venerdì 29 febbraio 2008

Canta tu che canto anch'io

Rieccomi qua a parlare di Sanremo. Ieri è stata la volta dell'ormai tradizionale serata dei duetti: i big hanno reinterpretato con la partecipazione di ospiti (cantanti, musicisti, attori, ballerini) il brano in gara, a volte modificandolo radicalmente... spesso in meglio, ma talora anche in peggio.

  1. La prima a salire sul palco è stata Loredana Bertè in coppia con Ivana Spagna, la quale, anche se da quando si è riappropriata della sua lingua madre mi dà sui nervi, ha cantato pur sempre molto meglio della collega. Ho letto che molti hanno definito l'interpretazione della Bertè "emozionante"... e potrei essere d'accordo, sempre che il fastidio che mi suscita si possa considerare un'emozione! Comunque, non ci trovo nulla di scandaloso nel fatto che abbiano permesso alla Bertè di esibirsi nonostante l'eliminazione (mi sconcerta di più il fatto che avesse superato le selezioni, per dire): innanzitutto, se è vero che lei era all'oscuro del plagio, non meritava di essere fatta fuori del tutto, e poi... visto che tanto ormai è fuori gara, che male fa se canta? (Beh, qualcosa di male l'ha fatto: si è esibita in manette per protestare contro l'eliminazione, che in fin dei conti era sacrosanta) Se fossi nei panni dei discografici, i quali ieri avevano minacciato un ammutinamento, me la prenderei piuttosto con i superospiti italiani previsti per stasera: non mi sembra affatto giusto che vengano pagati a peso d'oro per esibirsi, approfittandone magari per promuovere il loro ultimo disco, senza accettare il rischio di mettersi in gioco come fanno i cantanti in gara.

  2. I Finley si sono avvalsi della partecipazione della giovanissima messicana Belinda, che ha fatto salire un pochino il livello di un brano che considero tra i più scarsi in gara.

  3. Mentre Tricarico si produceva in un'interpretazione agli stessi infimi livelli di quella della prima serata, dietro di lui il Mago Forest metteva in scena una pantomima che francamente non ho capito. Comunque Francesco ha fatto bene a non scegliere come partner un altro cantante: ciò avrebbe potuto soltanto mettere in evidenza la penosità della sua performance!

  4. Mietta è stata accompagnata dai Neri per caso, sempre bravissimi e unici nel loro genere. Peccato che a mio parere il pezzo non si prestasse particolarmente ad una rielaborazione a cappella...

  5. Max Gazzè è fra quelli che a mio avviso hanno tratto il maggior giovamento dal duetto... anzi dal terzetto: ha cantato insieme a due cantautrici interessanti come Marina Rei e Paola Turci.

  6. La coppia formata da Fabrizio Moro e Gaetano Curreri degli Stadio era sorprendentemente ben assortita.

  7. Sergio Cammariere ha ospitato la regina brasiliana della bossa nova Gal Costa. Messi insieme, i due hanno raggiunto un livello probabilmente troppo alto e d'élite per potermi piacere!

  8. Un'altra accoppiata vincente era quella formata da Frankie Hi-Nrg MC e Simone Cristicchi. Il vincitore dello scorso anno non ha esattamente una gran voce... però con il rap (e con quella canzone) mi è sembrato particolarmente a suo agio.

  9. Il sassofonista Stefano Di Battista ha aggiunto un tocco di classe al brano dei Tiromancino... che però moscio era e moscio è rimasto! Al Dopofestival Federico Zampaglione ha litigato con Frankie Hi-Nrg MC: quando avrò guardato la registrazione (già il Festival finisce troppo tardi, seguire anche il Dopofestival in diretta è impensabile) potrò farmi un'idea di com'è andata. Intanto ho letto che Dave sta con Frankie, mentre Zoro parteggia per il signor Gerini...

  10. Eugenio Bennato ha cantato in coppia con la sua compagna Pietra Montecorvino. Lui la considera una delle più belle voci femminili italiani, ed io non arriverò a dire che l'amore oltre che cieco può essere pure sordo, però a me il suo stile interpretativo fa pensare un po' ad una strega!

