sabato 22 marzo 2008

Cambiare le carte in tavola

Se non si trattasse di una vicenda così tragica, sarebbe più facile considerare buffi certi aspetti del giallo di Erba.
Prima Olindo Romano ha dichiarato che era stato costretto dai carabinieri a confessare la sua colpevolezza pur essendo innocente: neanche le peggiori torture medievali erano così efficaci in tal senso! E pensare che spesso accade il contrario, cioè i più efferati assassini riescono a mantenere il sangue freddo e a professarsi innocenti a oltranza... (Tra parentesi, io a questa sparata di Romano non ci credo affatto)
Poi la moglie di Olindo, Rosa Bazzi, ha raccontato che Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime, era pazzo di lei a tal punto da averla violentata; l'interessato ha smentito sarcasticamente.
Infine è emerso che Olindo aveva ripetutamente chiesto all'amministrazione carceraria di poter usufruire assieme alla sua consorte di una cella matrimoniale, con la seguente motivazione: «le istituzioni devono tutelare il valore del matrimonio, quindi anche il periodo della pena deve essere trascorso insieme». Non ho parole!

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