mercoledì 31 ottobre 2007

War and Peace

Lunedì sera su Raiuno è andata in onda l'ultima delle quattro puntate del polpetton... ehm, kolossal Guerra e pace, tratto dall'omonimo romanzo di Tolstoj, che confesso di non aver letto. Ecco qualche accenno sulla trama, corredato da alcune mie considerazioni.

  • Nella prima puntata abbiamo conosciuto i personaggi principali. Subito mi sono chiesta: "Ma perché Natasha Rostova non l'ha chiesta in moglie 'sto Pierre Bezukhov? Sembrano perfetti insieme... Saranno mica imparentati in qualche modo?". Però poi ho pensato: se la storia fosse andata così, le 1463 pagine (edizione Garzanti) del romanzo originale si sarebbero ridotte a neanche un centinaio... una situazione degna delle scenette di Teatro senza conflitto rappresentate a Zelig da Antonello Taurino e Rubes Piccinelli!

  • Natasha incontra il principe Andrej Bolkonskij e decide che è l'uomo della sua vita, sorvolando sul fatto che è sposato e che sua moglie Lise è pure incinta. Fra le innumerevoli scene che sono state lasciate all'immaginazione dei telespettatori, quasi me ne immaginavo una in cui Natasha infilza con gli spilloni una bambolina con le fattezze di Lise... la quale in effetti muore nel dare alla luce il suo bambino.

  • Frattanto l'ingenuo Pierre sposa Helene Kuragin, la figlia di un nobile che aveva tramato invano nell'ombra per impedire a Pierre di ereditare l'immensa fortuna del suo padre naturale. Insomma la ragazza, che di angelico ha solamente l'aspetto, ha accettato di sposare Pierre per puro interesse, non certo per amore... tanto è vero che alla prima occasione utile lo tradisce. Non appena Pierre lo scopre, decide di sfidare a duello il rivale, pur non avendo mai duellato in vita sua; miracolosamente rimane illeso, e addirittura è lui a ferire il suo antagonista, provando un gran sollievo per non averlo ucciso.

  • Invece Andrej e Natasha si ritrovano e scoppia l'amore, ma tra i due si frappone il padre di lui, che gli impone di aspettare un anno prima di sposarla. Così lui parte per la campagna militare.

  • Quando l'anno di lontananza sta per terminare, qualcuno cerca di attentare alla virtù di Natasha: è Anatole Kuragin, che ce l'ha con Andrej per averlo costretto ad un matrimonio riparatore con una contadina (non che Natasha gli dispiaccia). Ad incitare Anatole è la sorella Helene, la quale a sua volta vuole vendicarsi di un affronto subito da Natasha. La fuga di quest'ultima insieme ad Anatole viene sventata appena in tempo.

  • Quando Andrej viene a sapere del tradimento di Natasha, non sembra assolutamente intenzionato a perdonarla, e cova propositi di vendetta nei confronti di Anatole. Il significato della parola "perdono" Andrej lo scopre solamente dopo essere stato ferito in battaglia: si ritrova in infermeria accanto ad Anatole, il quale esala l'ultimo respiro proprio mentre Andrej gli tiene stretta la mano.

  • Andrej, in pessime condizioni di salute, viene riportato dai suoi cari e dichiara il suo amore a Natasha, la quale lo assiste amorevolmente. Ma alla fine il principe muore. Devo ammettere che a questo punto sono rimasta di sasso.

  • Sonja, la ragazza che amoreggiava da tempo con il fratello di Natasha, Nikolaj, non potendo garantirgli una dote decide di rinunciare a lui per consentirgli di sposare la ricca Marja, sorella di Andrej. Anche se mi ha fatto piacere che la dolce Marja sia scampata alla temuta zitellaggine, ho provato pena per Sonja, la quale alle nozze del suo ex aveva una faccia più da funerale che da matrimonio.

  • Si scopre che Pierre, scampato alla morte e rimasto vedovo (Helene ha contratto una malattia mortale da un suo amante), ha sempre amato Natasha, e pure l'affetto di lei nei suoi confronti si trasforma in qualcosa di più. Happy end.

  • Insomma, il finale che avevo prefigurato fin dall'inizio c'è stato... ma tutto quello che è successo per arrivarci mi ha lasciato l'amaro in bocca. E poi non mi convince che Natasha, dopo aver conosciuto l'amore passionale con Andrej, sia finita con un uomo fin troppo tranquillo e rassicurante come Pierre. È poco romantico, insomma!

  • Come si è visto, ho parlato ben poco della guerra. Le scene belliche (come pure le feste) sono state realizzate con grande accuratezza e dispendio di risorse... ma, fosse dipeso da me, si sarebbero potuti risparmiare tantissimi soldi!

  • Due parole su alcuni interpreti. Andrej era impersonato dall'intenso ed affascinante Alessio Boni, la cui presenza nel cast era il motivo principale per cui ho deciso di seguire la fiction. In barba alla mia prof di Filosofia, la quale disapprovava che noi ragazze rivolgessimo ai giovanotti certi apprezzamenti (li considerava un retaggio maschilista), mi viene da dire: "bono di nome e di fatto"! Pure l'attore che interpretava Pierre, il francese Alexander Beyer, aveva un suo perché... anche se gli occhiali démodé che ha indossato per quasi tutto il tempo non gli donavano affatto. L'interprete di Natasha, la francese Clémence Poésy, l'ho invece trovata insignificante e troppo "bambolosa": la Barbie è quasi più espressiva di lei!

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