domenica 30 dicembre 2007

L'angolo delle battute

Ecco un po' di battute ispirate dall'inimitabile sense of humour che aleggiava nella mia classe:
  • «Come si fa l'ablativo strumentale? Col flauto»
  • «C'è lo sciopero dell'ARPA? (l'azienda che gestisce gli autobus extraurbani nella mia zona) No, del flauto»
  • «Qua all'angolino fa freddo, dammi 'sta Sharp» (la calcolatrice)
  • Una di noi ad un nostro compagno di note idee ambientaliste: «Hanno detto che sei comunista! Beh, pure daltonici... Confondono il verde col rosso»

Ed ora beccatevi un po' di raggelanti scambi di battute:

Prof: Aprite il quaderno.
Alunno: A che pagina?

Prof di Lettere: ... proposizioni completive introdotte da "quin".
Alunna: Anthony?

Tizio: È un topos! (luogo comune)
Caio: No, è un gattos!

Prof di Scienze: Fra 5 miliardi di anni il nostro Sole morirà!
Alunno: Chi glielo fa il funerale?

Tizia: Mi sono rotta.
Caio: Aggiustati!

Per concludere, ecco alcune frasi, pronunciate più o meno intenzionalmente, che soltanto coloro che conoscono l'Abruzzo sapranno apprezzare (ma, forse, neanche quelli...).
  • Nel Paradiso dantesco compare il personaggio di «Romeo di Villanova di Cepagatti» (Villanova di Cepagatti è una località in provincia di Pescara, mentre il tizio in questione si chiamava semplicemente Romeo di Villanova)
  • «Il primo grande poeta lirico del Quattrocento fu Jacopo Sansonesco» (si chiamava Sannazzaro, ma, in omaggio al paesino montano di Pescosansonesco...)
  • Papa Alessandro VI aveva un figlio di nome «Cesare Sborgia» (cognome che dalle mie parti è abbastanza diffuso, sicuramente più di Borgia)
  • «Il trattato di Campotosto» (sede di una rinomata stazione sciistica in provincia dell'Aquila, da non confondere con Campoformio)
  • «Il programma può essere vasto o può essere Termoli» (Vasto e Termoli sono due ridenti località del litorale adriatico)
  • In prossimità delle elezioni amministrative in cui fu eletto sindaco di Pescara il candidato di centrodestra Carlo Pace, il prof di Matematica chiede una penna nera: «Datemi una penna del colore di Pace»
  • Tizia: (riferendosi al prof di Matematica, con cui molti erano in contrasto) Non diamogli pace!
    Caio: Diamogli Collevecchio! (Collevecchio era l'avversario di Pace alle elezioni)

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