domenica 14 ottobre 2007

Nonsense

Ecco un capitoletto de Il fu Mattia Pasqual dedicato ad espressioni tendenzialmente paradossali e bizzarre!

Occasionalmente, nella mia classe, sono state pronunciate frasi un tantino incoerenti dal punto di vista della «cronologia del tempo» (come qualcuno l'ha definita)...



Dai contemporanei ai nostri giorni - Lui è assente ieri - Mo' l'ho detto prima - Un film che vedremo l'anno scorso - Quando lo facciamo il compito, venerdì scorso? - Domani usciamo alla prima ora



... oppure dal punto di vista delle relazioni spaziali.



Quell'angolo qua - Ai nodi viene il pettine (del resto, se la montagna non va a Maometto...)



Ma il nonsense si è impadronito di molti di noi nei modi più disparati; lo dimostrano frasi come «Sì, ci stavo... Me lo hai raccontato tu dopo», «Non c'ho l'orologio, vado a orecchio», «Non mi ricordo cosa ho dimenticato», «Cancella quel 2 che sembra un 2», «È abbastanza impossibile», «Scrivi più piano» (più grande)... per non parlare poi dei seguenti dialoghi.



Prof di Latino: Come si dice "miele"?
Alunno: Mel, mellis.
Prof di Latino: E che significa? (Ma l'ha detto lei poco fa!)


A: Mi dai un foglio?
B: Dillo in italiano.


C: Ci vieni a Capodanno a casa mia?
D: Quando?



Ecco invece qualche esempio di dialogo in cui non è stata applicata la regola della prof di Inglese «Non diciamo fisco per fiasco!».



(Mentre si parlava dell'enciclopedia Treccani)
Prof: (volendo fare una battuta, chiede a un'alunna) Tu quanti cani c'hai?
Alunna: Ne avevo due di cani, poi uno è morto...


Prof di Francese: Allora leggi in francese.
Alunno: "Puis la Florence...".
Prof di Francese: Ti ho detto di leggere, non di tradurre!
Alunno: OK! "Puis la Florence...".
Prof di Francese: Allora non ci siamo capiti! Devi leggere, non tradurre!
Alunno: Veramente, professo'...
Prof di Francese: Oh, scusate! Mi sarò assordito...


Alunna: È femminile?
Prof di Francese: No, è plurale.


Prof: Chiudete le finestre perché sbatte.
Alunna: Siamo pochi.


Noi: Mo' ti geli!
Tizio: Perché, piove?



Quando si parla con i prof di posti dove fare shopping, ecco i risultati che si ottengono.



Alunno: Professo', do' l'ha presa la cravatta?
Prof: A casa, perché?


Prof: Dove l'hai presa, quella maglia?
Alunna: A "Manhattan". (negozio di abbigliamento del centro di Pescara)
Prof: Ah, in America!



Un altro argomento in grado di generare sconcertanti conclusioni era il calcio: «A Inter il Pescara ha vinto 2 a 0» (non sapevo che la città di Milano avesse cambiato nome) e «A centrocampo ci stava solo Giannini per tutte e tre le squadre».


Infine, durante il secondo anno, la prof di Inglese ci poneva il seguente quesito: «Ma voi, quanti anni avete? Non avete ancora la patente?», dimostrando di avere un'idea abbastanza vaga dell'età dei suoi pupilli, i quali all'epoca non potevano avere più di 16 anni.

Nessun commento:

Posta un commento