francamente sproporzionati, erano l'attore Nicolas Vaporidis, la figlia di Elisa di Rivombrosa Sarah Felberbaum, la nuotatrice Alessia Filippi, il sempreverde Claudio Cecchetto e lo scribacchino Federico Moccia. Avrei qualcosa da ridire su tutti e cinque (la Filippi ha praticamente ammesso la sua ignoranza in fatto di musica, e Vaporidis ha lodato la gran voce di Troiani... ma de che!), ma soprattutto sugli ultimi due. Dovete sapere che le giurie demoscopiche sono costituite in questo modo: i giurati dai 14 ai 36 anni votano per tutti i cantanti in gara, mentre quelli dai 37 ai 64 anni soltanto per i big. Già tutto questo è assurdo, perché...

  • Cosa vuol dire, che i cantanti giovani li ascoltano solamente i più giovani? A 37 anni uno è già un matusa?

  • Perché escludere gli over 64? Credo che mia madre, la quale non può più far parte delle giurie demoscopiche per raggiunti limiti di età, di musica ne capisca assai di più rispetto a tanta gente più giovane.


Ma torniamo a Moccia e Cecchetto. Passi per quest'ultimo, che pur essendo del '52 di musica se ne intende eccome (anche se come talent scout ne ha fatti, di danni! )... ma a quale titolo il quarantaquattrenne Moccia può giudicare i cantanti giovani, mentre un suo coetaneo qualunque no? Perché Mister 3MSC è uno che i gggiovani li capisce? Ma fatemi il piacere! Trovatemi un adolescente che si sente rappresentato da Step e compagnia bella, ché ci voglio parlare!
Siamo arrivati alla fine della serata: verso le due meno venti (meno male che stamattina non dovevo svegliarmi presto) sono stati proclamati i primi tre classificati. Terzo Jacopo Troiani, secondi i La Scelta, primi i Sonohra. Guardate, mancavano solo i Milagro sul podio al posto dei La Scelta e avevamo fatto tombola! Il mio primo pensiero è stato «Ecco qua, la musica italiana è alla frutta», ma poi, quando hanno assegnato il premio della critica ai Frank Head, ho concluso che qualche speranza c'è ancora. A proposito di premi della critica, sono riusciti ad inventarsene uno pure per Loredana Bertè, che ha ricantato anche ieri sera in coppia con Spagna. A questo punto non posso che concordare con chi sostiene che alla vulcanica cantante è stato riservato un trattamento eccessivamente di favore. L'avranno fatto a fin di bene (le lacrime di commozione scorrevano a fiumi sul palco ma anche in platea)... ma se, anziché pretendere di stare al centro dell'attenzione, lei si facesse vedere da uno bravo, non sarebbe un intervento più mirato?

2 commenti:

  1. no scusa ma i frank head sarebbero quei pagliacci che vogliono fare la morale a tutti facendo i buoni samaritani parlando di libertà guerra ingiusta e poi per ritirare il premio scendono e danno una spallata a uno dei cantanti dei sonorah???ma stiamo scherzando??devono solo ringraziare la critica che ,per pietà gli ha premiati abbassare la testa e chiudersi in casa!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  2. Già, erano proprio quelli. Io lì per lì non ci avevo fatto neanche caso alla spallata, solamente in seguito ho letto la notizia, e indubbiamente i Frank Head non si sono comportati con stile e sportività. Ciò non toglie che musicalmente fossero molto più interessanti dei Sonohra, a mio parere. In fondo Sanremo è il festival della canzone, non dell'educazione... anche se le due cose potrebbero benissimo coesistere!

    RispondiElimina