sabato 24 novembre 2007

Riflessioni esistenzial-spirituali

Anni fa ero un'appassionata spettatrice del telefilm ad ambientazione ospedaliera per eccellenza: E.R. Medici in prima linea. Poi, con l'uscita dal cast del fascinoso pediatra Doug Ross (c'è bisogno che io ricordi chi lo interpretava?), ho gradualmente perso interesse nei confronti della serie.

George Clooney
Attualmente l'unico telefilm di quel genere che seguo è Scrubs, su MTV. Dottoràus? No, mai visto...

Cast di ScrubsPer certi versi Scrubs è una serie comica, ma spesso affronta pure tematiche serie. Giovedì sera, ad esempio, è stato trattato un argomento che mi sta particolarmente a cuore.

Il burbero e iper-razionale dottor Cox discute con l'infermiera Laverne, la quale al contrario è molto credente. Secondo Laverne c'è sempre un perché, un disegno imperscrutabile dietro tutte le brutture del mondo, anche quelle a cui si deve quotidianamente assistere in un ospedale. Il dottor Cox non è d'accordo, e le chiede: come spieghi che nel destino di questa nostra piccola paziente fosse scritto che doveva essere accoltellata? Proprio in quel momento si scopre che gli accertamenti eseguiti sulla bambina nei pressi del punto trapassato dal coltello hanno consentito di individuare un tumore prima che potesse degenerare.
Ecco la risposta!, esclama trionfante Laverne. E aggiunge: non azzardarti a mettere in discussione la mia fede; se non ci fosse lei a sorreggermi, non ce la farei a venire al lavoro tutti i giorni, sapendo di dover avere a che fare con indicibili sofferenze umane.
La puntata si chiude con un grande dolore per i medici dell'ospedale: Laverne rimane vittima di un gravissimo incidente stradale, entra in coma e non risponde a nessuno stimolo.

Per quanto mi riguarda, ho avuto modo di discutere con una persona cara a proposito di una mia dolorosa vicenda personale. Tempo fa, pochi giorni prima della mia prevista partenza per un soggiorno di alcuni mesi all'estero, mi accadde qualcosa di molto serio che ovviamente mandò a monte il mio viaggio. Il mio interlocutore ripete spesso che doveva esserci un disegno ben preciso dietro quel che mi è capitato: ad esempio, dopo la mia partenza, mi sarebbe potuto succedere qualcosa di ben peggiore. In che senso? - pensavo - Forse avrei potuto essere seviziata a morte da una banda di skinhead?
Dopo l'assassinio della studentessa inglese Meredith Kercher, la quale si trovava a Perugia per il progetto Erasmus, questa persona mi ha chiesto: «Questo fatto non ti dà da pensare?». Io ho replicato: «Dovrei forse supporre che, se fossi andata all'estero, sarebbe potuto succedere anche a me qualcosa del genere? E allora, perché la Provvidenza non ha impedito anche a Meredith di partire?». Per tutta risposta il mio interlocutore si è stretto nelle spalle, come a dire: ci sono disegni che vanno al di là delle nostre capacità di comprensione.
Poco tempo fa, in occasione della morte del piccolo Renzo Giacomelli, investito da una moto pirata su una pista ciclabile mentre andava tranquillamente a passeggio in bici accanto alla sua mamma, ho chiesto a questa persona: «Quale disegno pensi che ci fosse dietro l'uccisione di un bimbo di tre anni?». E lui ha risposto: «Non possiamo saperlo. Chissà, forse il Signore sapeva che, se il bambino fosse diventato grande, avrebbe potuto abbandonarsi alla corruzione morale». A parte il fatto che il Padreterno sicuramente sapeva che il bambino non sarebbe mai diventato grande... sono discussioni come questa che mi mettono in guardia nei confronti di una religiosità eccessiva.
Ed io, come la penso? Credo che i doni della vita e del mondo in cui viviamo siano già una gran cosa. Da un certo punto in poi il Signore, come ogni buon padre dovrebbe fare, ci lascia liberi di prendere la nostra strada, oltre a permettere alle forze della natura di manifestarsi secondo le loro leggi. Non credo che il concetto di libero arbitrio sia eretico... o sbaglio? Alcuni di noi scelgono di accogliere Dio nel proprio cuore, comportandosi più o meno di conseguenza... altri invece no. Se tutto fosse preordinato, che senso avrebbe la nostra vita? Inoltre non ci sarebbe nessun merito nel comportarsi bene, né alcuna colpa nel fare del male... no?

1 commento:

  1. a chi lo dici io amavo ER....ne andavo davvero matta....sopratutto per il dottor Ross ;-)
    Buona Serata
    Valentina

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