giovedì 27 dicembre 2007

No alla pena di morte, senza se e senza ma

Nei giorni scorsi l'Onu ha votato a favore della moratoria sulla pena di morte, che era stata fortemente caldeggiata dall'Italia. Ecco qui un editoriale molto interessante al riguardo.
Come ha scritto Daria Bignardi, è (letteralmente) mortificante che gli Stati Uniti d'America, paladini della democrazia e dei diritti umani nel mondo, abbiano votato no insieme a Paesi come l'Iran, la Siria e il Sudan; per giunta l'ex ambasciatore americano alle Nazioni Unite ha definito senza mezzi termini la moratoria un grave errore.
Come ho già scritto qui, io sono invece assolutamente contraria alla pena di morte, e quindi ho accolto la notizia di questa moratoria con gioia e soddisfazione. Non approvo i discorsi di coloro che, pur riconoscendo la barbarie insita nella pena capitale, la ammettono per i crimini più efferati o per quelli commessi contro bambini e persone indifese. In casi del genere, secondo me, l'alternativa migliore è sbattere i colpevoli in cella e buttare via la chiave. È vero che la pena dell'ergastolo contrasta con le finalità rieducative della detenzione, ma... quanta gente, dopo aver trascorso anni e anni in prigione, una volta in libertà è tornata a delinquere, dimostrando di non essersi ravveduta neanche un po'?
Michele Fusaro, che non ha ancora rilasciato una vera e propria confessione, finora è soltanto il presunto colpevole del feroce assassinio di Iole Tassitani, anche se le prove a suo carico sono a dir poco schiaccianti. Descrivendo la sua personalità, il procuratore capo di Venezia ha parlato di disturbi psichici. Spero tanto che questa constatazione non si tradurrà in un forte sconto di pena che permetta all'omicida di tornare libero fra pochi anni...

3 commenti:

  1. teoricamente tra la constatazione di problemi psichici e non certezza della pena ne passa di roba. Anch'io trovo vergognoso che gli usa abbiano votato no. Ma con gli usa si può discutere, con altri paesi sarà molto dura. Ti rimando al blog che ho scritto a riguardo

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  2. inoltre ritengo che la moratoria in sè non sia sufficiente in alcun modo. Sono, come direbbe Pannella, un dogmatico abolizionista.

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  3. Per zarathustra85: Già, con gli USA si può discutere... peccato che poi non si smuovano di un millimetro dalle loro posizioni! :-(

    Per writersblock: La moratoria secondo me ha soprattutto un grande valore simbolico, e spero che rappresenti un definitivo passo avanti. Ma... scusa, che significa "dogmatico abolizionista"? :-)

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