mercoledì 20 febbraio 2008

Pseudo-post d'annata

Se dico musica e televisione, qual è la prima cosa che vi viene in mente? Il Festivalbar? Mtv? Io invece penso al Festival di Sanremo, che invaderà i teleschermi italiani a partire da lunedì prossimo. Vi preannuncio fin d'ora che, all'indomani della prima serata, una piccola chicca sull'argomento dovrebbe essere pubblicata su questo blog... Suspense!  Per il momento mi va di postare una mia personalissima recensione del Festival dell'anno scorso, che inviai per posta elettronica ai miei amici il giorno prima della finale, venerdì 2 marzo 2007. Mi è sempre rimasto il dubbio che nessuno di loro se la sia letta fino in fondo... Comunque fu in quell'occasione (guardate cosa scrissi nel post scriptum) che cominciai a prendere in considerazione l'idea di aprire un mio blog: quello che state visitando, e che debuttò in Rete poco più di un mese dopo. Ecco il post che ancora non sapeva di essere un post!

Ebbene sì, lo ammetto: appartengo al non trascurabile insieme di italiani che non si perdono un festival di Sanremo. Oggi, per ammazzare un po' il tempo sul treno, ho acceso il portatile ed ho voluto improvvisarmi critica musicale (o si dice "critico" anche per le donne?) esprimendo il mio parere sulle performance dei big, senza dimenticare i duetti di ieri sera.
Al Bano - Diciamo che non si smentisce mai. Visto che al momento gli addetti alle scommesse lo danno tra i favoriti per la vittoria finale, suppongo che sia piaciuto agli amanti del genere... cosa che io non sono assolutamente. Quando si produce nei suoi classici acuti, mi viene in mente l'imitazione che ne fa Max Giusti: "aaaaaaaaahhhhh... santa miseria!".
Gianni e Marcella Bella - Non ho ancora un'idea precisa sulla canzone. Dirò solo che trovo un tantino fastidioso che fratello e sorella si esibiscano in un tipico duetto da innamorati...
Mango - Di solito non mi dispiaceva, ma quest'anno mi pare un po' giù di voce. E poi il duetto con la moglie non mi è sembrato dei più riusciti: mi ricordo che lei quando cantava nei Matia Bazar era bravissima, ma non mi è sembrata particolarmente a suo agio con i caratteristici vocalizzi "alla Mango".
Fabio Concato - La canzone, dedicata ad un cinquantenne che perde il lavoro, è gradevole, ma la voce è quella che è, e che più o meno è sempre stata... Meno male che ieri sera c'era Zarrillo. Ma Tullio De Piscopo che l'hanno invitato a fa'? Non ha cantato, ha solo suonato la batteria, ma poiché il pezzo è tutt'altro che ritmato il suo contributo è stato irrilevante.
Antonella Ruggiero - Un'altra canzone impegnata, sugli orrori della guerra. Lei ha una gran voce, e l'accompagnamento dei cori alpini è stato molto suggestivo, ma forse mi ci vorrà qualche altro ascolto perché il motivo musicale mi "acchiappi".
Stadio - Una canzoncina abbastanza orecchiabile, forse perché sa un po' di già sentito...
Simone Cristicchi - Una delle canzoni più toccanti, sulla malattia mentale. Non è il mio pezzo preferito in assoluto (vedi sotto), comunque emoziona eccome, quindi merita.
Leda Battisti - La canzone non è poi tanto male, peccato che per l'esibizione di ieri sera lei sia stata l'unica a non scegliere l'accompagnamento di un musicista. E chi ha chiamato? Kledi ed un'altra tizia, i quali hanno ballato un tango. Ora mi rivolgo soprattutto alle ragazze: a me Kledi non piace per niente (Miguel Angel Munoz invece è stato un gran fico), è normale?
Amalia Gré - Classica cantante di un certo livello, che a me comunque non è piaciuta, forse perché è il mio livello che è troppo basso...
Paolo Meneguzzi - Un motivetto che prevedo si sentirà parecchio in giro. Non male, comunque. Non sono d'accordo con il giornalista che, nella sezione dedicata a Sanremo del sito di
Repubblica, ne ha scritto peste e corna.
Velvet - Mi erano piaciute di più altre loro canzoni, più energiche. E poi, non è il caso che il cantante prenda qualche lezioncina di canto?
Zero Assoluto - Per la serie "Un nome, un valore artistico"... e avrei già detto tutto. Se non fossero abbastanza carucci (ed uno non avesse per padre un pezzo grosso), con la voce che si ritrovano non sarebbero andati da nessuna parte. Secondo me, Nelly Furtado li ha visti per la prima volta ieri sera: per
All good things come to an end avranno effettuato le incisioni ognuno per conto suo, e poi le due parti sono state messe insieme. Quando ho sentito su MTV l'intero pezzo cantato solo da lei, l'ho trovato addirittura piacevole.
Johnny Dorelli - Ha ricevuto standing ovation e apprezzamenti dalla stampa... Sarà, ma a me mette tristezza!
Milva - Meglio di quanto mi aspettassi. Pure il duetto con Ruggeri non è stato male, perché, anche se a me lui piace molto di più come autore che come interprete, il pezzo era adatto al suo modo di cantare.
Nada - Non so come spiegarlo, più che una canzone mi sembrava un rantolo. Mi chiedo come sia possibile che il critico del
Corriere della Sera le abbia dato un voto tra i più alti.
Tosca - Io ero rimasta a
Vorrei incontrarti fra cent'anni, per cui questo netto cambiamento di genere mi ha colta di sorpresa. Comunque il pezzo è originale e cantato come si deve... Peccato solo per tutti quegli "zumpappà".
Paolo Rossi - Sì, lo so che non è un cantante. Comunque avrebbe potuto eseguire un'interpretazione migliore... Per quanto riguarda la canzone, mi sarei aspettata che dal repertorio postumo di Rino Gaetano sarebbe uscito qualcosa di più pungente. O forse è pungente, ma sono io che non lo capisco?
Francesco e Roby Facchinetti - Se non l'avessero già detto in tanti, direi che la scelta di cantare con un figlio così stonato è stata la più grande dimostrazione di amore paterno da parte del Pooh. Il brano comunque non è dei peggiori.
Daniele Silvestri - Siamo arrivati al mio pezzo preferito. Non avrà un significato profondo come quello di Cristicchi, ma mette allegria e fa venire voglia di ballare perfino a me, che sono sciolta come un bassorilievo ligneo del '400 (notare l'ardita metafora).
Piero Mazzocchetti - L'ultimo della lista (che ho copiato da Internet) è il nostro concittadino. Il pezzo non sarebbe neanche male, peccato che a mezzo minuto dalla fine lui si ricordi di essere il "Bocelli de noantri" e sfoggi le sue doti da tenore. Se non si è capito, non sono un'estimatrice della commistione tra musica leggera e lirica. Ho paura che il ragazzo non lascerà tanto il segno: l'estate scorsa ha cantato alla festa in Piazza Salotto organizzata in onore di Grosso e Oddo, e pure se ero lì non me lo ricordo assolutamente!

P.S.: Raga', che ne pensate dell'idea di aprire un blog? (in realtà ne ho aperti addirittura due, ma non ci ho mai scritto)

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