  11. Per l'occasione Mario Venuti si è riunito con i Denovo, il gruppo nel quale aveva militato fino al 1990. A mio parere l'accoppiata non ha tolto, ma neanche aggiunto un granché al brano.

  12. L'Aura si è esibita con i Rezophonic, un collettivo di musicisti il cui scopo è raccogliere fondi in favore dell'Amref. Ma quant'è impegnata 'sta donna?! E poi, la nuova versione del suo pezzo mi è sembrata ancora più bella dell'originale.

  13. L'abbinamento di Gianluca Grignani con i Nomadi...? Beh, non male.

  14. Quel gran figaccione di Michael Bolton ha perso millemila punti nella mia stima per aver accettato di esibirsi con Anna Tatangelo, e soprattutto per aver ricoperto di lodi sperticate lei e [Modalità Autocensura ON] quella faccia da schiaffi [Modalità Autocensura OFF] di Gigi D'Alessio, il quale se ne stava seduto in prima fila, rosso come un peperone, ad ammirare l'amata. Beh, in fin dei conti poteva andare peggio: il duetto avrebbe potuto interpretarlo lui!

  15. L'esibizione di Paolo Meneguzzi con Tony Hadley degli Spandau Ballet è stata l'esempio tipico di come possa essere imbarazzante un duetto se ciascuno canta nella propria lingua... ma è stato ancora peggio quando l'inglese Tony ha provato a spiccicare qualche parola in italiano: era penoso sentirlo intonare «Grooondeeeee»!

  16. Little Tony si è esibito insieme ai Gipsy Kings. Le sonorità del gruppo gitano non avevano molto a che vedere con la canzone che accompagnavano, ma c'è di peggio: vedere il punto 18.

  17. Il brano di Amedeo Minghi non ha tratto un gran beneficio dal contributo delle sue ospiti, una pianista e un'arpista. Peccato, perché avrebbe avuto bisogno di un tocco migliorativo!

  18. Come dicevo al punto 16, c'è di peggio: Giò Di Tonno e Lola Ponce hanno scelto di essere accompagnati dai Los Vivancos, un gruppo di ballerini di flamenco la cui esibizione ha richiesto di inserire nel brano degli spezzoni di musica flamenca che non c'entravano un accidente. C'è stato però un lato positivo: i giovanotti erano davvero un bel vedere! A proposito della canzone, ho avuto un flash: il ritornello ricorda un po' (un po' tanto, a dire il vero) Sei nell'anima della stessa autrice Gianna Nannini.

  19. Il contributo di Paola e Chiara al brano di Michele Zarrillo non è stato particolarmente incisivo.

  20. Per finire, Toto Cutugno e Annalisa Minetti sono tornati a cantare insieme dopo i successi di Sanremo 2005. A me lei non piace (considero la sua intonazione un po' troppo enfatica e persino sguaiata), però ci sono rimasta male quando lei ha dovuto cantare il verso «Ti vedo lì fra le sue braccia, le stesse smorfie, la stessa faccia». Non mi è sembrato delicato nei confronti di una non vedente, ecco.


Tra gli ospiti stranieri c'era un bambino prodigio: il pianista Marc Yu, di nove anni. Sentendolo parlare e poi suonare, non si poteva non trovarlo mostruoso... nel senso buono, ovviamente! Ha perfino suonato un pezzetto della celebre Il suo nome è Donna Rosa, cavallo di battaglia del Superpippo nazionale.
Ieri sera ho scoperto che il Festival è addirittura sottotitolato, ed ho aperto Televideo alla pagina 777 per verificare. Beh, suppongo che trattandosi di una diretta non si possa fare di meglio. Quello che mi chiedo però è: quanto hanno senso i sottotitoli per non udenti, trattandosi di una trasmissione prettamente musicale? Non sarebbe meglio privilegiare la sottotitolazione di film, telefilm e fiction? (Devo comunque riconoscere che la Rai è molto più avanti di Mediaset, da questo punto di vista)

1 commento:

  1. Beh no, parteggiare per Zampaglione mai; la mia era solo una considerazione su chi avesse fatto la figura di merda minore. Ma sempre di figura di merda si è trattato ;)

    Zoro

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