venerdì 14 settembre 2007

Per la salute degli altri... e la nostra!

Ci tengo a postare il contenuto di un e-mail che mi è arrivato oggi. Leggetelo, è importante!

Pensate a quello che è successo recentemente al giocatore Puerta del Valencia che, a soli 22 anni, è deceduto per le conseguenze di continui arresti cardiaci; e lui era uno sportivo nel pieno del suo vigore!
RICONOSCERE UN ATTACCO CARDIACO
Durante una grigliata fra amici, Ingrid cade improvvisamente a terra. Le si offre di chiamare l'ambulanza ma, rialzandosi, Ingrid dice di essere inciampata con le scarpe nuove in una pietra. Siccome è pallida e tremante, gli amici l'aiutano a rialzarsi, le danno una mano a ripulirsi e le danno un piatto nuovo. Ingrid trascorre il resto della serata serena ed in allegria. Il marito di Ingrid mi telefona la sera stessa dicendomi che ha portato sua moglie in ospedale. Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Ingrid è deceduta. Ingrid aveva avuto un attacco cardiaco durante la grigliata. Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un attacco cardiaco Ingrid sarebbe ancora viva. La maggior parte delle persone colpite da infarto non muoiono immediatamente, ma restano bisognose d'aiuto in una situazione disperata.
Basta 1 minuto per leggere il seguito:
Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio ed evitarne le conseguenze. Il trucco è riconoscere per tempo l'attacco cardiaco, riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia; cosa che non è facile.
Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un attacco di cuore:


  • Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);

  • Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: "Oggi è una bella giornata"); se non ce la farà è sotto attacco;

  • Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);

  • Chiedete al paziente di mostrarvi la lingua, (se la lingua sembra ingrandita o la muove solo lateralmente è anche questo un segno di chi è colpito da attacco cardiaco).


Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso e descrivete i sintomi della persona per telefono. Un cardiologo sostiene che se mandiamo questa e-mail ad almeno 10 persone, si può essere certi di poter salvare la vita a molte persone, ed eventualmente anche a noi stessi. Quotidianamente mandiamo tanto "rottame" per il Globo via internet; usiamo i collegamenti una volta tanto per essere d'aiuto a noi ed agli altri.
Siete d'accordo?

Aggiornamento: Paolo Attivissimo ha pubblicato un post in cui invita a prendere con le molle il contenuto dell'e-mail in questione.

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