sabato 1 settembre 2007

Scrittori improvvisati

Ieri sera, mentre gironzolavo in un centro commerciale, lo sguardo mi è caduto su una pila di libri: "La mia prigione" di Fabrizio Corona (per citare Tvblog, "il dio della letteratura perdoni l'editore e gli acquirenti, almeno per il titolo"). Poiché sono pur sempre una curiosona, ho preso in mano una copia e l'ho sfogliata. È incredibile quante assurdità abbia scritto (o abbia fatto scrivere) quell'individuo... e con quanta spocchia, poi!
Normalmente avrei reputato 4 euro e 90 centesimi un prezzo accettabile per portarmi a casa un volumetto che in fatto di comicità ha ben poco da invidiare a quelli dei comici di "Zelig", in un certo senso. Ma se Corona è diventato così famoso e ricco (molto più di quanto lo fosse prima di Vallettopoli, per sua stessa ammissione), è proprio grazie a queste piccole cose: la gente magari lo disprezza, ma poi cede alla curiosità di seguire le sue apparizioni televisive e leggere gli articoli che lo riguardano, anche solo per vedere fino a che punto riesce a spingersi; al mondo dei media, ovviamente, è convenuto adeguarsi a questo andazzo, regalando a Corona soldi e (im)popolarità.
Insomma, io ho resistito alla tentazione ed ho lasciato il libercolo al suo posto, dando il mio infinitesimale contributo all'esaurimento di questo fenomeno mediatico. Fate come me, se potete! Ve lo chiede anche Anna Lupini, che in fondo il libro l'ha comprato e letto per puro interesse professionale.

5 commenti:

  1. ahah sono scioccata da quante stronzate spara quell'uomo, dalla sua ignoranza, mostruosa devo dire!
    A quanto pare l'ignoranza porta soldi...ma un minimo di orgoglio e di senso delpudore sto povero uomo ce l avrà?!!?!?mah!
    ciaoooo
    se vuoi passa da me!

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  2. Che la gente in pubblico disprezzi ciò che poi in privato preferisce era una delle spiegazioni che venivano date al fatto che nei sondaggi gli elettori dicessero di votare DC in percentuale molto più bassa di quanto poi fossero i voti effettivi al chiuso della cabina elettorale.

    Tenendo conto che il buon Corona vuole fondare un partito politico, non si tratta di un buon precedente...

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  3. L'Italia, fatta di questi insulsi, detastabili personaggini, non mi meraviglia più. Ormai le mie braccia sono cadute da un pezzo. Spero che non mi cada altro per la depressione.
    D'altronde, in un paese in cui una prostituta beccata con un politico afferma di avere in mente di darsi alla TV, visto il successo mediatico ottenuto con la vicenda, non rimane altro che emigrare...

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  4. Per bloodblack: penso che il suo orgoglio e il senso del pudore li abbia pagati perché si facessero da parte... :-)

    Per Primaticcio: spero proprio che per Corona non valga lo stesso discorso della DC! I democristiani avranno avuto tanti difetti, ma almeno erano politici di professione, e non sono diventati famosi per vicende controverse!

    Per Andrea: già, per non parlare delle velleità televisive di Azouz Marzouk! Emigrare sarebbe un'idea... ma siamo sicuri che all'estero le cose vadano tanto meglio?

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  5. Cara Gwendalyne, non so se all'estero la vita sia migliore, ma temo di sì. In Italia mancano delle garanzie fondamentali per i cittadini. Lottiamo per avere cose ovvie in altre nazioni (come l'esclusione dalla politica di mafiosi o collusi con la mafia, tanto per fare un esempio). Non conosciamo affatto la gravità dei talloni che tengono schiacciate le nostre teste e ci sembra che, semplicemente, così debba essere la vita. Bisogna alzare la testa, invece. Sarà che leggo troppe inchieste giornalistiche che mettono a nudo il potere e il giornalismo, svelando tutto il letame su cui esso si fonda, nel nostro Paese. Questi personaggini squallidi, sporchi e viscidi come Corona trovano terreno fertile in un Paese in cui conta molto di più apparire che essere, in cui pare brutto raccontare la verità e, sopratutto, si resta impuniti. In un paese in cui tutto viene ribaltato, vige l'ignoranza tra le persone, loro semplicemente seguono la scia dei più potenti sulla scena: ribaltano la loro situazione e da carnefici si pubblicizzano vittime, con tanto di cori straziati di dolore da parte di tutti (forse non tutti) noi italiani, con un cuore grande così.

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